Posts by Saritta

    Aggiungo che ho un'amica che è come te però guardandola da fuori non lo intuiresti mai, ha un'immagine ordinatissima, capelli sempre perfetti (i miei fanno quello che vogliono e io li lascio fare), trucco perfetto, abbigliamento di classe e impeccabile :)

    In realtà anch'io vista da fuori non penso di apparire disordinata! Sembro una equilibrata e precisa. Però basta vedere la mia auto.. :grinning_face_with_sweat:

    Leggendo i vostri interventi io mi ritengo fortunata perché sarò sincera, io lavoro circa 6 ore al giorno su 8, a volte anche meno.

    Ma voi non fate pause? Non chiacchierate mai in ufficio?

    Eh però sei comunque in ufficio!

    Quello che descrivi è far passare il tempo lavorativo meglio che puoi, e ci sta. Si placa lo stress, si alleggerisce la giornata.

    Però sei comunque vincolata in un luogo ed è tempo tolto a tutto il resto, circa 10 ore (lavoro + pausa pranzo + viaggio)

    Quando faccio lavatrice e stendo poi devo ritirare appena i panni sono asciutti e stirare e riporre il prima possibile.

    Sogno di essere così.

    Anche mia madre è così, non ha un solo cassetto in disordine, stira tutto, appende bene i capi di abbigliamento, vanno stesi in un certo modo, li raccoglie appena asciutti, ecc.

    Mi affascina quel tipo di ordine, io invece non stiro nulla (solo lo strettamente necessario, ad esempio quei pantaloni a palazzo in cotone che se non stirati non sono indossabili).

    ma le mie 9 ore non me le leva nessuno.

    Esatto, e poi immagino che un minimo di congruenza di turno fra colleghi ci debba essere, ad esempio per riunioni e call.

    Noi per esempio abbiamo flessibilità di entrata, nel senso che possiamo entrare in un range di un'ora.

    Ma più di così non ci è stato concesso, altrimenti avremmo chi lavora dalle 6 alle 14 e chi dalle 11 alle 19, e ciò ostacolerebbe l'avanzamento delle varie attività.

    Meglio ma son sempre tante.


    In un mondo ideale io lavorerei la metà del tempo, diciamo 4-5 ore al dì.

    Anche perché una persona che si alza alle 4-5, e che stacca dal lavoro alle 14-15, immaginiamo che a un certo punto del pomeriggio abbia anche necessità di riposare, ok ha più ore libere ma in parte sono un'illusione.

    Sta a te decidere se la ripetitività del lavoro piace o meno. Io impazzirei, per esempio.

    Anche io non mi ci vedo, tenderei troppo all'appiattimento e alla noia.

    RASSEGNAZIONE o ABITUDINE

    Necessità, direi.

    Se proprio devo scegliere tra le due definizioni: rassegnazione.

    Ma non vedo molte alternative, soprattutto se si vuole rimanere in certi settori (la maggior parte).

    Come alternativa vedo il cambiare completamente settore, faccio alcuni esempi:

    . barista o commessa: lavora su turni, può avere il giorno di riposo settimanale MA lavora nei weekend, quando fa chiusura finisce molto tardi la sera. Risultato: ne vale la pena? Senza contare che, comunque, dovrei reimparare da zero.

    . operaio su turni: può gestire meglio il tempo libero, stanchezza a parte MA in genere si tratta di lavori fisicamente pesanti e, come sopra, non solo dovrei imparare ma non so nemmeno a quali lavori potrei essere idonea, se non a lavori ripetitivi e alienanti, stancanti.

    Oppure un lavoro interamente da remoto, ma anche lì dipende, se devi riempire un tempo pieno, le ore di lavoro le devi fare comunque.


    Una buona alternativa l'ho sentita da una conoscente che è di recente entrata in un ente pubblico tramite concorso. Praticamente ha flessibilità di orario e ha scelto la fascia 7:30 - 15:15. Tra l'altro sono 36h settimanali e non 40. Però ecco, deve piacere come lavoro, e si accede tramite concorso. Sicuramente, come orari, è tra i lavori - che mi vengono in mente - che hanno un miglior equilibrio orario vita-lavoro.

