Messaggi di ElleG

    Beh, se è la stessa persona la situazione è ancora peggiore di quel che pensavo.

    Se non ha fatto qualche passettino avanti in 5 anni (al lordo del covid) è quasi certo non ne farà mai.

    Poi a te può andare bene così e allora tutti felici e contenti ma mi pare tu voglia altro.

    Perdona la schiettezza.

    Eh lo so...infatti non sto molto bene, io sono sinceramente innamorata di questa persona e lui lo sa. Forse ha davvero dei traumi irrisolti e se vuole stare con me spero sarà disposto ad affrontarli. Di certo rispetto agli anni precedenti di passi ne sono stati fatti (anni fa neanche ci si vedeva normalmente, figurati, e neppure ci si sfiorava). Grazie per la tua trasparenza.

    Idem.

    Da donna non so se posso essere gettata nel bidone dell'umido, so che per alcuni uomini potrei perché necessito di coinvolgimento affettivo e sarei considerata una palla al piede per chi vuole solo divertirsi. Detto questo, non mi appartengono le categorie valoriali di "donna per bene/Z****la", che vedo molto usate (non tanto casualmente) solo verso le donne.

    Penso che questa mancanza di reciprocità (di cui non ti sono al momento chiari i motivi), nonostante il tuo razionalizzare, ti sta inevitabilmente spingendo a sentirti comunque usata. Ed è un sentimento umano quando non si è ricambiati; anche se questo avviene senza intenzione di recare danno, sta a te mettere dei confini alle circostanze in cui non ti senti più a posto con te stessa e con l'altro, quindi penso sia il caso di tirare i remi in barca (leggasi astenerti dal praticargli sesso orale), in quanto sembra abbiate preso dall'esperienza del (vostro malgrado) farlo "clandestinamente" tutto ciò che c'era da prendere e proseguire per questa modalità vuol dire mantenere una comfort zone che non da più evoluzioni. Non ti resta che cercare di conoscerlo meglio nella consapevolezza -dopo questa fase di dieci mesi- di come al di là di ciò che si dichiara di se stessi e su se stessi, una persona la si conosce dai fatti, perché alcune persone si percepiscono diverse da come sono e dunque agiscono e risultano incoerenti fra parole e azioni. Per conoscerlo meglio intendo, oltre che confrontarvi, provare in un letto, dormire assieme e vedere ciò che succede.

    Concordo con ogni parola, grazie. Da parte mia razionalizzo troppo perché è un mio difetto. Sul resto è assolutamente vero che non si può fare altro che viversi meglio, per capire cosa ne sarà e cosa si vuole fare di questa relazione. Bisogna permettere alle cose di crescere prendendosene cura, altrimenti se le si limitano in una "area riservata" bloccandole lì non si crescerà mai. Grazie davvero per le tue parole, grazie a tutti coloro che sono intervenuti. Mi avete aiutata molto!

    Ho letto qualche tua discussione passata e ci ho ritrovato degli schemi simili (relazioni a distanza o comunque con frequentazioni rade). E’ solo un caso?

    È la stessa persona...ci eravamo persi di vista e poi mi ha ricercata lui. Abbiamo iniziato a frequentarci all'inizio di quest'anno.

    Ciao, non ho capito ...perchè tu puoi fare determinate cose a lui ma lui a te no? Non parlo di un rapporto completo ma del sesso orale... Perchè da come ho letto, potrei anche sbagliarmi ovvio, sembra che a lui interessi principalmente il proprio piacere e quello della compagna ciaone. Tra l'altro quando un uomo è appassionato difficilmente cerca un rapporto in cui anche la partner non provi qualcosa...

    Ciao, è una situazione che mi tormenta abbastanza infatti. Io la vivo come hai descritto tu, purtroppo. In parte mi sento tenuta "a distanza", ma anche usata per il motivo che hai evidenziato (se fosse così). Per questo mi sono posta la domanda se certi comportamenti siano frutto di suoi traumi o insicurezze sessuali o emotive...sono molto combattuta, perché anche io penso che alla fine se un uomo è appassionato non vede l'ora di condividere certe cose con una donna.

    Ho pensato anche io la questione che hai posto sul "bigottismo". Non credo che lui abbia rifiutato certe realtà per "valori morali" o educazione rigida, ma perché è effettivamente una persona molto particolare. In quanto tale, mi pongo degli interrogativi. Ho anche pensato che, essendo magari "non canonicamente attraente", per lui questa storia sia piuttosto nuova (perché magari non si è sentito sessualmente desiderato così da qualcuna prima, in 43 anni ha avuto solo due storie con due donne, una da giovanissimo, l'altra più recente). Sospetto che non ci sia bigottismo alla base, quando una "scompartimentalizzazione" bieca che spesso affligge molti uomini. "Questa vale giusto per una sc∙∙∙ta senza impegno/con quest'altra faccio l'amore". Solo che, nel suo caso, la situazione è molto contraddittoria (sesso orale sì, ma sesso completo no: forse perché vede nel sesso orale qualcosa che fanno le donne "da usare" e quindi mi tratta così? Rientreremmo ancora nel bigottismo, però...). Scusami davvero per queste considerazioni e grazie di cuore per la pazienza nel leggermi.

