In sere come questa non ho bisogno di parole, ma solamente di un abbraccio.
Messaggi di Nonsocomechiamarmi
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Comunque non lo so se possa essere l'essere non vedente, visto che, prima di perdere la vista, avevo già questi sogni ad occhi aperti. Comunque, senza dubbio, o meglio, potrebbe esserci una correlazione. diverso, buona sera, come stai? Grazie mille per aver avanzato quest’ipotesi. Io non sono nata da subito non vedente. Sono nata gravemente ipovedente dall’occhio destro e totalmente non vedente dall’occhio sinistro. Comunque, non vorrei dilungarmi troppo, ho già spiegato tutto nel messaggio inviato a speranza. Se vuoi, leggilo. Eviterei di dilungarmi troppo per paura di annoiare, non per altri motivi. Quindi sì, anche io credo che la non visione porti alla creazione di mondi immaginari, un po’ per sopperire a questa cosa. Basti pensare che nei miei sogni, sia in quelli ad occhi aperti, sia in quelli ad occhi chiusi, io vedo. Non vedo come vede una persona normale, quello è certo, ma senza dubbio vedo. Comunque non lo so se possa essere l'essere non vedente, visto che, prima di perdere la vista, avevo già questi sogni ad occhi aperti. Comunque, senza dubbio, o meglio, potrebbe esserci una correlazione.
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Buona sera, speranza24, come stai? Allora, partendo dalla pressione del ragazzo, lui non mi ha mai detto niente, ma girano delle voci su questa sua infatuazione per me. Mi dispiacerebbe fargli male, anche perché lui, a me, non interessa proprio. Ma tanto la nostra amicizia è abbastanza magra per ora, piano piano ci stiamo conoscendo. Ho seguito prima una psicoterapia cognitivo-comportamentale, ma non mi sono trovata bene con la psicologa. Non c’era feeling; caratterialmente parlando eravamo totalmente opposte. Poi, ho iniziato con un’altra psicologa che, caratterialmente parlando, è fondamentalmente la mia copia. Anche con lei sto seguendo una psicoterapia cognitivo-comportamentale. Devo dire che sta dando i suoi frutti. Non sto imparando solamente a combattere l’ansia e anche gli attacchi di panico, ma sto esplorando nuove parti di me.
Colgo l’occasione per rispondere anche a un altro tuo messaggio. Cercherò di essere breve, sperando di non annoiarti. Sono nata gravemente ipovedente dall’occhio destro, fondamentalmente vedevo un 20º, e totalmente non vedente dall’occhio sinistro a causa di un mancato sviluppo totale della retina. Infatti, dal vivo, il mio occhio sinistro è più piccolo, sottile e chiaro rispetto a quello destro, che invece è di forma e grandezza normale. Ho sempre visto poco, quindi, ma poi a otto anni, a seguito di un intervento sbagliato, ho perso totalmente la vista. Questo intervento venne fatto a Milano e, sotto consiglio di una cugina di mia madre che lavora come infermiera, i miei genitori decisero di portarmi a Verona, da un bravissimo medico. Lui, però, mi impiantò una valvola nel mio occhio. Fondamentalmente serve per mantenere le funzioni vitali del mio occhio che, essendo totalmente “inutile”, rischierebbe di morire. Mantenendo le funzioni vitali, si mantiene anche viva la speranza di una cura. In poche parole, tengono il mio occhio vivo nell’attesa che si trovi una cura per il mio problema, fondamentalmente la rigenerazione del nervo ottico.
Quindi, ecco il primo mistero svelato. Per quanto riguarda i colori, li ricordo perché da piccola vedevo ancora. Per quanto riguarda il disegno, utilizzo delle strisce di brillantini adesivi. Dovresti trovarli in qualsiasi negozio di cinesi oppure, nei grandi magazzini, ci sono anche dei negozi specializzati che li vendono, ma i prezzi sono troppo alti e le confezioni troppo piccole. Quindi, io generalmente mi butto sui grandi magazzini. Sono delle strisce di brillantini adesive attaccate su un foglio di plastica. Si possono staccare ed attaccare su altre superfici. Con questi faccio i contorni dei soggetti. Ne esistono di diversa grandezza, colore, texture, eccetera eccetera. Generalmente scelgo quelli piccoli e lisci, tanto a me del colore non importa niente, devono dare una bella sensazione al tatto.
