Forse stai valutando il loro comportamento dal tuo punto di vista, col tuo sistema di valori. Ci sono persone per le quali la parola data (con fermezza) è vincolante, e altri che danno la parola data come fosse niente. Non arrivare in orario è un classico, quindi in questo senso potresti prendere le misure e dare il giusto peso alle loro promesse. In ogni caso non è colpa tua. Io capisco bene cosa vuol dire sentirsi soli, sentirsi poco considerati, l'ultima scelta. Ma per loro uno vale l'altro, e l'altro è solo un bene di consumo, non una persona.
Da quello che racconti sembra che non ti trovi particolarmente con le persone con le quali hai più relazioni, il che mi sembra il cuore del problema. Cerca ancora. So che è difficile, ed è praticamente la situazione in cui sono messo io, ma cerca altre persone senza fretta. Ci servirà un po' di fortuna per trovare di meglio.
PS Il senso dello humor è qualità preziosa in una donna.
Messaggi di Jardin
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Io non devo per forza parlare di questioni serie, io non reggo la fiera delle banalità, delle maldicenze, le battute da spogliatoio maschile, i dolori delle giovani afflitte da scarpe e borsette, il pressapochismo con cui si affrontano temi importanti o delicati.
Restano poche possibilità quando non riesci a farti capire: adattarti alle idee dell'interlocutore, attaccarli, o stare in silenzio. Questo è quello che perlopiù scelgo di fare.
Sono rao a portare a termine quello che pianifico, ma in questo ambito non riesco. Cerco poco la compagnia 'giusta' e quindi piacevole perchè è un lavoro faticosissimo e frustrante. -
Un momento, ho detto persone con cui parlare, non amici attuali. Lo sono stati (e state), ma poi l'idillio si è infranto, o semplicemente si sono allontanati (in primo luogo fisicamente).
Sul tempo libero che dedico a me stesso sono pienamente d'accordo, questo però rinforza il mio isolamento
Dove vivi safale? Ho anch'io lo stesso problema sui discorsi, ma quindi che si fa? Non si parla con nessuno? -
Io direi rabbia e sofferenza. Ai suoi occhi ti sei concessa e poi negata e lui ti ripaga con la stessa moneta. Magari sperando che poi tu lo inseguissi, soddisfazione parziale che gli hai dato.
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Posso dirti la mia che sono quasi in categoria Over. Le ragazze che ho intorno mi annoiano e non capiscono quando parlo. Fatto sta che ciclicamente capita di fare delle conoscenze, generalmente per lavoro, magari per curiosità ne conosco una ma non mi prende, e quando lei si aspetta qualcosa di diverso da una amicizia (che lei chiamerebbe amicizia, non io) i risultati sono disastrosi. Sento la nausea al solo pensiero, e l'attrazione fisica generalmente va a farsi benedire perchè si mischia alla nausea. Quindi ti fermi e aspetti. Mi sarei sposato poco più che ventenne, non l'ho fatto grazie al cielo, ma mi sarei anche stufato adesso di non avere soddisfazione.
Però non credo di incarnare il trentenne medio. -
Diverso potrei averlo scritto io quello che hai scritto tu. Ma quindi non c'è via d'uscita? Ogni mossa anche giusta finisce per essere poi sbagliata?
fran235, già trovare qualcuno che apprezzi Sylvia Plath per me è un miraggio. Nessuno 'in giro' sa chi è, figuriamoci cosa succederebbe a cercare di parlarne con le persone che ho intorno... Non mi sento migliore degli altri, magari un po' sì, ma sono sostanzialmente esausto di parlare ed essere frainteso su tutta la linea, accusato di frasi non dette o male interpretate. Dove si nascondono queste persone affini? Sottoterra?
