Messaggi di Red Hood

    Con tutto il rispetto mi sembra che sia io che ipposam abbiamo argomentato e non mi pare che che abbiamo scredito nessuno.

    Nel momento in cui dite "queste frasi sono senza senso" significa che scrivo cose prive di senso, incomprensibili. Ora, questo è un modo di introdurre un'argomentazione che mi sembra irrispettoso nei confronti dell'interlocutore, in quanto parte dal presupposto che io scriva cose prive di significato. Se bypassate questo ed esponete il contraddittorio non perde l'efficacia del dialogo, anzi ne guadagna in qualità.


    Non per essere drammatica ma la mattina del giorno che mio marito è morto, la sera verso le 21, mi era parso un po' pallido e stanco, ma aveva un po' di influenza e l'ho imputato a questo. La sera ha avuto un blocco renale fulminante che l'ha portato via. Ora che dovrei fare io? Pensare, ma se avessi saputo lo avrei portato dritto al Pronto Soccorso e forse sarebbe ancora qui, ma avrei dovuto capire che era qualcosa di più grave di una sindrome influenzale, e bada bene sono infermiera, beh non l'ho capito e lui se n'è andato, ma come me non l'ha capito il medico curante. Con le dietrologie non si va da nessuna parte, le cose sono quelle che sono, prima lo si accetta e meglio è.

    Questo non c'entra nulla con il mio discorso, la "dietrologia" non dev'essere per forza applicata a tutto, altrimenti l'11 Settembre 2001 avremmo fatto 4000 telefonate a New York per avvisare, col senno di poi avremmo salvato il mondo intero, purtroppo nessuno può prevedere disgrazie di una certa portata, compresa la morte di una o più persone. Ma nelle relazioni, se si arriva ad un giudizio di annullamento di 30 anni, allora ci si chiede se questi anni siano stati effettivamente belli o fallimentari. Nel secondo caso, altra domanda, cosa è stato lasciato o trascurato? Sempre ammesso che ci sia stato qualcuno di trascurato o scartato, sia chiaro.

    Ovvio che in questo discorso non rientrano circostanze tragiche come la morte o cataclismi.

    Scusate ma anziché sentenziare con "queste frasi non hanno alcun senso" che trovo assolutamente irrispettoso nei confronti di un interlocutore, perché non cercare di argomentare senza dover prevaricare per forza?

    Io non giudico ciò che scrivete "senza alcun senso", non mi sono mai posto così con nessun utente del forum, ho pieno rispetto delle vostre opinioni pur non condividendole ma sempre con educazione espongo la mia tesi, poi liberi di presentarmi un contraddittorio.

    Penso di scrivere in maniera chiara e con un Italiano comprensibile, poi potete non essere d'accordo ma questo ritornello "frasi senza senso" è solo un modo per screditare e non per confutare.

    Questa secondo me è una dissertazione che ha poco senso, una dietrologia. Tutte le scelte che facciamo sono giuste in quel momento, e non abbiamo la possibilità di sapere dove ci porteranno. Noi cambiamo, le situazioni cambiano. Quando facciamo una scelta la facciamo punto, è la cosa che sentiamo di fare in quel momento, per come siamo in quel determinato momento. Rileggere le scelte del passato secondo me, ripeto, non ha nessun senso, perché noi non siamo più quelli di allora.

    Eppure è proprio ciò che succede quando si cancellano 20-30-40 anni dopo un tradimento; "ho vissuto un'illusione" è rimettere in primis le discussioni di una scelta fatta decenni prima. Ma preciso che non parlo del caso in questione quanto di un sentimento "pop" che ho visto più volte nel corso degli anni. Poi ognuno ha la sua storia e questo è pacifico.