Se il disegno è astratto, vado tranquillamente a mano libera e attacco i brillantini. Se invece devo rappresentare qualche soggetto, prima lo faccio con dei fili di cotone ricoperti di cera. Li attacco sul foglio e poi faccio il contorno con i brillantini. Rimuovo questi fili di cera e ho il soggetto. Per quanto riguarda la pittura, purtroppo questi brillantini fanno fatica a restare attaccati alla tela. Questo mi capita anche con i fogli ad acquerello. Credo che c’entri il passaggio dell’aria che secca la colla dei brillantini e fa sì che si stacchino. Generalmente incollo con il Vinavil, tanto poi diventa trasparente, un filo, una corda sulla tela. Ovviamente questa mi serve per fare i contorni del soggetto. Sto anche cercando di ricamare direttamente la tela, senza l’utilizzo di colla, ma ho poco tempo e non sono molto brava. So cucire, quello sì, ma non sono così esperta.
Spero di aver sciolto i tuoi dubbi. Comunque lo so, sognare a occhi aperti è bello, ma certe volte diventa proprio un’ossessione. In un certo senso mi vergogno anche di questa mia... caratteristica? Perché penso che gli altri non lo facciano e mi reputo sbagliata, nonostante mi faccia stare veramente bene. Oggi sono stata piuttosto impegnata, ma stasera ero stanca morta. Stanotte, a causa di un bel po’ di attacchi di panico, ho dormito solamente due ore e mezzo. Mi sono messa a sognare a occhi aperti ascoltando la musica.
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Sto cercando di fare amicizia con un ragazzo, ma diciamo che io sono estremamente timida e lui è impegnato con lo studio, quindi raramente ci parliamo e ci vediamo. Inoltre, so che questo ragazzo ha una sorta di infatuazione per me e non mi andrebbe di fargli male. Quindi anche questa strada la percorro, ma in punta di piedi.
Molti di questi sogni, comunque, si basano su ciò che vorrei fare nella mia vita. Non mi immagino un passato diverso, si focalizzano generalmente sul presente e ogni tanto anche sul futuro. Io amo scrivere, disegnare e dipingere. In un sogno ad occhi aperti che riguarda il futuro, ad esempio, mi immagino di vedere i miei quadri in una mostra. Immagino la stanza, le installazioni, i colori.
Sono rimasta un po’ nei miei sogni ad occhi aperti, poi ho cercato di distrarmi. Devo dire che ci sono riuscita abbastanza bene. Stasera inizio un corso di primo soccorso e spero che almeno quello possa distrarmi, visto che soprattutto di sera i miei sogni ad occhi aperti prendono vita.
Allora, partendo dalla questione dello scrivere i miei sogni, ne ho parlato una volta con la psicologa, ma lei non mi ha detto niente di che. Mi ha detto semplicemente che probabilmente voglio fuggire dalla realtà. Come darle torto.
Scrivo già, ma non ciò che vivo in questi sogni. Mi sembrerebbe di ossessionarmici ancora di più. Al momento non posso farmi amici, vivo in un paesino abbandonato da Dio e tutte le amicizie che ho avuto qua poi sono finite male, per un motivo oppure per l’altro.
Frequento l’ultimo anno di liceo. Ho cercato di farmi degli amici in questi cinque anni, ma non ci sono riuscita, un po’ per colpa mia, un po’ per colpa loro. A cercare di farmi degli amici ora, in quella classe, quando tra più di due mesi non li vedrò per il resto della mia vita, mi sembra inutile.
Ad ottobre ho il test per entrare all’università. Lì spero che l’ambiente sia diverso e spero di avere qualche amico in più.
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Comunque, credo che arrivino dalla stessa sostanza dalla quale arrivano anche i sogni ad occhi aperti, quelli nei quali mi riempio di farmaci e mi trovano stesa in un garage. Ne avevo già parlato con te in un altro thread, mi sembra.
Credo che, così come i sogni ad occhi aperti con i farmaci significhino qualcosa, anche questi abbiano un significato, magari più nascosto e metaforico, celato dietro al personaggio, dietro alle caratteristiche fisiche e caratteriali. Però non credo che siano pedine messe lì a caso. D’altronde sono io la loro creatrice e seguo quello che il mio cervello vuole.
