La seconda potrebbe essere conseguenza della prima e... la prima è probabilissima.
Se ha una lieve malformazione questo, unito al fatto che si trova nella metà del cielo più "sfortunata" sotto quel punto di vista: potrebbe averlo tenuto a distanza dal rapporto completo per molto tempo; in alcuni casi per tutta la vita. Potrebbe anche non averlo fatto mai e non sapere "come fare".
Quando (e SE) si vive una condizione di questo tipo: è facile legare il rapporto completo alla "relazione seria" e quindi generare uno "scalino mentale" che va oltrepassato prima di poter "fare cose".
Sì, concordo. Possono plausibilmente essere due cose legate a vicenda. Sul non averlo mai fatto, posso escluderlo con sicurezza: può però essere che quando lo aveva fatto con altre donne le conseguenze siano state mito sgradevoli, e dunque una forma di trauma si è mantenuta.
Avere dubbi in questo momento (inizio rapporto) e in queste circostanze (sesso insoddisfacente) mi pare assai fisiologico. Attenta a non entrare in un circolo vizioso di pensieri, le cause potrebbero essere tutte esterne alla vostra relazione ovvero solo sue.
Prova a mollare l'osso, prova a tirarti indietro soprattutto con le parole, mantenendo fisicità ed intimità ma non "chiedendo" nè rapporti nè spiegazioni.
Chissà che pressioni vive nella sua mente, magari ha qualche vecchio complesso che si porta appresso, pensieri per la famiglia, inizio relazione con il "dovere" di mostrarti desiderio, sentimento, carattere...non è poca roba.
Affonda le mani in quelle qualità squisitamente femminili, quella morbida e calda accoglienza di cui l'amplesso è solo l'ultimo simbolo.
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Guarda, hai ragione, il punto è che io è già da molti mesi che "mi tiro indietro", nel senso che sono sempre stata accogliente e comprensiva, ho sollevato questo discorso solo tre volte (in 10 mesi). Che lui mi desideri sessualmente lo dimostra già, tuttavia (ed è questo che mi turba e mi affligge), non è essere desiderata giusto "sessualmente" ciò che mi interessa. Per questo motivo per me costituisce un motivo di frustrazione non avere un rapporto completo, perché per me (e anche per lui, da ciò che ha detto), non è solo desiderio sessuale. Lo percepisco come un gesto di accettazione e di accoglienza intime, oltre che di attenzione all'altro. Spero che la situazione possa risolversi, di certo il fatto che abbia pensato lui a "fare una gita fuori porta" mezza giornata è già un evento. Magari ha tante insicurezze e ci sta andando con i piedi di piombo.
E allora un qualche problema a questo livello non lo puoi escludere...
E mi suona strano anche il fatto che non ci sia reciprocità da parte sua.
Quindi in 10 mesi ciò che più si è avvicinato al sesso sono stati rapporti orali da parte tua. E lui?
Altra cosa che mi "preoccupa" è il tuo modo di svalutarti, quando il problema potrebbe essere esclusivamente suo.
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Purtroppo questo per me è un punto molto dolente. Non che io non sia felice di donargli piacere, però lui non ha mai contraccambiato (per la scomodità della mancanza di un luogo riservato a noi, possibilmente con un letto) in quel senso. Si è sempre limitato a baci o a masturbazione. Non mi ha aiutata molto in termini di autostima vivere una situazione di questo tipo, perché ho percepito questa mancanza di reciprocità come un segnale volto a comunicarmi che non sono "degna" di significare di più di qualcuno che offre sesso orale ogni tanto. Questo però è un problema mio legato alle mie percezioni, non credo che lui pensi questo di me, ma puoi capire che questo comportamento protratto così a lungo non mi ha resa molto contenta.
Siete stati molto gentili a rispondermi, ogni vostro intervento è stato prezioso! Speriamo di risolvere questa situazione complicata. Da parte mia non ho mai messo pressioni né ho intenzione di insistere.