RASSEGNAZIONE o ABITUDINE
Necessità, direi.
Se proprio devo scegliere tra le due definizioni: rassegnazione.
Ma non vedo molte alternative, soprattutto se si vuole rimanere in certi settori (la maggior parte).
Come alternativa vedo il cambiare completamente settore, faccio alcuni esempi:
. barista o commessa: lavora su turni, può avere il giorno di riposo settimanale MA lavora nei weekend, quando fa chiusura finisce molto tardi la sera. Risultato: ne vale la pena? Senza contare che, comunque, dovrei reimparare da zero.
. operaio su turni: può gestire meglio il tempo libero, stanchezza a parte MA in genere si tratta di lavori fisicamente pesanti e, come sopra, non solo dovrei imparare ma non so nemmeno a quali lavori potrei essere idonea, se non a lavori ripetitivi e alienanti, stancanti.
Oppure un lavoro interamente da remoto, ma anche lì dipende, se devi riempire un tempo pieno, le ore di lavoro le devi fare comunque.
Una buona alternativa l'ho sentita da una conoscente che è di recente entrata in un ente pubblico tramite concorso. Praticamente ha flessibilità di orario e ha scelto la fascia 7:30 - 15:15. Tra l'altro sono 36h settimanali e non 40. Però ecco, deve piacere come lavoro, e si accede tramite concorso. Sicuramente, come orari, è tra i lavori - che mi vengono in mente - che hanno un miglior equilibrio orario vita-lavoro.