    Quello che Red intende dire è che la considerazione del tempo trascorso con una persona non può avere un effetto retroattivo. Perché, lungi da quegli aspetti che magari vengono taciuti o comportamenti messi in atto fin dall'inizio e di nascosto, se prima della "tragedia" si era in armonia, non ha senso dire "ah, però quell'armonia era illusoria". No, quell'armonia c'era ed era reale. Poi purtroppo possono subentrare delle problematiche, che non giustifico, ma ciò non significa che quelle problematiche vanno a togliere valore a quanto si è vissuto prima.

    È esatto, intendevo dire che in una relazione si costruisce qualcosa per 20-30-40 anni, alti e bassi come in tutte le unioni, ma ci sarà stato qualcosa che ha dato la possibilità a quella relazione di durare così a lungo. Quello per me non può essere un'illusione, le illusioni evaporano subito, non ci mettono 30 anni a palesarsi perché, difficile da digerire ma vero, nessuno è così indispensabile.

    Poi può succedere qualcosa, le carte in tavola cambiano, si possono subire torti e ingiustizie che è giusto condannare ma non possono rientrare nella conta globale dei 30 anni passati insieme. E ho aggiunto, inoltre, che se 30 anni fa fosse stato scelto il signor A anziché il signor B e dopo 30 anni uscirsene con "con il signor A sono stati 30 anni orribili", il signor B, da scartato, si sentirebbe anche bastonato; Lo dico perché mi è capitato più volte sentire mogli deluse dire "se tornassi indietro mi sarei messa con Tizio o con Caio anziché Sempronio", mi sono sempre immaginato come si sarebbero sentiti Tizio e Caio, delusi da quella decisione, essere stati messi da parte per una unione destinata a fallire; vero che potevano fallire sia Tizio che Caio ma molto spesso ho visto i cosiddetti "scarti" che si sono rifatti una vita serena.

    io ho scelto quello sbagliato e me ne rendo conto dopo 30 anni di matrimonio

    Fermo restando che sono solidale, ritrovandomi nella stessa condizione, nei confronti di chi viene tradito. Tuttavia, e non mi riferisco solo a te ma è una cosa che ho sentito dire a diverse donne, mi chiedo anche come si faccia a spazzare via dopo una sola macchia, grave e su questo non ci sono dubbi, 20/30/40 anni di unione. Io sono stato tradito eppure non spazzo gli anni che ho trascorso insieme a quella ragazza, perché sono stati anni felici, nonostante il terribile epilogo. Invece vedo che con molta leggerezza si buttano nel water tantissimi anni maledicendo quel giorno in cui ci si è incontrati, quindi mi chiedo: ma è così facile?

    Lo dico con un pizzico di rabbia perché se fra 30 anni, la ragazza che mi ha lasciato per un altro, venisse da me a dirmi "quello mi ha tradita, aaah ho sprecato 30 anni della mia vita" penso che mi incazzerei come una belva, cioè non solo patire la sofferenza per essere stato lasciato ma anche per una unione fallimentare? Sarebbe davvero troppo da accettare. Ora io non so quali alternative maschili tu avessi 30 anni fa, a chi hai detto no per stare con tuo marito, ma se solo uno di questi ti ha amata ti consiglierei di non dirgli mai di aver sprecato questi ultimi 30 anni, perché oltre al danno ci sarebbe la beffa.

    Ha 20 anni e come dissi non è giustificabile per questo.

    Tenendo presente che l'amore non è un sentimento che tutti provano in egual misura (anche quelli che menano la propria ragazza sostengono di amarla), è abbastanza indicativo il poco spirito di sacrificio che c'è in giro. Io amo una persona solo se non costituisce un ostacolo alla mia felicità, al mio benessere personale e, perché no, ai miei desideri fisici. Insomma si ama quando è conveniente amare ma per il resto l'umanità ha messo in piedi una bella cloaca nelle relazioni.

