La mia droga è il cibo

  • Patatine, biscotti etc non dovrebbero nemmeno entrare in casa.


    Quando andate a fare la spesa cercate sempre di avere la pancia piena, di non avere fame! Sembra una stupidata, ma vi assicuro che non lo è perché una volta preso il cibo superfluo, convincersi a non mangiarlo è difficile. Quando invece non c'è in casa non si pone nemmeno il problema.


    Poi l'aperitivo in casa puoi tranquillamente farlo perché se tagli due pezzi di formaggio, mangi delle olive....non ti rovini né stomaco né linea.


    Biscotti....idem. A cosa serve avere biscotti in casa? Li mangiano i bambini (anche non per bisogno) ma un adulto che si fa tre pasti al giorno non ne ha proprio bisogno!

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Patatine, biscotti etc non dovrebbero nemmeno entrare in casa.


    Quando andate a fare la spesa cercate sempre di avere la pancia piena, di non avere fame! Sembra una stupidata, ma vi assicuro che non lo è perché una volta preso il cibo superfluo, convincersi a non mangiarlo è difficile. Quando invece non c'è in casa non si pone nemmeno il problema.

    Condivido e la vivo da sempre come una regola sacra! :thumbup:

    E regola valida anche per tanti altri alimenti e sfizi.

    E' la ragione per cui non compero MAI neanche gli insaccati e i superalcolici (salvo che ospiti una cena) . Se ci sono e sono buoni...chiaro che sarei tentata di consumarli anche in eccesso. Se non ci sono...non si pone il problema! :)


    E la socialità, secondo me, non cura affatto la questione. Perchè ormai siamo tutti abituati al concetto che...insieme finiamo per essere più smodati che da soli.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • l'aperitivo in casa puoi tranquillamente farlo perché se tagli due pezzi di formaggio, mangi delle olive....non ti rovini né stomaco né linea.

    Una mia amica ogni tanto ricorda il nostro aperitivo a casa mia, quando tornavamo da una mattinata di praticantato professionale.

    Pane, listelli di emmental e peperoncino fresco. E siccome non avevamo nè prosecco e neanche lambrusco...vino e gassosa era un must! :)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Una mia amica ogni tanto ricorda il nostro aperitivo a casa mia, quando tornavamo da una mattinata di praticantato professionale.

    Pane, listelli di emmental e peperoncino fresco. E siccome non avevamo nè prosecco e neanche lambrusco...vino e gassosa era un must! :)

    Vino (rosso?) e gassosa.... <X non è la prima volta che lo sento. Ma di quale regione sei originaria?


    Poi l'aperitivo in casa puoi tranquillamente farlo perché se tagli due pezzi di formaggio, mangi delle olive....non ti rovini né stomaco né linea.


    Biscotti....idem. A cosa serve avere biscotti in casa? Li mangiano i bambini (anche non per bisogno) ma un adulto che si fa tre pasti al giorno non ne ha proprio bisogno!

    L'ape è una delle cose più sfiziose e contemporaneamente più sbagliate che esistano: a parte che rovinano l'appetito e fanno bere alcolici a stomaco vuoto o quasi, personalmente se sono a casa non mi fermo più di mangiucchiare e sbevazzare.


    Riguardo i biscotti...... :/ beh... o non fai colazione oppure la fai inglese.

    Certo che averli lì è pericoloso: io li mangio anche con la camomilla :rolleyes: (tutta acqua... vuoi non metterci qualcosa? :D )

  • :D :D :D colazione con caffè, toast con marmellata o nutella, ogni tanto cereali...i biscotti non esistono proprio a casa mia, nemmeno le patatine.


    Però mi rendo conto che la quantità di cibo per me non è proprio un problema, nel senso che mi fermo senza drammi, non ci soffro. ..probabilmente questione di educazione, mio padre è sempre stato uguale. Anche se ci piace mangiare ma non abbuffarci

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Vino (rosso?) e gassosa.... <X non è la prima volta che lo sento. Ma di quale regione sei originaria?

    S', vino rosso (ma secondo me ci sta anche un bianco). :P

    La mia origine è umbra, ma non credo che questo sia molto importante per la ricetta di vino e gassosa, che mi risulta nota in tutta Italia, tra gente semplice o per i bambini.

