Messaggi di Germano

    Per me ,quando è stato il mio tempo, è stato molto più facile di come ,mi pare di capire, sia adesso considerato normale.

    Però mi sento di dare un consiglio, se proprio ci si deve adeguare a questa nuova "moda": loro mi possono sfruttare? Bene, allora pure io sfrutto loro! Non mi pagano perchè devo imparare? Bene, allora starò qui solamente il tempo giusto per imparare, poi andrò ad imparare da un'altra parte, poi da un'altra, finché avrò imparato abbastanza (per poter servire a chi ne ha veramente bisogno ed è quindi disposto a pagare).


    Gli imprenditori poi si lamenteranno : "appena avevo finito di formarlo, se n'è andato!" , non accettando il fatto che per ogni causa c'è un effetto.

    Ah sì. Adesso capisco.

    Come se ci fosse una "assuefazione" all'introduzione di minori calorie. Credo che il corpo semplicemente si adatti.


    Quindi dici che la soluzione a questa "assuefazione" è la pausa. Cioè un ritorno a introdurre la stessa quantità di calorie consumate (quindi semplice mantenimento) per un po' di tempo. Poi si potrà eventualmente dare un altro colpo di dieta, cioè calorie introdotte < di calorie consumate.


    ok. adesso ho capito.

    Però fai dei giri molto complicati per esprimere un concetto. Per caso ti chiami Andrea e sei il responsabile tecnico dove lavoro? :D :D :D

    E qui altro teorema delle funzioni continue...un andamento per invertire il proprio segno si deve chiaramente annullare.

    La dieta con la matematica. Potresti diventare il nuovo Panzironi :)


    il corpo (ed anche la mente ma quì apriti cielo) si mette sulla difensiva appena avverte l'intenzione di un cambiamento.

    Mmmm... non so.

    Sicuramente il cambiamento è sempre una sofferenza, ma per certe cose è indispensabile un taglio drastico, altrimenti continuiamo a non prendere sul serio il progetto.

    Per anni mi sono considerato in dieta ma mangiavo come un p∙∙∙o e non sono mai sceso di un grammo.

    Una decina di anni fa invece persi davvero un po' di kg ma perchè avevo deciso di seguire una dieta costosa e mi seccava buttare via i soldi, quindi la presi davvero sul serio.

    Percepisco in queste parole la presenza di un prezioso insegnamento, ma non riesco a decifrarle.

    Ergo: g'ho capìo un c∙∙∙o ^^


    Germano

    Una mia amica ogni tanto ricorda il nostro aperitivo a casa mia, quando tornavamo da una mattinata di praticantato professionale.

    Pane, listelli di emmental e peperoncino fresco. E siccome non avevamo nè prosecco e neanche lambrusco...vino e gassosa era un must! :)

    Vino (rosso?) e gassosa.... <X non è la prima volta che lo sento. Ma di quale regione sei originaria?


    Poi l'aperitivo in casa puoi tranquillamente farlo perché se tagli due pezzi di formaggio, mangi delle olive....non ti rovini né stomaco né linea.


    Biscotti....idem. A cosa serve avere biscotti in casa? Li mangiano i bambini (anche non per bisogno) ma un adulto che si fa tre pasti al giorno non ne ha proprio bisogno!

    L'ape è una delle cose più sfiziose e contemporaneamente più sbagliate che esistano: a parte che rovinano l'appetito e fanno bere alcolici a stomaco vuoto o quasi, personalmente se sono a casa non mi fermo più di mangiucchiare e sbevazzare.


    Riguardo i biscotti...... :/ beh... o non fai colazione oppure la fai inglese.

    Certo che averli lì è pericoloso: io li mangio anche con la camomilla :rolleyes: (tutta acqua... vuoi non metterci qualcosa? :D )

    Come ti capisco! Ho sempre avuto problemi con il cibo

    Penso anch'io che prima di pensare alla dieta bisogna sistemare la testa. Altrimenti non si riuscirà mai a seguire alcuna dieta.

    Poi servono un po' di "trucchetti", cioè bisogna cambiare stili di vita, altrimenti ha ragione Einstein: "Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi".


