Messaggi di Red Hood

    Red Hood è comprensibile. Nonostante la grande delusione, non significa che quella persona non abbia avuto la sua importanza e non ti abbia dato tanto. Non credo che sia masochista tenere in vita un ricordo, per quanto sofferto, forse anche la speranza. Per te quel rapporto era vero, lo è stato anche per lei. E il bene che abbiamo ricevuto ha sempre il suo posto dentro di noi, non si può certo cancellare. Quando si riesce a farlo, soprattutto con facilità, quando si riesce a mettere da parte ogni cosa di quella persona, come dice Juniz, allora qualche dubbio sulla sua autenticità sorge spontaneo. Per quanto sia stato ingiusto per te quello che è successo dopo, puoi dire di aver provato un sentimento genuino. Parlarne non significa necessariamente darci un taglio netto, anche perché nessuno può mai dimenticare davvero qualcosa. Farà sempre parte di noi, diventa la nostra esperienza, ciò che ha contribuito a farci essere ciò che siamo. Sarebbe orribile il contrario, dopotutto. Io impallidisco di fronte a quelle persone che riescono a rinnegare ogni cosa, a ridefinire anche ciò che c'è stato di buono in virtù dell'esito avuto, come se fosse il singolo momento a caratterizzare una persona e non tutto l'insieme.

    Sì, penso che l'essere dimenticati sia la paura più grande di chi viene lasciato, forse più terribile dell'abbandono e della separazione.

    Ho imparato a mie spese che la gente tende a dimenticare o più precisamente tende ad ostentare l'averti dimenticato.

    Comunque grazie per il tuo pensiero <3

    C'è gente che ha un'intera vita segnata dalla sfortuna, ci sono anche intere famiglie che hanno avuto una serie di eventi negativi e a breve distanza (come la morte tragica di figli seguiti in poco tempo dal resto della famiglia).

    Questo apre le porte ad un universo fatto di religioni, esoterismo, magia nera, magia bianca, satanismo e complottismo.

    Il mondo dell'occulto ha innanzitutto il grande potere della suggestione, esistono i maghi perché esistono persone che ci credono (e pagano), perché qualcuno in mezzo ai tanti truffati ne ha tratto beneficio.

    Se credi in Dio sarà capitato che qualcuno sia guarito dalla malattia dopo una preghiera.

    Se credi nell'esoterismo sarà capitato a qualcuno di aver ricevuto una fortuna in amore o al lavoro dopo la lettura delle carte.

    Se credi nella magia nera sarà capitato di interrogare i morti con la tavola di evocazione e qualcuno di loro ti abbia dato consigli utili.

    Il problema è stabilire se trattasi di casualità o di una qualche forza sovrannaturale che inverte il corso degli eventi negativi trasformandoli in positivi, su questo ognuno la pensa in maniera differente.

    Io credo semplicemente che siamo diversi non solo come persone intesi come individui con una propria estetica e i propri caratteri, ma siamo diversi anche nei nostri destini, c'è chi vive di eventi fortunati, chi di eventi sfortunati e chi alterna periodi fortunati a meno fortunati, in maniera del tutto casuale.

    Tu sei sfortunato da Novembre ma come può essere stato sfortunato un noto calciatore della Fiorentina morto giovane nonostante il successo e la tranquillità economica?

    Quanto può essere stato sfortunato l'inventore di Apple, morto per un male incurabile ad un'età tutt'altro che avanzata e nonostante nella vita abbia avuto la soddisfazione dei successi tecnologici della telefonia mobile e una ricchezza sconfinata?

    Quanto può essere sfortunata Kate Middleton afflitta da una terribile malattia nonostante la giovane età, la consapevolezza di essere una delle donne più influenti nel Regno Unito nonché la futura regina consorte che tutti gli inglesi aspettavano da anni?

    Come puoi vedere la sfortuna o la fortuna sono del tutto casuali, c'è forse uno schema divino ma ahinè non credo che esista nessun rimedio terreno (soldi, magie di santoni, scienza, preghiera) in grado di cambiare gli eventi. Accadono perché fanno parte del complesso schema della vita.

    Più che altro ti direi di stare in guardia, i truffatori fanno leva su questi periodi negativi per spillare soldi, facendo credere di essere così speciali da poter rovesciare gli eventi della vita con delle formule magiche.

