Messaggi di Paoletta90

    Non è colpa tua se avevi meno desiderio di farlo. Come dici tu, non siamo robot sempre pronti e performanti: ci sono momenti più stressanti in cui, complici la stanchezza, il lavoro e la routine di tutti i giorni, il desiderio diminuisce. Lui però ha sbagliato ad attaccarti e a fartene una colpa, facendoti sentire sbagliata. Questi atteggiamenti ti hanno fatto chiudere ancora di più a riccio: certo che non ti hanno fatto rinascere la voglia dell'intimità. Avrebbe dovuto dimostrarsi comprensivo e paziente. Anche lasciarti per questo mi sembra una decisione molto d'impulso, considerando che avete anche una figlia.

    Il tuo difetto è diventato un'ossessione che però, a questo punto, nasconde altro... L'altezza è solo la punta dell'iceberg... Fidati che se avessi 4 o 5 cm in più, avresti un altro difetto che giudicheresti insormontabile... Fidati, perché conosco bene la problematica, avendola vissuta per un periodo sulla mia pelle in passato, e anche sul forum ci sono stati casi analoghi al tuo.

    Le amicizie specie se nate da ragazzini cambiano, mutano forma, spesso si ridimensionano. Hai fatto caso ad atteggiamenti che ci saranno sempre stati ma a cui tu evidentemente davi poco peso (da ragazzi si è molto più flessibili e menefreghisti su certe cose): adesso giustamente non puoi più tollerare certi atteggiamenti.

    Secondo me devi elaborare questa perdita dentro di te, non penso lui cambierà mai. Chi è così, lo è anche se inizia ad avere molti soldi, fidati. È proprio una cosa mentale (odiosa). Non avete amici in comune? È possibile che possiate incontrarvi in gruppo, per caso?

    A me è successo in seguito a un periodo molto stressante di avere attacchi di orticaria con un sacco di prurito e pomfi. Risolvevo sul momento con antistaminico poi piano piano sono passati. Riscontrai una (lievissima) intolleranza al glutine ma mi hanno sempre detto non sufficiente per giustificare le orticarie croniche.

    Se invece SENTI dentro di te che hai bisogno di diradare, ribadisco: seguire i nostri bisogni prima di tutto.

    E' un casino, perché le volte che dentro di me sentivo che volevo diradare: era il momento in cui avevo più necessità e infatti venivano fuori in seduta degli spunti nodali per me. In quei momenti veniva fuori il mio istinto un po' evitante perché magari venivo sottoposta a cose di me che non mi piacevano o che non avevo voglia di vedere e quindi il mio istinto era quello di andarmene.

    Detta banalmente: dipendeva dal fatto che ero alla ricerca di affetto e riconoscimento, e delegavo agli altri il compito di darmelo, mettendoli su un piedistallo. Dentro di me tra l'altro ero convinta che questo affetto che ricercavo non lo meritavo e quindi mi andavo sempre a scontrare con delle persone che non facevano altro che confermarmi questa mia (errata) convinzione, quindi ogni volta erano lacrime e sangue.


    Non ricordo esattamente come ne sono uscita, a un certo punto ho proprio fatto uno switch, ho smesso di mettere gli altri sul piedistallo e di dargli tutto il potere che davo loro prima. Certo, questo non vuol dire che non ho più sofferto e non sono stata più male, però non ho più avuto quei periodi dove ero talmente annichilita da non riuscire a fare nulla. Sicuramente ha parecchio aiutato "irrobustirmi" e essere sufficientemente felice della mia vita, e appagata. Come se avessi delle radici sufficientemente solide da non permettere a un temporale di far cadere l'albero. E comunque questo non rende immune al dolore, perché se penso ad esempio alla mia relazione, è capitato di essere stata pesantemente triggerata e di essere stata male, ma in un certo modo ho tenuto abbastanza la bussola e non era lontanamente paragonabile alle sofferenze del passato.


    Comunque vorrei rimarcare come il tuo starci male sia comprensibile, è appena successo il fattaccio... datti tempo <3