    Personalmente sono riuscito a evitare l'aperitivo in casa facendo delle commissioni o anche solo una lunga passeggiata nel periodo tra la fine del lavoro e l'ora di cena. Se sto in casa inizio a aprire birretta e patatine finché non sono "all'aria" e ingolfato di patatine.


    Difficile evitare di mangiucchiare dopo cena.

    Una soluzione sarebbe cenare tardi, ma ciò mi porterebbe ad andare a letto con ancora la roba sullo stomaco. Ma forse mi verrebbe anche meno voglia di mangiare. Non so, ma non mi piace cenare tardi.

    Ho scoperto però che esagerando col vino a tavola si finisce a esagerare anche col cibo, perchè si allentano i freni inibitori. E poi... ma sì, qualche biscotto per finire il vino..... poi un altro bicchiere di vino per finire i biscotti.... ecc.


    L'attività fisica e delle soddisfacenti relazioni con amici e parenti, restano fondamentali.

    deve prevalere la parola NOI vs la parola IO...si cammina insieme si inciampa insieme ognuno con la propria invidualita' ma con la voglia di tenersi comunque per mano

    Bisogna tenere presente una cosa: tutti i divorziati si sono prima sposati. E quando si stavano sposando dicevano anche loro quelle parole che ho qui quotato. Altrimenti non si sarebbero sposati.


    Mi ha colpito molto ciò che ha scritto Gloria, anche perché pare proprio riferirsi anche un fatto mio personale :

    Perchè persino dall'inciampo comune si può uscire diversamente danneggiati e, soprattutto, diversamente reattivi.

    Poi (direi di non dimenticarlo mai) siccome ognuno è se stesso...è molto possibile che registri inciampi che il partner non vive affatto, o perchè non lo riguardano direttamente o perchè dinanzi a quegli inciampi ha per indole un approccio totalmente diverso.

    La "cattiva sorte" ,che si cita alla leggera nel rituale del matrimonio, può avere conseguenze psicologiche con dinamiche imprevedibili.

    Più questa cattiva sorte è grave, più è grave anche il risvolto psicologico. E non è affatto detto che sia uguale nelle 2 persone.

    Ripeto: dinamiche psicologiche IMPREVEDIBILI

    Germano: la realtà è molto più semplice di quanto pensi. La base per evitare assurdi compromessi è trovare un partner che sia sulla stessa lunghezza d'onda, una persona che ti sia affine;

    Ehhhhhh io l'avevo trovata.

    Ti garantisco che eravamo davvero uguali. Uguali uguali uguali. Come se i nostri cervelli fossero stati collegati col wi-fi direct.

    Noi stessi ci stupivamo di quanto fossimo uguali in ogni modo di pensare e di vedere la vita. E agli occhi degli altri eravamo una coppia stravagante (niente figli, sempre in giro...) ma perfetta.


    Ma del resto credo che anche altri abbiano vissuto qualcosa di simile, leggendo le dichiarazioni di "nessun rimpianto" di AnimoTriste e Fran, per esempio.

    Eppure è andata a finire male. Come mai?


    Il motivo è che nel corso degli anni si cambia.

    Non si resta per tutta la vita esattamente come quando avevamo 20 anni.

    E non solo perchè uno scopre di apprezzare il tennis e l'altro le serate a giocare a carte con gli amici: qualche volta si cambia idea anche su cose più importanti, tipo il fatto di avere o no dei figli.

    Oppure, sempre per esempio, uno dei 2 resta un eterno peter-pan mentre l'altro si butta sul lavoro fino a diventare uno stacanovista rompiballe perennemente stressato e nervoso anche nel tempo libero.


    Per questo motivo sto di recente iniziando a pensare (ma ho qualche dubbio) che forse valga la pena di essere diversi fin da subito, in modo da mantenere i propri spazi fin da subito. Se invece si è identici, si parte dando per scontato che nessuno faccia un passo senza dietro quell'altro... e se si inizia così appiccicati, poi diventa difficile gestire le cose quando si inizierà a cambiare.