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Ciao, non ho letto tutti i tuoi post, solo questo. Sognare ad occhi aperti credo sia piuttosto comune, lo vediamo nei film, lo facciamo spesso tutti, io stessa lo faccio spesso e, da giovane, molto di più. Inventavo storie, personaggi o situazioni con protagonisti della mia vita.
Quello che non va bene è quando questo sognare diventa una fuga dalla realtà e un alibi per non stare nel presente. Ti sei chiesta perché lo fai? Mi rendo conto che, probabilmente, non comandi la tua mente, ma hai provato a spostare, mentre sogni, con consapevolezza, l'attenzione da qualche altra parte?
Quando vai a scuola, la mattina, perché non provi a osservare il mondo intorno a te? Persone, paesaggi, situazioni, profumi? Hai amicizie?
Prova a impiegare il tuo tempo libero con attività concrete, manuali: impara a lavorare a maglia, a fare fotografie, cammina nella natura guardando la natura, fai uno sport agonistico, qualunque cosa ti tenga ancorata alla realtà. È importante.
Ciao cara, grazie mille per la tua risposta. Non mi sono mai chiesta un vero perché. In un certo senso, analizzando i contenuti di questi sogni ad occhi aperti, mi rendo conto che sono l’esatto opposto della vita che ho in questo momento. Ora non ho amici, mentre in questi sogni ad occhi aperti ho un gruppo di persone che escono con me, che mi vogliono bene.
Ci provo a tenermi impegnata. Durante i viaggi di andata al mattino tendo a rifugiarmi in questi sogni perché ho troppa ansia per cercare una distrazione nel mondo reale. Comunque, anche quando cammino, quando faccio allenamento o cose di questo tipo, finisco sempre per isolarmi in questi modi. Al momento non ho amici e credo che sicuramente anche questo stia influenzando i contenuti dei miei sogni, ma soprattutto la loro persistenza.
È una cosa che mi è sempre capitata. Fin da quando ero piccina, andavo ancora all’asilo e mi ricordo che avevo già sogni ad occhi aperti molto vividi. Solamente quando studio riesco a tenere il cervello concentrato, ma poi, appena chiudo il libro, torno in questi sogni. Dovrei quindi, fondamentalmente, studiare tutto il giorno, anche di notte, per evitare di aprire queste porte.
Spesso mi capita anche, questa è una cosa che ho notato negli ultimi giorni, di pranzare o cenare velocemente per poi potermi richiudere in camera e continuare a sognare. Questo comporta il fatto che io mangi meno. Questo mi riporta di nuovo alla mia paura di svenire, che è presente praticamente in tutti i miei attacchi di panico. Fondamentalmente è un circolo vizioso.
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Ciao ragazzi, risollevo questa discussione perché ho bisogno di consigli. Ricapitolando: i sogni a occhi aperti sono rimasti, è sparito quel blocco che mi impediva di entrare in quei mondi e adesso torno in queste mie fantasie senza problemi. Come sempre, vengo stimolata da musica, movimenti ripetitivi, camminare, andare sull’altalena, lunghi viaggi in macchina. Ho anche notato, però, che le strutture di questi sogni a occhi aperti stanno cambiando. Ad esempio: ricevo uno stimolo dall’esterno, stimolo di ogni tipo, film, musica, nuove conoscenze, studio, e cerco di trasportare le cose più interessanti di questo stimolo nei miei sogni a occhi aperti.
Inoltre, ho notato che i personaggi sono cambiati. Avevo già accennato che molti di questi personaggi avevano nomi, storie, connotazioni fisiche e caratteriali specifiche e non interscambiabili. Ora mi rendo conto che sono cambiati: alcuni non esistono più, altri nuovi sono arrivati. Ho proprio una lista di personaggi, so come loro reagiscono alle situazioni, so com'è il tono della loro voce. Ad esempio: personaggio numero uno, caratteristiche: questo, questo e quest’altro; personaggio numero due, caratteristiche: questo, questo e quest’altro, e via dicendo.
Ma perché sono qui allora? Punto numero uno: la mia psicologa mi ha consigliato di andare da una psichiatra perché la mia ansia e la mia depressione stanno peggiorando. Magari riuscirò a parlare alla psichiatra anche di questo comportamento e di altri comportamenti che reputo un po’ particolari. Spero che lei sia in grado di aiutarmi.