    Premetto di aver letto solo il primo post e l'ultimo e per me questa storia non è iniziata nel migliore dei modi: eravate entrambi impegnati (lui più di te visto che era sposato) e vi siete probabilmente utilizzati a vicenda per uscire da quelle situazioni. L'epilogo è stato che tu ci sei rimasta sotto, lui passata l'euforia della novità e del proibito ha fatto una decisa marcia indietro. La storia della depressione potrebbe essere una scusa visto che esce tranquillamente con gli amici e non sembra, almeno all'apparenza, accusare molto il colpo di questa separazione.

    Mi spiace dirtelo ma per me non ci sono grossi consigli ma solo da imparare una lezione: le relazioni si costruiscono senza secondi fini e soprattutto non alle spalle di gente ignara (il tuo ex e la sua ex moglie), solo così si può avere la mente sgombra per capire se c'è una visione comune del futuro oppure no.

    In chiusura, lascialo stare, se mai si farà vivo allora ne riparlerete in caso contrario accetta che lui non ricambi questo tuo sentimento.

    Esatto, ti logora e ti consuma, ma anche se rimarrà un fiammifero di te hai comunque modo di continuare ad alimentare la tua fiamma.

    Ripeto, il dolore per un tradimento è un comune denominatore, non si discute, ma le dinamiche e soprattutto i protagonisti coinvolti nella dolorosa vicenda possono aprire scenari diversi e per me lo scenario più gestibile è il vile pagamento per prestazioni sessuali.

    Ma sto parlando per me, non sono la voce del popolo, sarà un pregio o un difetto ma avrei accettato una scappatella a pagamento seppur con molto dolore. Ma l'amante no, sentimento contro sentimento no, perché non c'è partita, rimani il vecchio e quell'altro è il nuovo, una dinamica scorretta perché non posso controbattere.


    Per me invece sarebbe esattamente il contrario. Preferirei mille volte che un'altra donna mi portasse via il mio uomo piuttosto che scoprire che va a p∙∙∙∙∙e, perché nel primo caso potrei accettare, pur non perdonando, che si sia innamorato di un'altra, mentre nel secondo mi farebbe pure schifo, proprio nel senso letterale della parola, mi chiederei come abbia fatto ad amare un uomo così piccolo, stupido, vile e debole, e la delusione sarebbe così grande che credo cesserei di amarlo all'istante. Rimarrebbero solo rabbia, rammarico e dolore.


    Questo per dire che certamente non c'è un tipo di tradimento "più o meno perdonabile" ma che le dinamiche dello stesso possono essere differenti e di conseguenza il tipo di comprensione (non giustificazione) che si può riservargli.

    Come ho sempre detto, siamo tutti diversi, abbiamo tutti le nostre fisime e anche le nostre giustificazioni.

    Il tuo uomo che paga un'altra donna è inaccettabile ma è comprensibile che un'altra donna te lo porti via. Questa è l'epilogo che sei disposta ad accettare e ci mancherebbe se non rispettassi tala visione. Io forse preferisco curare che perdere, ma non perché sono un medico ma perché - ingenuamente - credo nel peccato dei piaceri della carne. Chi cade nel tranello lo fa perché cerca qualcosa di proibito e umanamente potrei capire, da uomo, un tale bisogno di trasgressione. Lo capisco ma non lo perdono facilmente, che non passi il messaggio che ci sono cornuti meno importanti di altri, siamo sempre vittime. Quello che cambia sono le macerie che ci piombano addosso, quando arriva l'amante non rimane più neanche l'ultimo sassolino, quando c'è l'escort invece è tutto in rovina ma c'è la possibilità, per chi se la sente, di ricostruire.

    Sì è così. Tradiscono sia uomini che donne, questo è fuori di dubbio. In particolare nel mio post mi riferivo a quegli uomini, di cui non ho la minima idea di quale percentuale siano, che abitualmente frequentano donne a pagamento pur essendo sentimentalmente impegnati e avendo famiglia come mi pare sia il marito dell' opener.

    Una buona percentuale di frequentatori di escort, abbonati a onlyfans, abbonati a siti porno e quant'altro sono felicemente sposati/fidanzati e alcuni con prole.