    Faccio la spesa e a parte le cose da frigorifero, le altre confezioni restano nelle borse della spesa buttato tutto sulla tavola, salvo addirittura "dimenticare" qualcosa da frigo, esempio non più tardi di qualche giorno fa, di ritorno da visita medica, ho lasciato in una delle borse il burro, dopo un paio d'ore mi è venuto il flash di non ricordare di averlo messo in frigo e l'ho ritrovato appunto in una delle due borse che stava iniziando a sciogliersi.

    A me capita - praticamente sempre - con il bucato.

    Mi piace fare lavatrici e ho anche un po' la "mania" delle cose pulite, a volte rilavo cose già pulite, ma poi quando ritiro il bucato (spesso dopo giorni che è steso) lo ripongo in una cesta e resta lì giorni e giorni dimenticato, e dalla cesta pesco le cose che mi servono.

    E' una brutta abitudine, una trascuratezza, pura pigrizia, ma il vestiario è il mio punto debole come scritto in altro post. E sono cresciuta con una madre che ha una precisione maniacale nei mestieri di casa.

    a lei inaccessibile dal primo giorno che ha iniziato a venire a casa mia un anno fa.

    Io sono arrivata a chiudere a chiave la "mia" stanza e nascondere la chiave al mio compagno, e noi conviviamo. E ho detto tutto :see_no_evil_monkey:


    E per tornare IT: ho sempre associato questa forma di trascuratezza, se non a depressione comunque a una "zona di apatia" della personalità. Infatti, personalmente, questo lato si accentua in periodi più sottotono e apatici, mentre quando mi sento meglio ho più energia e riprendo un approccio più attivo, che si ripercuote anche sul tenere meglio la casa.

    Ce l'ho fatta, sono riuscita a riordinare la mia "stanza dei vestiti"... Per me è sempre stato un incubo, non ce la faccio a tenere un guardaroba in ordine. Come se tutto il mio groviglio interiore lo sfogassi sul guardaroba, era diventata la stanza proibita della casa che tenevo chiusa a chiave! Poi, piano piano, il weekend scorso mi sono messa all'opera... e quando inizio, divento un robot! Ho fatto passare ogni centimetro, messo da parte un sacco di roba da destinare alla raccolta abiti delle varie associazioni umanitarie, pulito, spolverato, riorganizzato... è stato difficile ma al tempo stesso liberatorio! Ogni singolo cassetto ha ritrovato il suo senso, sui ripiani e mensole ho lasciato qualche oggetto d'arredamento ma molto minimal... Ora l'obiettivo è mantenere tutto così!!

    Il vizio di leggerle!!

    Però la domenica certi limiti sono da auto-imporre.

    Ok che copri un ruolo di responsabilità, però non penso tu abbia l'indennità di reperibilità nei fine settimana (se invece ce l'hai, è un altro discorso).

    Io qualche volta durante le ferie rispondo a e-mail o chiamate, saltuariamente; ne ho parlato con alcune amiche e mi hanno detto che sbaglio e che dovrei spegnere tutto durante le ferie. Nel mio caso hanno totalmente ragione. Il mio stipendio e inquadramento non giustificano in alcun modo una mia minima disponibilità extra-orario. E se rispondo dalle ferie, questo non verrà né notato né annoverato fra i miei meriti né riconosciuto. Quindi ho deciso che nelle ferie di ottobre il mio telefono aziendale starà spento in un cassetto.

    A volte rispondo più che altro per togliermi un piccolo casino che troverei al rientro; ma comunque non ne vale la pena.

    Io amo settembre, amo l'autunno e le sue occasionali piogge, mi ci identifico, mi rassicura...

    Mi dispiace solo per le serate con meno luce, quello sì, ma l'autunno mi affascina e pone fine al caldo invivibile.