    Ciao Red Hood, questo tuo messaggio mi ha fatto venire in mente una bellissima canzone dei Diaframma poi cantata anche da Cristina Donà, Labbra Blu. Ascoltala, magari sentirti rispecchiato in una canzone ti fa del bene.

    L'ho sentita ed è molto bella, grazie.

    Descrive abbastanza bene lo stato d'animo di chi si trova in una situazione come la mia. Certe volte ti sembra di essere in un labirinto senza uscita, sospiri e tiri avanti quasi come se tu fossi abituato a quel genere di dolore. È questo ciò che non va al mondo, abituarsi al dolore, sentire le lame (descritte anche nel testo di quella canzone) e camminare come uno zombi perché niente si ferma per curarti, quindi l'unica cosa che puoi fare è continuare ad andare avanti.

    Io sono l'ultima persona che può giudicare anche se fosse da masochisti, perché dalla mia esperienza ho capito che ci si può aspettare di tutto (intendo da se stessi) durante il processo di elaborazione di una storia finita. E un viaggio interiore assolutamente intimo e personale, viaggio in cui si scopre come l'amore abbia sfumature che vanno molto oltre quello che in genere si dice su esso, può essere lo stesso dolore (a tratti insopportabile) a far emergere l'amore, un po' come un'alba che non si arrende al nulla e all'oscurità della notte dell'anima. Teatrale, forse, ma io direi anche mistico. E questo è proprio un principio generale, legato all'amore più che al motivo che ha spinto a doversi separare dall'amato, non perché si è stati traditi vuol dire che si può premere un bottone con scritto "off"... Anzi qualora lo si riesca a fare avrei i miei dubbi se era davvero amore.

    Esattamente Juniz, il tradimento non ha inferto un colpo tale da chiudere quel mio sentimento dentro il sarcofago delle delusioni.

    Mi ha fatto male, non lo giustifico e mai lo farò, ma oltre questo c'è qualcosa di indelebile, come un tatuaggio: si scolorisce col tempo ma rimane permanentemente sulla pelle.

    Ecco il mio sentimento per quella persona è come un tatuaggio, gli aghi che lo hanno inciso sulla mia pelle mi hanno fatto male, eppure non me ne voglio ancora separare ed è lì.

    Amo ancora? È sbagliato dire di sì? È controproducente dire che si ama una persona che non c'è più da quasi 8 mesi? Forse è sbagliato ammetterlo se volessi frequentare un'altra persona, sarebbe come dire che mi sto accontentando perché quello che voglio se n'è andato, ma qui in un forum come questo che motivo avrei di sostenere il contrario? Sì la amo ancora ma lei non esiste più nella mia vita e mai più esisterà probabilmente, io però sono qui ed è assolutamente comprensibile che un giorno sarò con un'altra persona. Ma qui, ora, oggi, nell'istante in cui mi appresto a scrivere questo post sento che quello che provo è ancora marchiato a fuoco nelle profondità del mio cuore.

    Non mi è mai capitato, per quel che ne posso sapere, anche se ci sono stati dei comportamenti non propriamente belli da subire (un tentativo di riaprire i contatti con la ex per capire se gli faceva ancora effetto dopo avermi detto che non la pensava più, s∙∙∙∙∙∙∙a colossale e presa malissimo).


    Red Hood ho letto la tua storia tra i vari interventi, mi dispiace moltissimo che sia andata così. Ti capisco, ci si sfiducia, si diventa cinici. Si arriva persino a detestare la vita di coppia, una trappola mortale se si dovesse verificare un'altra situazione simile! E per quanto sia vero che ogni persona è diversa, diventa difficile non tenere conto della propria esperienza. Non vorrei esordire con le solite frasi fatte della serie "tutto accade per una ragione, a ogni fine corrisponde un inizio, non era la persona giusta per te". Ma se hai bisogno di parlarne, siamo qui per offrirti il nostro supporto :)

    Ti ringrazio <3

    Ho più volte valutato il caso di aprire un thread su questa storia ma ho l'impressione, quasi come una superstizione infondata, che parlarne potrebbe avere conseguenze disastrose. Mi iscrissi su questo forum per partecipare al thread di Gallone, a poco a poco ho detto qualcosa di me, ma ho sempre temuto di aprirmi perché parlarne sarebbe come chiudere la questione. Forse non sono ancora pronto mentalmente per chiudere la questione, vivere questo dolore è il motore che mi permette di alzarmi la mattina e per andare a lavorare. Come se fosse tutto in sospeso.

