L'essere umano è solamente un errore della natura, a conti fatti; una guerra nucleare mi renderebbe triste solamente perché ucciderebbe quasi tutti gli animali; se togliesse di mezzo solo noi umani, forse, non sarebbe una cosa così malvagia.
Messaggi di Furiadicheb
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Sono arrivato al punto di non poter sentire più persone che stanno male; in questo periodo di freddo stanno tutti con tosse, influenza, bronchite; non sono di quelli che ha la fobia dei batteri e dei virus, ma ho paura di stare male anch'io. In inverno c'è la paura della respirazione; in estate, col caldo, c'è la paura che ti senti mancare per la troppa afa o che le zanzare portino qualche malattia virale.
Ma perché non riesco a vivere spensierato?
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Ciao, mi hanno diagnosticato gastrite antrale iperemica in attesa di biopsia. Sono distrutta e temo sia già una condizione pre-tumorale che si chiama metaplasia.
Qualcuno che ha mai fatto la gastro sa dirmi qualcosa in più, per favore?
Ho fatto, penso, una ventina di colonscopie e tre operazioni importanti per il Crohn e sempre hanno preso biopsie.
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L'ansia la generiamo noi. Non è un corpo alieno. Anche a me ha accompagnato 20 anni e più.
Darà fastidio ma può essere vissuta almeno diversamente. Io ci credo. E voglio imparare come, passo dopo passo. Lo trovo uno scopo della vita, voler bene a noi stessi.
Ma io infatti convenivo con te e aggiungevo che l'ansia è parte del nostro essere umani, ce l'ha data la natura. Il problema non è l'ansia, ma la società in cui viviamo che non è fatta a nostra immagine e somiglianza.
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Una persona con demenza, per quello che ho potuto constatare, non si rende conto della propria condizione, magari compie gesti strani, o dice cose che non hanno senso. Ma non ha consapevolezza di questo. Magari si accorge di avere un vuoto di memoria ma non se ne preoccupa e non lo associa ad una possibile demenza. Mi sono spiegato malissimo, lo so
Ciao Leggeramente, grazie sempre per le risposte.
In effetti, mi sento meno attivo mentalmente in questo periodo e sicuramente lo stress che sto subendo al lavoro, soprattutto nel mio lavoro d'ufficio (dove i dati sono così complicati che, se sbagli una virgola, rischi di far cadere il mondo), mi sta facendo molto dubitare di me stesso e delle mie capacità cognitive e lavorative. Ricontrollo continuamente le cose che faccio al lavoro, e spesso controllo anche a casa ciò che riguarda il lavoro.
Ho sempre timore di dimenticare, che ne so, i nomi delle persone, oppure di non saper più fare cose che prima sapevo fare benissimo, e questo mi manda totalmente in ansia. Mi sento rallentato ultimamente e non vorrei fosse tutto dovuto a questo stress.
Ho 39 anni, so di essere ancora giovane, ma magari sono un caso speciale di demenza... che ne so.
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È interessante ciò che hai scritto, arrendersi all’ansia.
Soffro di ansia ossessiva e ansia ipocondriaca da anni ormai.
Ne ho 39, ma penso che ne soffro da almeno 20 anni.
Di famiglia ansiosa, ma tutto mi è partito dal Morbo di Crohn che mi ha colpito a 17 anni.
Dopo tanti anni sono arrivato a una conclusione: per “guarire” dall’ansia bisogna uscire dal sistema in cui viviamo, dall’epoca moderna/contemporanea.
Visto che uscirne significa rinunciare a soldi, proprietà, status quo, quindi isolarsi in una montagna e vivere con la natura, ritornare a vivere come dei simil-primitivi, dato che nessuno farebbe ciò, allora dall’ansia non si potrà mai guarire.
L’ansia è la paura che la natura ci ha donato per sopravvivere in natura e semplicemente deve attivarsi perché esiste e per il cervello servirà sempre.
Nella nostra società la paura non avrebbe più alcun motivo di esistere, ecco perché questa società contemporanea è solamente un enorme danno per tutti noi, perché la paura vorrà comunque uscire fuori!
E, come ben sapete, i modi li trova eccome per uscire fuori!
Io osservo la mia mente e vedo la mente di uno totalmente ossessionato dalla paura di sbagliare al lavoro, dalla paura quindi di fare danni al lavoro, dalla paura di malattie mortali, dalla paura di perdere i propri cari, dalla paura di deludere chi ci aiuta, e tutto ciò è solamente il cervello che trova dei modi per fare il suo lavoro, ovvero farci provare paura, quindi ansia. È costretto a farlo perché non ci sono più tigri che possono divorarci, non ci sono più tribù nemiche che possono ammazzarci per rubarci il territorio o le nostre donne.
