Mostra di PiùCiao, ho letto i tuoi messaggi.
Io ho 32 anni, anche io un passato di traumi e sofferenze. Orfana di padre, ho mia madre (con problemi psichiatrici da una vita in struttura). Ho anche io momenti no: ansia, rimuginazione e tristezza, e sono in cura da psicoterapeuta e psichiatra.
Da come scrivi, mi pare che tu abbia uno schema ripetitivo dentro di te: lo schema del non valere e del non farcela che ti sta autosabotando.
Ma se non ci mettiamo nell'ordine delle idee che, per migliorare, bisogna attuare dei cambiamenti e uscire da delle zone di comfort, non cambierà nulla.
Se uno ha il diabete, prende insulina o deve lasciarsi morire?
Se uno ha un'infezione, prende antibiotico o deve morire?
Accetta le cure proposte.
Guardati allo specchio: tu vali più di qualsiasi altra cosa. Sei la cosa più cara che hai al mondo!
Amati, se non ti ami tu, chi può farlo al posto tuo?
Ci sono casi in cui le ferite sono profonde. I pensieri sono caotici, si rimugina, ci si rinchiude in una gabbia mentale.
E entri in un loop.
Lo so bene, ci casco anche io ogni tanto.
Tu rimetti in atto gli stessi schemi e scenari ogni giorno. Se non cambi prospettiva o se non pratichi azioni nuove che modifichino i tuoi schemi, non troverai conferma di farcela, ma di non muoverti.
Spero di non essere stata troppo diretta.
Faccio parte anche io di questa famiglia, come te.
Grazie del tuo intervento, più che fare psicoterapia, che però non mi soddisfa e non è facile trovarne una giusta, non so che fare.
I farmaci non è che non li voglia in assoluto, però ho una questione di salute per cui sarebbe meglio non prenderli.
Mi sento sola. Io direi a una me di credere in sé stessa, che è stata ed è una lottatrice, ma poi, con me, mi sento sopraffatta da paure e tentativi vari andati male. Sono sola; pensare di esserlo sempre mi uccide.