Messaggi di Stregatta@

    Ciao Alpaca, in parte ho già risposto qui sopra, perché mi trovo nella tua stessa situazione (ansiosa con evitante).

    Anche nel mio caso all'inizio della relazione c'era un tenermi a distanza da parte sua e un desiderio di vederlo di più da parte mia nonostante i 1000 impegni ma, ammetto, io non ho mai esplicitato questo mio bisogno perché come dici tu, lui vuole evitare il conflitto e se non gradisce trattare una questione, si chiude nel suo mutismo per giorni.

    Quello che posso dirti è che la cosa è andata migliorando negli anni, non so neanche io dove abbia trovato la forza e la pazienza, ma lui forse dopo molto tempo ha capito che poteva fidarsi, poteva mostrarsi vulnerabile (cioè ammettere che anche lui avrebbe voluto vedermi più spesso). Quindi quel che mi viene da pensare è che a lui manchi ancora quel briciolo di sicurezza in più che gli permetta di esporsi senza paura, forse per come affronti le questioni. Nella tua frase "di solito sono comunque io a prendere l'iniziativa e dirgli quando ci vediamo? o stasera ci vediamo?, mentre a me piacerebbe a volte che fosse lui a farmi sentire più desiderata da questo punto di vista" c'è una velata accusa nei suoi confronti di non desiderarti abbastanza (il solito leitmotiv di noi ansiosi: vittimismo e toni accusatori). Ora, se esterni la tua richiesta in questi precisi termini, la cosa non può che finire male, molto male. Prova sempre a pensare anche a quello che riceve lui dall'altra parte. Tu hai tutto il diritto di esplicitare i tuoi bisogni, ma senza fare ricadere la colpa su di lui, anche perché se è davvero un evitante, spesso non ha nemmeno consapevolezza dei suoi comportamenti disfunzionali o se invece la ha perché sta per facendo terapia riconoscerà dentro di sé la sua colpa ma vai a colpirlo proprio nel suo punto più fragile. Quindi è necessario affrontare il discorso nel modo più neutro possibile: digli che è un tuo bisogno quello di una maggiore vicinanza, sempre all'interno dei propri spazi (lavoro, amici, interessi), mostrando interesse e affetto ma senza gravarlo del peso di essere in difetto nei tuoi confronti.

    non è bello avere quella sensazione di "non poterlo fare arrabbiare", non poter parlare sennò lui si chiude, dover stare attenta a cosa dici per non farlo chiudere, ecc.

    I rapporti così non durano per tutta la vita.... Non è giusto avere paura di parlare!

    Io sono un po' nella stessa situazione.

    Però devo dire che a me questa cosa ha aiutato ad essere molto meno impulsiva, ad analizzare di più i miei comportamenti e il mio stile comunicativo, mi ha aiutato a ragionare se è davvero il caso di trattare un argomento o no e, in caso affermativo, come poterlo affrontare senza essere accusatoria, soffocante, passivo-aggressiva o altro.
    Insomma, mi ha insegnato a non vomitare di getto tutto ciò che mi passa per la testa, ma a filtrarlo ed elaborarlo per bene prima di plasmarlo in discorso.

    Sarò un po' dura...

    Hai detto bene... Buttare all'aria una storia di 12 anni per 3 scappatelle: ti sembra possibile? Anche fossero state le 3 scappatelle più belle della vita, io credo che non possano comunque competere con 12 anni.

    E' per questo che i/le amanti sono sempre destinati a fare una brutta fine, non capiscono che sono un diversivo passeggero.

    Altra cosa: l'hai palesemente idealizzata, la conoscenza è ancora così fugace e superficiale che non hai minimamente conosciuto la persona per intero ma hai visto solo i lati belli che ovviamente ti attraggono.

    Se vuoi continuare a farti del male, porta avanti questa relazione clandestina finché lei non deciderà di darci un taglio e ti bloccherà da tutti i canali. Oppure taglia i ponti tu adesso e vai avanti.

    Purtroppo so che andrai per la prima opzione (visto già diverse persone con copione uguale uguale al tuo, non è poi così originale in realtà, e fanno tutte la stessa scelta e la stessa fine ahimè).

    Aldilà delle definizioni da manuale e chi cerca di darsi spiegazioni sui comportamenti altrui dicendo: “è un/una evitante”, esistono davvero questi esseri mitologici???

    Vorrei sentire qualche evitante parlare in prima persona e, se vuole, raccontare la propria esperienza :)

    So che ora ti senti spaesata, ma sei davvero giovanissima, hai tutto il tempo e le possibilità di trovare nel settore che più ti piace e per cui hai studiato, così come sei ancora in tempo per reinventarti da zero (io ho superato i 40 e sono al quarto "reinventarmi").

    A bloccarti è la paura, più andrai avanti più questa verrà meno perché ti accorgerai che di porte ce ne sono tante anche se tu ora non le vedi.

    Pensa positivo: come hai detto tu, la situazione non è drammatica. Il fatto di vivere ancora con i tuoi genitori ti può consentire ad esempio di fare un corso di formazione, un master, qualcosa che insomma vada ad arricchire la tua figura professionale.

    Mi scuso per l’OT e ti chiedo, Saritta, se avevi commentato nel mio topic di qualche settimana fa… vorrei chiederti una cosa ma mi sa che non si possono mandare messaggi privati.