    Ho il timore che se ne parlassi e mettessi la parola fine a tutto questo, quella ferita smetterebbe di sanguinare e dimenticassi chi me la inflitta. Si può amare una persona a tal punto da non curarsi una ferita che ti ha inflitto per paura che anche quella piccola traccia di lei sparisca? Lo so è folle, ed è sconvenientemente teatrale, ma al momento quella ferita mi tiene in vita, lascia che io la tenga ancora un altro po'.

    ma quando te la sentirai perchè non riaprirsi a un nuovo inizio?

    Un nuovo inizio per me significa resettare quelli che sono i miei comportamenti nei confronti di una relazione. Quando impari a camminare e cadi una volta puoi pensare che sia un caso, quando cadi sempre significa che non stai camminando bene. Forse il tuo portamento è bello da vedere, forse la posizione dei piedi è perfettamente in simmetria con il tuo corpo, ma continui a cadere. Prima di ricominciare a camminare devi capire cosa stai sbagliando.

    Ma è più tornata? Oppure vi siete lasciati e mai più visti?

    No, da Agosto non ne ho più saputo niente.

    Come dissi in quel famoso thread di Gallone non credo nei ritorni e non con queste tempistiche. Sono possibili per altri ma non per me e non dopo una storia del genere. Anche se non ci siamo lasciati urlandoci contro cose indicibili, l'ultimo gesto che ho fatto nei suoi confronti è stato un bacio prima di separarci e le ho detto che l'amavo e che una parte di me l'avrebbe amata per sempre.

    Da allora silenzio assoluto.


    Successe una cosa simile a un mio ex, stava insieme a questa ragazza da 13 anni circa, dovevano anche sposarsi e lei all'improvviso gli disse che era innamorato di un altro e il giorno dopo via di casa e addio. Lui rimase sotto un treno ed ebbe per anni degli enormi blocchi (infatti la nostra storia naufragò miseramente, io lo conobbi 3 anni dopo il fatto).

    Sono eventi che ti cambiano, ti rendono più cattivo e in alcuni casi hai persino paura di quella cattiveria che cresce. Cominci ad odiare il mondo, le persone, le donne, ogni cosa che riguarda la felicità di coppia. Io oggi quando guardo uno spot dove c'è una coppia ho l'impulso di distruggere tutto. Ma al mondo non frega niente di come mi sento, quello continua a girare e si comporta come se fossi un corpo estraneo da ignorare o almeno è così che mi sento.

    Red Hood ma è agghiacciante, come una doccia gelida... ma da quanto tempo stavate insieme? Senza mezza avvisaglia precedente? Terribile, mi spiace molto. Comunque purtroppo oggi molte persone danno 0 valore al fatto di fare vacanze/viaggi insieme in coppia, alla stregua di farlo con l'amico o il collega o il compagno di corso... amarezza.

    8 anni, gli ultimi 3 a condividere un appartamento.

    Nessuna avvisaglia precedente, nessuna situazione strana, mai un ritardo, mai un messaggio da vedere di nascosto, anzi li apriva con nonchalance davanti a me.

    Alcune volte la stuzzicavo chiedendole se le piaceva qualcuno e lei mi rispondeva che probabilmente ero l'unico a sopportarla visto il suo carattere testardo.

    Pensavo potesse lasciarmi perché tutti lasciano ma non così, non per questo motivo. E invece è accaduto quello che non avrei mai immaginato potesse accadere.

    Ma è terribile, Red Hood! Ne sei uscito?

    No, questo evento ha segnato l'anno zero di me stesso.

    Per uscire da un'esperienza del genere dovresti non viverla, una volta che l'hai vissuta non torni indietro e guardi le persone con occhi diversi.

    Anzi sto cominciando anche a non fidarmi di chi mi dice "io non sono così" perché era ciò che sosteneva lei quando sentiva storie di tradimenti. Se anche lei era così, allora tutti sono così.