    Il fatto che lo abbia già fatto apre un'altra parentesi tipicamente sconosciuta all'universo femminile: ovvero quella per cui farlo con coinvolgimento è più difficile e può risultare "meccanicamente" più complicato che farlo "tanto per farlo".


    Più è sensibile o meno è padrone del controllo del suo corpo e più problemi potrebbe avere nel fare sesso in una condizione che prevede aspettative o "fronzoli" di vario tipo. Al contrario quando la condizione è "farlo tanto per farlo" con "una a caso" o una "donna di liberi costumi": tutti i problemi spariscono, perché non ci sono aspettative e strascichi di alcun tipo.


    Anche se pare assurdo: se c'è coinvolgimento sentimentale (o di altro tipo) la prestazione maschile può essere inizialmente peggiore.

    Aggiungo, a titolo di chiarezza: per sua ammissione ha detto di essere "uno all'antica". Per questo mi sento molto combattuta e, stando a questa affermazione, non vorrei si tratti di un uomo che pensa che perché mi sono mostrata molto disponibile con lui sessualmente, allora valgo giusto per ricevere sesso orale (ma non sesso completo, che riserverebbe a chi considera una compagna in senso stretto, questo temo). Ma ciò sarebbe un contraddizione in parte con quello che mi ha detto, ovvero che non è mai stato interessato a rapporti leggeri, e che non mi vede come un passatempo. Però sai, alla fine credo che le azioni valgano più delle parole

    Il fatto che lo abbia già fatto apre un'altra parentesi tipicamente sconosciuta all'universo femminile: ovvero quella per cui farlo con coinvolgimento è più difficile e può risultare "meccanicamente" più complicato che farlo "tanto per farlo".


    Più è sensibile o meno è padrone del controllo del suo corpo e più problemi potrebbe avere nel fare sesso in una condizione che prevede aspettative o "fronzoli" di vario tipo. Al contrario quando la condizione è "farlo tanto per farlo" con "una a caso" o una "donna di liberi costumi": tutti i problemi spariscono, perché non ci sono aspettative e strascichi di alcun tipo.


    Anche se pare assurdo: se c'è coinvolgimento sentimentale (o di altro tipo) la prestazione maschile può essere inizialmente peggiore.

    Ma appunto perché, stando a quanto dice lui, non ha mai voluto (per sua scelta) farlo "tanto per" con nessuno, i casi sono due: o effettivamente non è "abituato", banalmente, oppure c'è un conflitto alla base dovuto al fatto che (anche se lo escludo) in fondo mi giudica una persona di "liberi costumi" per il fatto che comunque il sesso orale glielo pratico, mentre per un livello più "intimistico" non mi giudica adatta come compagna in senso stretto. Mi permetto di fare queste affermazioni perché lui stesso ha sempre rifiutato storielle disimpegnate perché, stando a quanto so, non gli interessa "farlo tanto per", e mai lo ha neanche provato. Anzi, da un punto di vista maschile, in un certo senso, mi verrebbe da dire una cosa che dimostra che non è affatto vero che questo aspetto è del tutto sconosciuto ad ogni donna: farlo con una "tanto per" può eccome esporre ai medesimi rischi in termine di delusione della prestazione, proprio perché manca un rapporto di fiducia e comprensione emotiva (se capita la s∙∙∙∙∙a di turno, puoi venire deriso o altro). Che poi si teme di deludere una donna a livello sessuale quando sono coinvolti dei sentimenti, sono d'accordo. Ma volevo evidenziare il fatto che questo succede anche quando si hanno rapporti "occasionali" senza coinvolgimento.

    La seconda potrebbe essere conseguenza della prima e... la prima è probabilissima.


    Se ha una lieve malformazione questo, unito al fatto che si trova nella metà del cielo più "sfortunata" sotto quel punto di vista: potrebbe averlo tenuto a distanza dal rapporto completo per molto tempo; in alcuni casi per tutta la vita. Potrebbe anche non averlo fatto mai e non sapere "come fare".


    Quando (e SE) si vive una condizione di questo tipo: è facile legare il rapporto completo alla "relazione seria" e quindi generare uno "scalino mentale" che va oltrepassato prima di poter "fare cose".

    Sì, concordo. Possono plausibilmente essere due cose legate a vicenda. Sul non averlo mai fatto, posso escluderlo con sicurezza: può però essere che quando lo aveva fatto con altre donne le conseguenze siano state mito sgradevoli, e dunque una forma di trauma si è mantenuta.