Punto numero due: tra vacanze di Pasqua, ponte del 25 aprile e del 1° maggio, sono stata a casa da scuola per parecchi giorni. Questo mi ha portata ad avere molto tempo libero e ad annoiarmi spesso. Qual era la mia soluzione? Se non avevo niente da studiare o cose materiali da fare, mi mettevo le cuffie e iniziavo a viaggiare in questi sogni a occhi aperti. Sono stata anche giorni interi persa in questi mondi.
Prima entravo in questi sogni a occhi aperti solamente mentre ero in casa, oppure quando andavo in un parchetto accanto a casa mia con sopra un’altalena. Stare lì mi aiutava e mi rilassava. Ora, appena ho un attimo libero, accendo il canale di questi sogni a occhi aperti: durante il viaggio per andare a scuola, durante il viaggio per tornare da scuola, se esco a fare delle passeggiate, sotto la doccia.
Vi volevo chiedere dei consigli e un po’ di conforto e di confronto. Spesso mi capita, prima di andare a dormire, di entrare in questi sogni a occhi aperti e poi di trasportarli nei miei sogni veri e propri. Se posso, prolungo il sonno per poter continuare a sognare.
Interpello specificatamente diverso perché mi sembra molto preparato sull’argomento, ma ovviamente, non bisogna nemmeno dirlo, chiunque è ben accetto in questa discussione.
Un abbraccio e grazie mille.
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Ciao, anche a me capita spesso; credo anche io sia una forma d’ansia.
Posso dirti che, almeno nel mio caso, ho notato che queste manifestazioni aumentano per durata e intensità soprattutto quando sto attraversando un periodo stressante oppure durante il cambio di stagione. La mia paura, però, è slegata dal mio credo religioso: sono atea e non credo in Dio. Ho paura di morire, quello senza dubbio, ma più che altro per la paura di diventare niente, nulla eterno. Per la paura di non avere memoria, per la paura di dimenticarmi di essere stata viva. Posso dirti come si manifesta a me, sperando di aiutarti. Generalmente, la paura arriva appena entro nel dormiveglia: arriva un pensiero, veloce, che mi ricorda dell’esistenza della morte e che mi dice che il mio cuore in quel momento si sta fermando e sto morendo. Ovviamente mi sveglio di soprassalto, con il cuore a mille e cerco di calmarmi, ma purtroppo molte volte, dopo questi risvegli bruschi, ho anche degli attacchi di panico e quindi calmarsi è piuttosto impossibile. Mi aiuta molto cercare di addormentarmi con qualche suono di sottofondo: musica, la televisione accesa nella camera accanto, un video messo nelle cuffiette. Così cerco di distrarmi e il mio cervello non è fisso sull’idea di morire. La melatonina, invece, della quale faccio un largo uso da più di tre anni, aiuta fino a un certo punto. Cerco di prenderla solamente quando non sono così tanto stanca, anche perché, se la prendo quando sono veramente esausta, mi fa girare la testa. Questo fa aumentare la mia ansia. Inoltre, la melatonina velocizza il mio addormentamento e quindi, con tutte queste cose messe insieme, mi addormento più velocemente. Sono già stordita dalla stanchezza e dalla mia melatonina. La paura di morire, come risultato, è ancora più forte. Prova ad addormentarti con dei rumori di sottofondo e cerca di concentrarti su di loro. Ogni tanto aiuta. Quando invece proprio non riesco, inizio a passeggiare per la casa e mi bagno i polsi con dell’acqua fredda. Mi aiuta a tornare alla realtà. Ci sono state delle notti nelle quali, per la paura di morire, mi tenevo gli occhi sbarrati con le dita. C’è stato un periodo, dopo la morte di mia zia, mancata proprio nel sonno, che finivo per dormire un’ora e mezza a notte perché non volevo dormire. Fammi sapere come va. Spero di esserti stata utile.
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Sono rimasta indietro con un lavoro che devo consegnare entro fine giugno: un campo di girasoli piuttosto grande, 70%. Stanotte mi toccherà restare sveglia. Chissà, magari lavorare nel silenzio mi farà bene.