Messaggi di gloriasinegloria

    Io non mi sento "attratto dai maschi".. Riconosco si se uno è un bel ragazzo o no..

    Questo lo facciamo tutti, cercando esempi e riferimenti per la nostra virilità o femminilità in divenire! :)
    Non per questo siamo gay! :P


    Mi permetto una piccola confidenza: con tutto il rispetto del mondo gay, la mia esperienza personale (di etero totale) mi spinge a qualche allerta.
    Io sono stata corteggiata molto insistentemente da donne omosessuali.
    Possiamo abbreviare e faccio finta (ma è una finta) che la cosa non sia stata per me imbarazzante (erano amiche!!!).
    L'aspetto che ricordo con disgusto, e su cui TI PREGO di riflettere, è questo : quando io, imbarazzata come chi è colto da uno tsunami su una zattera che credeva sicura, mi sono trovata a fronteggiare queste inattese "dichiarazioni d'amore"...ho detto , cercando di essere più rispettosa possibile, la mia verità, e cioè : "no...non vivo questo desiderio, assolutamente!".
    La loro risposta - tassativa fissa - è sempre stata la stessa , e cioè "ma tu rifiuti perchè hai tabu!".
    Questa risposta mi faceva molto inc∙∙∙∙re, soprattutto per il fatto che non sono mai stata una persona che si è negata quel che le andasse, anche quando sapeva che avrebbe potuto essere cacciata di casa per questo...
    Finivo col ringraziare questo tipo di assurda replica solo per il fatto che mi permettesse di pensare (e dire) un motivatissimo : "ecco, appunto, se pensi questo non conosci nè me nè la mia storia, anche se credi di "amarmi", e dunque...ciao, grazie se vuoi, ciao comunque!".


    Sintesi : attenzione alle persuasioni ossessive etero-indotte (più o meno in buona fede) e massimo ancoraggio a quel CHE TI VIENE DAVVERO! :love:


    Buonissima domenica a te! :)

    Oltre che condividere la domanda di Elettra, a me verrebbe da estenderla al comparto "cura del nostro modo di relazionarci", perchè penso questo: ognuno di noi può incontrare il sadico o il villano senza aver fatto nulla per cercare di incontrarlo, e ok... Però, Dakota, penso umilmente che se questo tipo di presenze infieriscono nella tua vita in una percentuale che sembra esagerata nonchè costante, forse questo potrebbe dipendere anche dal tuo modo di porti-relazionarti.

    In questo momento mi vengono alla mente due mie amiche, entrambe clinicamente obese (gravemente obese).
    Oltre ad avere i rispettivi mariti che le adorano e riveriscono, posso garantirti che non avrebbero MAI potuto trovarsi in situazioni pallidamente simili alle tue, perchè è la loro autostima e il conseguente modo di relazionarsi che renderebbe impensabile la sola idea di potersi approcciare a loro in modo svalorizzante. ;)


    P.s. : i rispettivi mariti non sono gli uomini di cui "si sono accontentate", ma sono gli uomini di cui si innamorarono ricambiate, e di cui restano innamoratissime e corrisposte dopo tanti anni di matrimonio, e figli, e problemi anche molto seri superati insieme e in armonia...

    l'essere umano è profondamente egoista

    Questo, caro Ilota, vale per tutti noi , e non ci alzeremmo al mattino se non fosse per portare avanti noi stessi, non credi?

    Poi, però, l'egoismo (come qualunque altra motivazione umana) è concepito ed agito in funzione delle intelligenza-sensibilità-cultura di ciascuno.

    E quando incappiamo in chi coniuga il proprio egoismo come se avesse una sindrome ortopedica che non gli consente di spostare il cranio oltre la visione del proprio ombelico...possiamo goderci - dopo il primo moto di repulsione - il nostro egoismo di compatirlo. ;)

    Ciao Simo,
    chiedo scusa a tutti ma non ho letto 35 pagine, e quindi potrò dire cose già dette. :blush:
    Che io sappia il terrore di essere omosessuali (senza esserlo) è una delle possibili manifestazioni del DOC. :crazy:


    Quanto al fatto che ti catturi più lo sguardo di un uomo, potrebbe essere la semplice conseguenza del fatto che...se esci di casa accompagnato da questa ossessione...gli sguardi maschili li cerchi probabilmente in funzione di questa tua indagine assolutizzante, e non in funzione del desiderio.


    Quanto all'avere "conferme" nell'ambito di una community gay... penso che anche se animata dalla migliore buona fede, la community possa essere fortemente tentata di attirare ed accogliere una new entry, ma questo non ha nulla a che fare con conclusioni affidabili, mentre possono risultare conclusioni ancor più confusionarie e destabilizzanti.


    Infine, molto seriamente, io penso che chi è omosessuale non possa (oggi più che mai) arrivare a 27 anni senza averne certezza e soprattutto senza aver vissuto la propria omosessualità nel concreto.
    Non credo proprio sia possibile, nel senso che già dalla prima adolescenza chiunque (etero o omo) comincia a vivere la propria sessualità come dettata da propria natura ed ormoni, e anche quando sa che il viverla sarebbe considerato scandalosissimo ed esecrabile dal mondo in cui vive: le vive di nascosto e rischiando anche di esser cacciato di casa (penso alle tredicenni etero che vivono in contesti molto bigotti), però le vive!
    Tu, invece, a 27 anni hai SOLO il terrore di poter essere gay, e lo hai benchè la tua famiglia ti abbia più che tranquillizzato nell'idea che non sarebbe assolutamente un dramma, e lo hai benchè l'intera società (più o meno ipocritamente) sia arrivata a considerare l'omosessualità come un plusvalore, e - ancora - lo hai benchè l'omosessualità maschile sia da molti (tra cui io) guardata come una invidiabile lobby iper-organizzata e rampante?


