LeggeraMente Buon per te al terzo tentativo... Io ne ho fatti 30.000. Sin da ragazzetta spinsi mamma a mandarmi dalla psicologa o in un consultorio, stavo male. Poi, dopo il consultorio, andai da una privata che al telefono rispondeva facendo i cognomi dei pazienti e si tagliava le unghie. Orrore, via. Poi feci tanti anni di analisi con una che aveva un approccio misto freudiano e non solo. Anni su anni, sì, credevo di star meglio, ma erano diverse le condizioni intorno: famiglia, socialità.
Poi un giorno mi disse che potevamo concludere e che eccezionalmente mi proponeva di diventare amiche. Io rimasi perplessa: non saremmo mai state alla pari. Ma, sedotta dall'idea di valere, tanto che la mia terapeuta mi voleva come amica, tentai. Non abbassando mai la guardia. Ed infatti, lei voleva un'ancella, sapeva che io, per riconoscenza, ci sarei stata. Non sapeva però che, lusingata ok, ma pure capace di farmi rispettare, mi trattavo sempre come paziente e non ci stavo.
Narcisista da morire. Dopo un po' di tempo le dissi che non mi piaceva il suo modo di fare e, dal venerdì al lunedì, sparì. La cercai, non capivo, non rispondeva. All'ennesimo tentativo si parlava di onestà e trasparenza ed era il minimo da parte sua, che faceva pure questo lavoro. Invece mi disse che non dovevo più farmi viva, mi bloccò sui social, su WhatsApp e non seppi mai i motivi. Rimane un trauma, pure quello.
Poi, dopo un po', ripresi altri percorsi, con uomini, ma per carità: non fanno per me, meglio una donna. Ad oggi però, ecco che non trovo quello giusto per questi miei problemi. Sono affranta.