Non c’è un bel niente di niente per cui avere paura e quindi il cervello se la crea e lo fa in modo del tutto insensato perché non sa come altro fare. Deve escogitare dei modi per farci venire la paura, così se le crea.
Quindi, in conclusione, no, non c’è soluzione all’ansia, siamo fregati. I farmaci servono solo ad annebbiare il cervello e fargli credere che tutto va sempre bene, illudendolo. Ma il nostro cervello impara anche a capire questo trucchetto nel tempo.
Non c’è via d’uscita. Anche chi affronta dei periodi di benessere, al primo intoppo ricadrà di nuovo.
Fatemi conoscere un ansioso che non riusciva più a vivere una vita degna di questo nome (quindi uno che veramente era diventato un'ameba a causa dell’ansia) che è guarito totalmente dall’ansia e affermerò con serenità e felicità che tutto ciò che ho scritto sopra sono solo ca...te.
Ci credo poco.
Perdonate il mio dilungarmi; oggi dovevo sfogarmi anche perché è stata e può ancora continuare ad esserlo, l’ennesima giornataccia al lavoro che non mi farà dormire questi giorni sicuramente.
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Secondo me sono cose da fare solamente sotto stretta sorveglianza di professionisti seri.
Soprattutto in caso di persone che soffrono di ansia o depressione o prendono psicofarmaci, bisogna andare da psicoterapeuti certificati che sappiano come personalizzare la cosa persona per persona.
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Anche se non sono un medico credo di poterti rassicurare su una cosa. Se davvero avessi sintomi di demenza non te ne accorgeresti. Una persona affetta da demenza è inconsapevole di ciò che le sta accadendo. Lo dico per esperienza, di mia madre e di una cara amica. È solo un pensiero ossessivo, cerca di lasciarlo andare perché non corrisponde alla realtà. Un abbraccio.
Solo una cosa non ho capito del tuo post che, comunque, apprezzo; però non capisco quando dici che una persona con demenza è inconsapevole di ciò che le sta accadendo: in che senso? Non si accorge che ha, per esempio, vuoti di memoria o si dimentica le cose?
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Anche se non sono un medico credo di poterti rassicurare su una cosa. Se davvero avessi sintomi di demenza non te ne accorgeresti. Una persona affetta da demenza è inconsapevole di ciò che le sta accadendo. Lo dico per esperienza, di mia madre e di una cara amica. È solo un pensiero ossessivo, cerca di lasciarlo andare perché non corrisponde alla realtà. Un abbraccio.
Ciao e grazie per la risposta; il problema è che più vado in crisi, più mi fisso su queste cose; per esempio stasera, mi son fermato con l'auto davanti all'edicola di un mio caro amico dove vado sempre, entro nel negozio e dopo dieci minuti mi accorgo che avevo lasciato le chiavi in auto e con l'auto accesa!
Mi è venuta un'angoscia addosso quando me ne sono accorto, uscito dal locale, come se succedessero poi cose che andassero a confermare i miei timori. In questi giorni ero stato abbastanza tranquillo e non ci pensavo più a possibili problemi di memoria o ad una stanchezza mentale, però poi vedi, succede un episodio così e io vado in panico.
La cosa incredibile è che questa estate avevo paura che mio papà, a causa dell'età, potesse iniziare ad avere problemi di memoria e invece, anzi, lo vedo al solito invecchiato, ma ancora sveglio.
Quello che invece sembra un rinc... sono io, a 39 anni.
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Ciao, se prima eri tranquillo e poi all'improvviso hai provato questo malessere potrebbe essere un 'trigger', un qualcosa che ha causato questo cambiamento d'umore repentino. Ti ricordi di qualcosa in particolare? Una frase detta da qualcuno, la vista di una persona che ti ha messo a disagio, o un pensiero che ha attraversato la tua mente in quel momento. Se ti va di raccontare di più ti ascoltiamo.
Ciao, ultimamente mi sto fissando sul fatto di non ragionare bene o di avere sintomi di demenza. Controllo sempre se ricordo i nomi di tutti, ora ho paura che mi dimentico dove mi trovo, per esempio. Non so se oggi sia stato una specie di attacco di panico strano, oppure altro; mi sono sentito totalmente spaesato e sono andato in ansia, tanto che ho sentito poi crescere quella sensazione di paura addosso che ricordo sempre bene, purtroppo. Boh.