    E infatti...io restai encantada che avrò avuto sei anni, quando mio nonno mi fece provare il mix tra i suo amici . :saint:

    Però erano i tempi in cui la gassosa era la gassosa (bottiglietta in vetro, poco dolce, aromatizzata solo dall'acido citrico. Non tipo evolutissima Sprite, che infatti non mi piace...) :rolleyes:

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Riguardo i biscotti...... :/ beh... o non fai colazione oppure la fai inglese.

    :/ eh no!

    io non vado di quantità nel mangiare (proprio per abitudine e istinto) , ma proprio per questo mangio quello che mi piace.

    E pane-burro-marmellata resta quello che mangerei in prima colazione.., se proprio avessi fame.

    Ma anche i dolci da colazione fatti in casa, che tutti abbiamo riscoperto col lockdown...ma siamo seri che sono una delizia!

    Altro che biscotti industriali! Dove per ottenere una sapidità allettante...ci sono dosi esagerate di sali e zuccheri bilanciati tra loro in quntità industriale, oltre a tutti i grassi che certamente non sono quel candido burro di qualità o quell'olio che puoi mettere TU nel dolce fatto da te! ;)


    È quello che gli spagnoli chiamano Tinto de Verano....in Andalusia è un classico: tinto de Verano & tapas finché il calore ti lascia dormire, cioè puoi andare avanti tutta la notte!!

    Fantastico e non lo sapevo!

    Cercato in google ed è proprio quello! :)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

    Modificato una volta, l'ultima da gloriasinegloria: Incorporato un post creato da gloriasinegloria in questo post. ().

  • Non riesco a non dare il mio contributo agli interessanti OT riguardanti gli aspetti legati all'alimentazione (metto completamente da parte il capitolo sonfinato del "significato" psicologico del cibo, se non altro per mancanza di competenze specifiche; dovrei tacere anche circa l'alimentazione non essendo un medico/dietista/biologo nustrizionista ma scelgo l'incoerenza).

    Per motivazioni fisiologiche legate all'istinto di conservazione la difficoltà (parlo proprio a livello concettuale...prima degli apetti fisici/termodinamici/metabolici) è stata rendermi conto che dimagrire corrisponda un pò giocare a nascondino con se stessi.

    Ho impiegato anni ad applicare il banallissimo principio di inerzia per il quale una massa si fa rodere le chiappe se si vuole alterare il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme; pari fa il fisico e la mente davanti la restrizione calorica.

    Bisogna, secondo la mia esperienza, agire di "sotterfugio".

    Nessuno paradossalmente si deve accorgere di quello che sta succedendo...un delitto perfetto compiuto senza lasciare tracce.

    Tradotto in termini pratici, ad una fase ascendente del peso ponderale, deve per me seguire un periodo (possibilmente lungo) nel quale minimizzare le oscillazioni di peso.

    Deve diventare una capacità di sintonizzarsi prima di tutto sul: per non muovermi, cosa devo fare?

    Sotto questa nuova luce: una bilancia che segna (più o meno) la stessa cifra è un risultato ottimo, ottimo perchè frutto dell'ascolto di cui sopra.

    In anni e anni non riuscivo ad entrare nell'ordine di idee che il corpo, se non hai le orecchie giuste per ascoltarlo, non lo "freghi".

    Se l'approccio alla base è "corpo mio, non ti sento e ti faccio fare quello che voglio a suon di bilanciamento dei macronutrienti", i risultati (con me è stato sempre così) sono tanto eccezionali quanto passeggeri.

    Quanto scritto specifico NON VUOLE ASSOLUTAMENTE ED IN NESSUN MODO SOSTITUIRSI AL SOLO ED UNICO RUOLO DEI PROFESSIONISTI IN CAMPO MEDICO/PSICOLOGICO DEPUTATI A TRATTARE QUESTIONI ALIMENTARI...ho solamente riportato la MIA microscopica esperienza personale.

    Sorry a tutti per le divagazioni.

    Per aspera ad astra

  • Percepisco in queste parole la presenza di un prezioso insegnamento, ma non riesco a decifrarle.

    Ergo: g'ho capìo un c∙∙∙o ^^


    Germano

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