Ed anche questa cosa qui l'avevo detta, e cioè che il PD vorrebbe regolare pure la vita coniugale nelle abitazioni private.
A cosa ti riferisci?
Ed anche questa cosa qui l'avevo detta, e cioè che il PD vorrebbe regolare pure la vita coniugale nelle abitazioni private.
A cosa ti riferisci?
Tu come hai reagito? Volevo chiederti come potrei comportarmi se dovesse capitare ancora.
Non saprei come dovresti comportarti. A me è successo un paio di volte, che mi ricordi... Una con un compagno di classe che, proprio davanti a me, si rivolse a un altro nostro compagno dicendogli di una festa, di cui io non sapevo nulla e alla quale non sono andato; e un altro caso di una gita al mare fatta da membri della mia compagnia a cui non sono mai stato invitato (era una compagnia molto coesa).
Come ho reagito? Ho mandato giù il rospo, semplicemente... Ho avuto modo di rifarmi nel secondo caso perché ci siamo visti ancora tante altre volte... Diciamo che non ho sofferto tanto perché poi, ad altri incontri o feste, sono stato invitato... Forse ho capito che in fondo non ero così importante.
Io non ne ho saputo nulla e nessuno mi ha avvisato di questa gita. Era già successo anche l'anno scorso che gli altri ragazzi e allenatori avevano organizzato la festa nello stesso posto, senza che mi avvisassero.
Questo per dirvi che ci sto male quando vedo gli altri divertirsi insieme e io rimango a casa. Se me l'avessero detto e avessi potuto, ci sarei andato volentieri in piscina.
Qualche volta è capitato anche a me in passato, in adolescenza.
Per quanto riguarda il mio bullo delle elementari che aveva cominciato a prendermi in giro dalla terza, fino alla fine delle medie, solo perché avevo detto il nome di un altro mio ex compagno di scuola e non il suo: secondo voi, la colpa è stata mia?
All'epoca ero ancora un bambino.
Ma no, la colpa non è stata certo tua.
Io però ti consiglio di non fossilizzarti troppo sul passato, se puoi evita di farti bullizzare ora, oramai il tempo della scuola è finito e puoi sceglierti le compagnie e le amicizie. Cerca di stare alla larga da certi tipi, il passato è passato nel bene e nel male.
Boh, davvero qui si fa fatica a immaginare le donne come esseri umani senzienti e liberi, se ci si pongono certe domande.
Pare che non si possa disgiungere la sessualità dalla degradazione dell'altro.
No, infatti il mio discorso andava oltre. Ho già detto che non tocca il caso dei siti in questione, lì non obietto nulla. E' sull'oggettivazione il mio problema. Cerco di essere pratico.
In certi paesi dell'Europa (Svezia, Francia) la prostituzione, anche quando è puramente consenziente, prevede la punizione amministrativa del cliente, e solo del cliente, con multe anche molto salate (diverse migliaia di euro). E ripeto, non sono previste eccezioni, anche quando la donna è consenziente e vende il suo corpo volontariamente.
Ora, la cosa a me non interessa, né mi ha interessato in passato, l'ho spiegato in passato il perché e non voglio tornarci su (anche perché ora ho una certa età). Non è una questione personale. Ma ci sono uomini, soprattutto giovani, che hanno bisogno dello sfogo del sesso, ne ho conosciuti anche nella mia adolescenza. Se questo discorso dell'oggettivazione viene portato all'estremo, come secondo me tende a fare Alba Cremisi, e riallacciandomi con certe concezioni presenti nel nord Europa (sulla prostituzione, ma anche sulla pornografia), può essere un problema per molti uomini, e io lo vedo come una posizione mossa da puri motivi ideologici, dato che c'è il consenso.
Il punto è proprio l'oggettivazione e la mercificazione consensuale, e ripeto, non c'entra il caso in questione (ok, forse sono OT).
E parlo per esperienza diretta, di una delle mie figlie, e di alcune loro amiche.
Il passo dallo scrivere un messaggio su un social ad un certo tipo di comportamenti, non credo sia molto distante.
Dipende. Io certe volte mi sono reso conto (e mi rendo conto talvolta) di essere troppo insistente in certi miei sguardi quando vedo una donna molto attraente (capita di rado, ma qualche volta capita...). Lo faccio senza rendermene conto, e talvolta mi sono reso conto che la donna in questione si è risentita.
Ma io siti del genere non li ho mai frequentati, non ci sono mai andato su, nemmeno sapevo che esistessero. E non mi permetterei mai di fare cose del genere, si tratta di comportamenti camerateschi volgari e violenti. E sono d'accordo che, nella misura in cui sono fatti in modo non consensuale, debbano essere puniti.
Diversi interventi in questa discussione dimostrano inequivocabilmente quanto si sia ancora lontani da una reale presa di coscienza del problema rappresentato dal persistente immaginario della donna-oggetto e spersonalizzata. A volte anche chi pensa di esserne immune o di essersi emancipato da certi retaggi culturali spesso continua, magari senza accorgersene, a portarli con sé nel proprio modo di pensare.
Seguendo questo tuo approccio della donna-oggetto, tutto può diventare oggettivazione e mercificazione della donna.
Guardare o fissare una donna particolarmente attraente per strada non può forse essere tacciato di oggettivazione della donna? Ci sono femministe che si sono spinte fino a qui (e anche dei tribunali le hanno seguite).
Scaricare foto di donne nude o sexy da Internet (da siti perfettamente legali, donne maggiorenni, consenzienti ecc.) non è forse una forma di oggettivazione della donna? Andare su OnlyFans non è forse una forma di mercificazione, anche se le ragazze in questione sono perfettamente consapevoli e consenzienti?
Della prostituzione abbiamo già parlato e siamo giunti alla conclusione che il consenso in un contesto di patriarcato non è immune da mercificazione (lo hai sostenuto tu). Quindi via libera al perseguimento penale o amministrativo del cliente, no? Lo possiamo fare anche con OnlyFans, con le sex webcams, PornChat e con tutto ciò che è consensuale?
Quali sono i limiti a cui si spinge la tua antropologia e la tua sociologia?
P.S. Sono domande serie, non provocazioni, perché come vedi riguardo al caso dei siti delle foto rubate non ho nulla da eccepire alla giustizia.
Horizon, ho paura perché minaccia di denunciarmi per lesioni o di denigrarmi verso le conoscenze comuni. La storia sarebbe lunga in questo senso: un po' per privacy, un po' per non andare off-Topic non dico altro.
Ma scherzi o è una cosa seria? Esiste il caso di una fidanzata che minaccia il fidanzato di falsi reati o di calunnia?! Già di per sé questo sarebbe reato... forse sono io che non ho capito bene...
Ragazzi, a proposito di altezza: mi è capitato di vedere due video di una content creator su Instagram.
Lei, 1,63, aveva pubblicato due video in cui era a fianco di due ragazzi (uno alto 1,91, mentre l'altro era 1,97). Nel video aveva scritto una frase, tipo: "Quando tu puoi avere due ragazzi".
Nell'altro video si vedeva questa creator che camminava a fianco del tipo alto 1,97. Un utente ha scritto nei commenti: "Ed è subito s*sso". Lei ha risposto: "Sì".
Sei sicuro che siano video reali, o non piuttosto fatti apposta per attrarre visitatori? Un conto è il mondo di Instagram dove le ragazze postano per aumentare le visualizzazioni e i followers, altro la realtà di tutti i giorni dove le ragazze cercano ragazzi con lo scopo di mettersi insieme, slegato dal parere degli altri.
Brahms in uno dei suoi generi più amati, la variazione su un tema:
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