Red Hood è comprensibile. Nonostante la grande delusione, non significa che quella persona non abbia avuto la sua importanza e non ti abbia dato tanto. Non credo che sia masochista tenere in vita un ricordo, per quanto sofferto, forse anche la speranza. Per te quel rapporto era vero, lo è stato anche per lei. E il bene che abbiamo ricevuto ha sempre il suo posto dentro di noi, non si può certo cancellare. Quando si riesce a farlo, soprattutto con facilità, quando si riesce a mettere da parte ogni cosa di quella persona, come dice Juniz, allora qualche dubbio sulla sua autenticità sorge spontaneo. Per quanto sia stato ingiusto per te quello che è successo dopo, puoi dire di aver provato un sentimento genuino. Parlarne non significa necessariamente darci un taglio netto, anche perché nessuno può mai dimenticare davvero qualcosa. Farà sempre parte di noi, diventa la nostra esperienza, ciò che ha contribuito a farci essere ciò che siamo. Sarebbe orribile il contrario, dopotutto. Io impallidisco di fronte a quelle persone che riescono a rinnegare ogni cosa, a ridefinire anche ciò che c'è stato di buono in virtù dell'esito avuto, come se fosse il singolo momento a caratterizzare una persona e non tutto l'insieme.
Sì, penso che l'essere dimenticati sia la paura più grande di chi viene lasciato, forse più terribile dell'abbandono e della separazione.
Ho imparato a mie spese che la gente tende a dimenticare o più precisamente tende ad ostentare l'averti dimenticato.
Comunque grazie per il tuo pensiero