Incontrare per caso persone che non vedi da 18 anni e mettersi a parlare e ridere con la stessa complicità di allora, come se fosse trascorso un giorno e non un'eternità.
A volte la vita ci allontana, a volte ci riunisce.
Agli incontri inaspettati che riempiono il cuore.
Amor fati...
Un sacco di cose brutte, alcune bruttissime, che arrivato a un certo punto il mio cervello deve dissociarsi e inizia produrre soltanto "ho tante noci di cocco splendide, diddidirididdi, in fila per tre per tre per tre".
Rieccoci al lavoro.
E riecco l'entusiasmo sotto le suole delle scarpe.
È sempre notte.
Tanta gente ha paura di invecchiare, ma non è poi una cosa così brutta. In primis vuol dire che si è avuto il privilegio di vivere a lungo, poi ci si libera di tante costrizioni, tipo il curarsi del giudizio altrui. Certo, ci sono cose negative, tipo che non si ha più l'energia di un tempo... ma la cosa più brutta per me è vedere che, poco a poco, perdiamo le persone che abbiamo amato.
In questo momento penso: quando riuscirò a vivere da sola con mia figlia? Come fanno i genitori soli a non farsela sotto come me? Bah. Buonanotte.
Ho sonno.
Ma è una di quelle notti in cui non vorrei essere sola...
Una giornata un po' complicata, una brutta notizia, e mi sento persa, non so dove stare, non so cosa fare...
Mi bastava appoggiare la mia schiena sul tuo cuore e sentire le tue labbra sul mio collo per tranquillizzarmi e sentirmi protetta.
Ora chiudo gli occhi e penso a questo... 
Come tanti soldatini in coda per la tangenziale vedo automi che servono ad animare altre macchine, che a loro volta costruiscono altre macchine. Alla fine metà delle persone non sanno nemmeno cosa costruiscono nelle loro fabbriche, ma sanno solo che in data X arriva il loro stipendio. Stipendio che serve loro per comprare la casa dove dormire, per passare il tempo tra un turno e l'altro, un'automobile per portarli al lavoro, un telefono con cui parlare con i colleghi delle frustrazioni lavorative.
Siamo macchine adibite ad altre macchine. Né più né meno.
Ogni volta che giro scalza e sento il freddo salire il corpo mi viene in mente quella donna che in un ostello da 4 soldi, dietro la stazione Termini, in dialetto romanesco stretto mi ha brontolato.
Quando sento quel fiiiija mia ando vai...vado a mettermi qualcosa.
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