    Il motivo? Questo mondo gira così.

    Io sono un santo? Assolutamente no. Ho gli occhi, guardo la ragazza che cammina per strada, guardo il sedere che mi spunta sui social, guardo la receptionist col décolleté che mi chiede se ho prenotato. Ma guardo e basta, le mie mani sono in tasca o sui fianchi, la mia mente potrebbe vagare in uno scenario pasoliniano dove ci sono io, in un fumoso bianco e nero, in mezzo a queste donne. Ma è il massimo che mi concedo, se sono un uomo impegnato le mie mani toccano un solo corpo e i miei desideri li soddisfo con una sola persona. Vita noiosa direbbero alcuni, come dicevo mi fu rimproverato da amici e conoscenti di essere stato troppo fedele, addirittura quando loro mi presentavano una ragazza amica in comune ero così "fuori dal mondo" da nominarle tranquillamente la mia fidanzata nelle normali discussioni di routine. "Ma smettila di nominare Lei, stai parlando con una ragazza che non ti conosce e le vai a dire che sei fidanzato?" e io, cadendo dalle nuvole, mi chiedevo quale grande peccato di questo mondo maschile avessi mai commesso. Eppure non è bastato questo a tenermi al sicuro dal dolore, infatti lo provo ogni minuto, ogni ora e ogni giorno e questa cosa mi fa rabbia perché non dovrei essere io a provare questo dolore. Ci sarà al mondo un bastardo che picchia la sua ragazza, che la tradisce, che sputa su ogni atto d'amore, perché lui non prova quello che sto provando io da mesi ormai? E c'è anche chi mi nomina il karma, il karma non esiste, esistono le persone che subiscono e che devono patire le proprie pene e gli impuniti.

    Red capisco quello che tu vuoi dire, ma sai una cosa? I tradimenti fanno tutti schifo, non cè ne è uno più grave e uno meno.


    Tu giustamente dici l'altro è solo un bambolotto a pagamento, e non fa schifo essere mancate di rispetto solo per una semplice "strombazzata" in giro?


    Non c'è un meglio o un peggio

    È assolutamente degradante e non ci sono giustificazioni ma converrai con me che l'esito di quell'atto, per quanto sia condannabile allo stesso modo, possa portare a conseguenze più ragionate rispetto alla relazione clandestina.

    Io scopro la mia partner che va con un escort, prima reazione: shock, disgusto, disperazione, rabbia e frustrazione.

    Affronto la questione con lei: perché lo hai fatto? Ti mancava qualcosa? Ti ho fatto mancare qualcosa? Come hai potuto? Perché non mi hai parlato di questi tuoi bisogni?

    Ecco, già nella seconda fase io ho un dialogo, dall'altra parte molto spesso c'è un pentimento (non sincero a mio modo di vedere ma solo perché sgamata deve far finta di essere pentita), banalmente ho il coltello dalla parte del manico in quanto parte lesa e nella posizione di porre domande.

    Poi ogni percorso è diverso, fa bene chi lascia per questo ma fa bene anche chi parte da questo torto subìto per cercare di migliorare e dare un'altra chance ad una relazione importante.

    Invece con l'amante sai cosa succede? Dopo lo shock e la rabbia c'è lei che ti dice: perdonami ma ho deciso di chiudere qui.

    Se ne va, la partita è chiusa e quella persona, quella persona che per anni hai visto e sentito più volte al giorno, la tua spalla, la tua confidente, la tua amante, sparisce per sempre. Non succede gradualmente, succede con uno stacco netto. Il giorno prima hai l'oro nelle tue mani e il giorno dopo hai solo cenere.

    Quindi, viste le circostanze, ho maturato in me l'idea che se fosse andata a pagamento con un uomo sarebbe stato meglio, perché sarei inconsapevole di ciò che provo oggi quando mi alzo dal letto sentendomi uno zombi che esce dalla sua bara.