Posts by 17 TIR

    Vixen, intanto grazie dell'intervento, le differenze mi sono chiare, la mia domanda era proprio sulla possibilità di rapporto di causalità diretta tra una situazione di una qualche forma di ND e la DP, ovvero neurodiversità, in sé stessa non necessariamente disturbante, che in circostanze sfavorevoli (mancata diagnosi, mancata accettazione, ostinazione nel volersi adeguare a pattern esistenziali "tipici" impossibili da adottare per certe forme di ND, pressioni ambientali etc etc) diventa "altro", specificamente nel mio caso DP.

    Perché sono quasi certo di aver fatto questo "giro".

    La ND mai ufficialmente certificata (anche perchè ai tempi pressoché sconosciuta), la DP invece Sì.

    (Sono quasi certo anche di averlo risolto in autonomia dopo aver tentato soluzioni "mainstream" rivelatesi del tutto fallimentari e peggiorative nel mio caso).

    In generale _che io sappia_ è quello che dicevo all'inizio di questo post a Jenny.Erika : vengono definiti neurodivergenti quelli che hanno poche caratteristiche neurotipiche e per questo hanno problemi di adattamento alle convenzioni sociali e al modo di ragionare comune

    Ok, è servito qualche post di chiarimenti (probabilmente più lessicali che altro), ma direi che ci siamo.

    Poi tecnicamente si può dire che un soggetto che sia in grado di stare tra i neurotipici senza troppi problemi, di recitare la parte, di essere ipocrita, quindi di saper mentire socialmente come fanno tutti: sia anche neurodivergente

    Si, ma continua a sfuggirmi l'utilità pratica del "certificato ufficiale".

    Chiamiamoli neurodivergenti, neuroparalleli, neurotangenti... e quindi?

    Quindi Boh...

    E' indicativo e importante anche l'ambiente in cui vive il soggetto. Se è un ambiente tollerante e protettivo la diagnosi potrebbe non arrivare mai, perché al netto di qualche "stranezza" la sua condotta viene considerata "normale" in quanto "tollerabile".

    Questo invece è fondamentale.

    Aggiungo, oltre al tollerante/protettivo, che se il neurodivergente si trova in un ambiente conforme alle aspettative sociali sistemiche, (esempio: famiglia particolarmente agiata) e per determinate sue caratteristiche si trova in circostanze favorevoli (esempio: ha un tipo di intelligenza settoriale che gli consente di eccellere in studi STEM e di accedere a professioni prestigiose e molto remunerative) generalmente passa per NT, magari un pò originale, ma nessuno, dall'esterno, intuisce che non è assolutamente NT.

    Chi gli è vicino per stretta parentela invece può accorgersene perché ne subisce i lati mascherati, ma non verrà mai creduto se non troppo tardi quando ormai la situazione è gravemente compromessa.

    La mia famiglia è di questo tipo, una trappola perfetta e distruttiva.

    Non ho citato questo passaggio, integro ora, anche se intendo ribadire il mio pensiero, senza altro aggiungere.

    Diciamo che, come dice Juniz : un po' di tendenze le abbiamo tutti, chi più di altri, magari proprio a causa dell'ansia o della iper-sensibilità che ci spinge a enfatizzare determinati stili comunicativi e ad evitare il sovraffollamento di informazioni, etc.

    Però essere neurodivergenti è uno step oltre ques.

    Concordo con te e Juniz, l'assolutamente NT o ND sono solo un'astrazione accademica, la realtà è diversa ed infinitamente più complessa.

    Per questo secondo me la valutazione non deve essere fatta su basi astratte o con opinabilissimi test, ma molto radicata nella realtà fattuale.

    Il criterio è quello esposto nel post precedente.

    IMHO, come sempre.

    Ok, ma a livello di percezione sensoriale e uso del corpo i soggetti neurodivergenti sono molto più estremi dei neurotipici. O usano il corpo in modo massivo, arrivando ad aggredire; oppure non lo usano proprio a meno che non serva in senso razionale

    Generalmente è così, penso al classico caso dell'autistico che se ne va in giro nudo perché difetta di "intelligenza adattiva".

    Ma se ci sono 38°C con il 90% di umidità avrebbe logicamente ragione lui e chi si veste seppure leggero farebbe una cosa da idioti.

    Intendo dire che l'osservazione statistica dei comportamenti dovrebbe essere presa eventualmente come indizio, non come criterio elettivo per affermare se si è NT o ND.

    Il criterio dovrebbe essere uno solo: se il soggetto riesce in qualche modo, magari anche "alternativo", ad adattarsi al mondo e raggiungere una condizione di benessere individuale senza nuocere al prossimo.

    Se si arriva a questo, fine del problema.

    Poi se qualcuno ha voglia di etichettare faccia pure, con il limite che non ci devono essere conseguenze stigmatizzanti, ma qui il discorso diventa "politico".

    di solito

    Appunto, stiamo dicendo la stessa cosa.

    Di solito non significa sempre e non dimostra nulla di certo.

    Il mio pensiero è molto pratico e semplice: funzioni? Ok.

    Non funzioni? Not Ok.

    Il funzionamento può anche essere "alternativo".

    Ogni tanto hai scritto che un "disturbo" è tale se "disturba", altrimenti non lo è.

    Sarebbe solo una caratteristica peculiare, magari anche rara, ma nulla di più.

    Non potrei essere più d'accordo.

    Alla gente in riva al mare

    Piace prendere il sole per

    Diventare marrone

    Proprio come Briatore

    E per esser sicura che

    Sia lo stesso colore

    Passa il tempo a sfogliare

    Le riviste con sopra

    La faccia di Briatore


    (Parte del testo la faccia di Briatore, brano dei Ministri) :S

    Vado a postarlo di là


    Ciauz !