gloriasinegloria ho spesso problemi di analoga natura, e me la cavo abbastanza bene a tenere a distanza i corpi estranei, solo mi chiedo come arrivare agli altri, i complanari. Quando uno nella sua vita ha trovato in tutto non più di cinque persone con cui parlare senza fare discorsi vuoti, gli viene male per il tempo che si corrode... -
Succede che sono isolato principalmente perchè mi annoiano quasi tutte le persone che incontro, e quelle poche con cui stabilisco un rapporto finisco per farlo finire perchè mi stressa. Il fatto è che le uniche persone che non mi annoiano sono generalmente vulcaniche, intelligenti ma inaffidabili, imprendibili. Succede che rispetto a dieci anni fa (io ne ho 30) ho meno entusiasmo, meno intensità e dall'altro lato più stabilità, più regolarità. Quindi vorrei trovare persone affini, ma affini per cosa? Ci sono diverse cose che mi interessano, tanto per dirne qualcuna a caso: la politica, sylvia plath, disegnare, scrivere. Tuttavia non è che per queste cose abbia un interesse costante e strutturato. Mi spiego meglio: c'è chi ha la passione viscerale per la musica che domina su tutte le altre e può sempre fare conoscenze e attività in quel mondo. Io non riesco molto bene ad avvicinarmi a questo modello, e quindi cose e persone mi vengono a noia, o semplicemente non mi coinvolgono abbastanza (vedi alla voce potenziali fidanzate).
In definitiva non so che fare e il mio vizio è restarmene in casa non perchè non voglio uscire ma perchè non so dove andare senza annoiarmi. Certo esco quasi tutte le settimane ma con persone 'che passano', per le quali io sono solo un numero, uno come un altro, e in definitiva anche loro lo sono per me. Non c'è sviluppo perchè non c'è modo di farsi capire, almeno farsi capire!
Avete vissuto mai così? -
Non passare il tempo a confrontarti con gli altri, io ho dovuto faticare il doppio di una persona normale per passare un test, ma l'ho passato e non per fortuna. Concentrati su quello che potrai ottenere, ovvero la tua rivalsa. La tua indipendenza innanzitutto. Non sarai la miglior traduttrice/esperta di giapponese/Giappone? Poco importa, non sono tutti fenomeni come molti sembrano o vogliono far credere. Anche se lo fossero, ha importanza? Vai col tuo passo ma vai per la tua strada. Per gli 's∙∙∙∙∙i' cerca di scoprirli per tempo. Se si comportano da s∙∙∙∙∙i, e sembrano s∙∙∙∙∙i, probabilmente sono s∙∙∙∙∙i. Gioca d'anticipo.
Seth93 mi hai incuriosito. Sembra che tu parli della tua esperienza personale: hai voglia di spiegarmi in concreto dove e come sei riuscito a trovare queste persone intelligenti e sensibili? Perchè io ho questo problema grosso come una casa nella mia vita e lo risolverei volentieri... -
Se cerchi qualcuno che ti somigli come una goccia d'acqua credo che sia (oltre?) ai confini con l'impossibile. Se invece desideri trovare qualcuno che guardi negli occhi come tu guardi te stessa, che capisce, ma capisce davvero quando parli e di cosa parli, allora questo è possibile. Personalmente non credo esista -la mia persona- di nessuno, credo piuttosto che probabilmente ce ne sono diverse ma che è già difficile trovarne anche solo una. Potrebbe essere un'anziana di 81 anni che ha passato la vita facendosi questa stessa domanda e domani verrà portata in una casa di riposo, potrebbe essere una ragazzina giapponese che oggi ha solo dieci anni, ma tu non parlerai mai giapponese, potrebbe essere un ragazzo nato il tuo stesso giorno dentro una di quelle case con le finestre illuminate che vedi tutti i giorni quando passi vicino all'autostrada. Chissà.
Ho eserciti di persone che mi credono una specie di sordomuto perchè non parlo con loro, ma che ci parlo a fare? I miei pensieri sono naturalmente diversi da quelli altrui tanto che persino quando cerco di spiegare concetti semplici come "Non vengo perchè non ne ho voglia" la gente continua a pensare che io me la sia presa per qualcosa. Figuriamoci con le battute o i discorsi dove si vola anche solo appena più alto della terra, un disastro. Quello che è incomunicabile ai più diventa estremamente semplice invero con certe, rare, persone. Soprattutto perchè hanno già dentro ciò di cui sei fatto tu. -
Prima dovremmo capire che cosa insultano di te, tanto per capire da dove nasce questa cosa, ammesso e non concesso che la tua percezione sia corretta. Indipendentemente da questo uno scontro fisico o piazzare un paio di insulti mirati con forza risolvono un sacco di problemi con le teste "calde". Rischi di metterti un po' nei guai ovviamente, ma per quello che riguarda la mia esperienza, ne vale decisamente la pena. Quando gli altri insultano è anche perchè tu glielo permetti. A volte scambiano il mio essere silenzioso per remissività, errore mio indubbiamente, ma ferirli restituisce le distanze.