    Guarda, hai ragione, il punto è che io è già da molti mesi che "mi tiro indietro", nel senso che sono sempre stata accogliente e comprensiva, ho sollevato questo discorso solo tre volte (in 10 mesi). Che lui mi desideri sessualmente lo dimostra già, tuttavia (ed è questo che mi turba e mi affligge), non è essere desiderata giusto "sessualmente" ciò che mi interessa. Per questo motivo per me costituisce un motivo di frustrazione non avere un rapporto completo, perché per me (e anche per lui, da ciò che ha detto), non è solo desiderio sessuale. Lo percepisco come un gesto di accettazione e di accoglienza intime, oltre che di attenzione all'altro. Spero che la situazione possa risolversi, di certo il fatto che abbia pensato lui a "fare una gita fuori porta" mezza giornata è già un evento. Magari ha tante insicurezze e ci sta andando con i piedi di piombo.

    Purtroppo questo per me è un punto molto dolente. Non che io non sia felice di donargli piacere, però lui non ha mai contraccambiato (per la scomodità della mancanza di un luogo riservato a noi, possibilmente con un letto) in quel senso. Si è sempre limitato a baci o a masturbazione. Non mi ha aiutata molto in termini di autostima vivere una situazione di questo tipo, perché ho percepito questa mancanza di reciprocità come un segnale volto a comunicarmi che non sono "degna" di significare di più di qualcuno che offre sesso orale ogni tanto. Questo però è un problema mio legato alle mie percezioni, non credo che lui pensi questo di me, ma puoi capire che questo comportamento protratto così a lungo non mi ha resa molto contenta.


    Siete stati molto gentili a rispondermi, ogni vostro intervento è stato prezioso! Speriamo di risolvere questa situazione complicata. Da parte mia non ho mai messo pressioni né ho intenzione di insistere.

    Vi ringrazio tantissimo per le vostre risposte.

    Difficile comprendere, sarebbero tutte speculazioni e tutte sarebbero più o meno valide. Non avete mai fatto una mini vacanza insieme, un fine settimana o qualche giorno di stacco?

    Per rispondere a questa prima domanda, lui mi ha chiesto giusto ieri una mezza giornata da trascorrere insieme, come una gita. Nessun giorno di stacco ancora, anche se si era parlato di dormire insieme. Rispondendo a tutti gli altri messaggi, il mio timore è proprio quello che ci siano turbe psicologiche di natura narcisistica che possano saltare fuori dopo prepotentemente... Le nostre case non sono libere perché entrambi abbiamo familiari a cui badare (lui ad esempio deve badare al padre). Però è anche vero che si può andare da qualche parte in vacanza, almeno. Durante il sesso orale ho notato che l'erezione non è mantenuta per molto e a volte non è costante; lui sembra molto meccanico in alcuni momenti, nel senso che chiede cosa vuole che faccia e non mi fa neanche complimenti particolari, o cose simili. In teoria nei prossimi giorni aveva pensato di fare una giornata insieme, non so cosa abbia in mente...mi sento comunque molto frustrata perché temo che non mi consideri "degna" di un rapporto sessuale completo, come se gli servissi solo per altro.

    Ciao a tutti. Ho 30 anni e da un po' di tempo (dieci mesi) sto frequentando un uomo di una decina di anni più grande di me. A causa della sua realtà lavorativa e dei miei ritmi di vita (lui deve spesso recarsi all'estero per conferenze), riusciamo a vederci circa due volte al mese. Nonostante questo, i momenti vissuti sono sempre stati positivi. Di comune accordo, abbiamo stabilito che dobbiamo viverci di più per capire se anche nella quotidianità stiamo bene insieme, passo che non è ancora stato fatto. La cosa che mi frena molto a questo riguardo è, come da titolo, la sua reticenza ad avere un rapporto sessuale completo. Fino ad ora è stato praticato solo sesso orale (da parte mia nei suoi confronti, non ancora viceversa...e questa cosa lui la lega al fatto che dovremmo organizzarci per trovarci in luoghi meno "clandestini", ma purtroppo non ho mai casa libera e lui neppure...). Gli ho sollevato la questione e lui mi ha detto, dopo svariate scuse ("non ho i profilattici ", "non abbiamo tempo a sufficienza"...) che quel passo per lui è molto importante perché è una realtà molto significativa e quindi ci si deve prima vivere meglio con una certa quotidianità che ad ora non gli è consentita a causa dei ritmi di lavoro (che lo tengono lontano fisicamente). Il problema è che sono passati 10 mesi e temo che mi abbia raccontato delle bugie. So per certo che non è già impegnato, né che ci sono altre persone. Ho notato che fisicamente è abbastanza "diverso" dalla media, nel senso che ha una lievissima malformazione: ho pensato (senza dirglielo, ovviamente) che forse può essere questa la ragione della sua reticenza. Un altro motivo, che temo altrettanto plausibile, è che vede il rapporto completo come parte di una relazione che si ha con la propria compagna, e che quindi non mi percepisce come tale (e non so, a questo punto, come mi consideri...). Lui ha definito più volte la nostra una relazione sentimentale, però qualcosa non mi torna. Qualcuna di voi ha avuto esperienze simili? Vi ringrazio tanto in anticipo.