    Io lavorerei su questo tuo "terrore", smontandolo come è possibile (e doveroso) smontarlo razionalmente.


    E scommetterei che...se ti liberi dal "terrore", se ti rendi padrone di poter vivere questa possibilità tanto quanto lo sei di non viverla, ti verrà da ridere alla sola idea di esserti immaginato gay! ;)

    Il rischio maggiore, secondo me, è che queste esperienze, piccole ma molto disturbanti, possiamo finire per registrarle come "violenze dall'esterno, violenze dalla "gente" " e così sviluppare in noi una istintiva chiusura generalizzata verso l'esterno, in funzione semplicemente autoprotettiva quanto istintiva.

    L'unica, probabilmente, è di escluderle semplicemente dalle nostre riflessioni, ricordando a noi stessi che esistono persone che girano il mondo con la classica delicatezza dell'elefante nel negozio di cristalli, così come esiste chi produce cristalli... :)

    La loro presenza non è fondamentale nella nostra vita, ok.
    Ma spesso non è neanche evitabile nè ignorabile, purtroppo.

    (io i conoscenti o "amici" di questa specie li taglio, ma con i clienti comincia a diventare complicato, per esempio!) .

    L'articolo, molto bello, mi ha fatto pensare al compianto Marco Pannella come prototipo della Personalità Creativa.


    Personalità gigantesca, alla quale era d'obbligo inchinarsi per i traguardi da lui conquistati in termini di progresso sociale per la collettività, e che comunque è stato sempre sostanzialmente vissuto dal "sistema" come il mattacchione che non si può prendere sul serio.
    Penso che la stessa caratteristica appartenga a tutti i veri Radicali, e non a caso...sono il partito che è talmente minoritario che neanche ci si ricorda che esista.

    A volte provo a parlarne con mio figlio e i suoi amici. Li esorto soltanto ad informarsi, per loro semplice cultura personale, sull'attività del PR. Ne riporto una grande frustrazione, perchè nonostante siano tutti laureandi o laureati... temo che sarei seguita più facilmente se parlassi...non so...del "partito monarchico". Nel senso che di quest'ultimo agganciano la finalità partendo almeno dal nome, mentre del PR non sanno davvero nulla e Marco Pannella è per loro "quello dei digiuni", ma niente di più (non sanno neanche perchè digiunasse)...

    Scusandomi per la digressione torno al punto : questo sublime "mattacchione" di Marco Pannella ha lasciato un monito molto importante per ogni Personalità Creativa.
    Non solo: ha anche dimostrato che è vero, e lo ha dimostrato per tutta la vita.

    Il monito è "si può cambiare il mondo anche senza cercare di governarlo" .

    E il mio auspicio è che questo monito possa essere la lampada che illumina il cammino delle meravigliose Personalità Creative. :)

    Mi è successo in due occasioni diverse di essere a pochi metri dal pronto soccorso in cui mi ero precipitata per essere stata avvisata che ci fosse stato portato qualche mio famigliare, io letteralmente col cuore in gola perchè non conoscevo la gravità delle ragioni di ricovero.
    In entrambi i casi squilla il cellulare e proprio per l'ansia rispondo senza perdere tempo a guardare chi fosse il chiamante.
    In entrambi i casi erano miei clienti che, posso giurarlo, volevano soltanto informazioni di importanza irrisoria e di nessunissima urgenza.
    In entrambi i casi dico immediatamente "salve, mi perdoni ma dovremmo sentirci in un altro momento perchè sto entrando in pronto soccorso".
    In entrambi i casi mi è stato risposto "ohh!!! Mi dispiace!!! COMUNQUE volevo soltanto chiederle la tal cosa, perchè sa...stavo riflettendo che...blablabla ..." .
    Un blablabla vomitevole che ho interrotto soltanto scandendo "s t o e n t r a n d o i n p r o n t o s o c c o r s o!".

    Ignoranza? :hmm:
    Purtroppo no.
    Dico purtroppo perchè l'ignoranza può essere superata.
    Dei due a cui - sì, anch'io avrei "spaccato la faccia" - ...assurdo ma vero : uno era (addirittura) un direttore didattico di scuole elementari ormai in pensione, e l'altro era un generale delle forze armate italiane con ostentatissima vocazione e relativo attivismo cattolico!!!
    In questo secondo caso, confesso, sono quasi riuscita a "spaccare la faccia" per telefono, perchè prima di ripetere scandendola la frase perentoria di cui sopra... ci ho piazzato volutamente una bestemmia, che assolutamente non rientra nelle mie consuetudini. :-PL

    Io conosco molto bene la comunità egiziana nel mio territorio e ti posso dire che anche dopo 30 anni di residenza praticano ancora i matrimoni combinati. Questi qua non sono integrabili.

    Integrazione non equivale a coercizione-persuasione-conversione.
    Equivale a "conosciamoci e parliamone, vivendo insieme per quel che si può, al meglio che si può per te e per me!".

    Ti risulta che l'Occidente (che siamo noi) l'abbia mai fatto?