Messaggi di Jardin

    Ti ringrazio molto per la risposta. In effetti non riesco a prevedere le mie reazioni, e la (o le) persona che ti sconvolge l'ho trovata in passato, e questo mi tranquillizza, però non riesco a non sentire un'ansia accentuata che mesi fa non avevo. Quello che mi consigli è suppergiù quello che sto facendo (o non facendo). Intanto il tempo passa però...

    La mia prima volta arrivò tardi, dopo i 20 anni e fu un disastro totale. Inaspettato e devastante. Ogni 'prima volta' con una nuova ragazza ho questo spettro che aleggia e spesso mi ha dato dei problemi. Pensavo di averlo messo in un angolo, poi un paio di mesi fa è tornato fuori a sorpresa e ho perso la tranquillità e la fiducia conquistate.

    Ho avuto quattro fidanzate, di tre ero innamorato e fortemente attratto fisicamente. Questo dipendeva dal loro aspetto estetico e dal loro modo di comportarsi a letto.

    Con l'ultima di queste tre è finita quasi 2 anni fa. Poi ho avuto un'altra fidanzata e tre chiamiamole amiche. A letto sono state situazioni poco soddisfacenti. Nessuna di queste aveva un rapporto sereno con il sesso e quindi erano un po' 'imbalsamate'. Il fattaccio si è verificato due mesi fa: mentre avevo appena iniziato ad avere dei rapporti occasionali con una ragazza ne ho conosciuta un'altra con la quale ho giaciuto, ma con lei che continuava a fermarmi perchè mi parlava del perduto fidanzato, diceva che non andava bene niente, e non mi faceva niente. Quando l'ho convinta a farlo sul serio mi era passata la poca voglia che avevo e quindi sono finito nella classica situazione imbarazzante. Dopo un paio di giorni sono tornato con l'altra ragazza e con mia sorpresa no problem. Ma dalla volta successiva ho cominciato ad avere qualche problema. Alla fine io sono venivo ma lei si è messa a piangere pensando di non essere attraente.

    Ora, è vero che ho provato un sincero e 'animale' desiderio solo per le mie tre fidanzate 'storiche' mentre di lei mi piace solo qualche fattezza.

    Tutta sta pappardella per dire che ora ho timore di andare con le ragazze e contemporaneamente sono poco attratto da quelle che ho intorno (ma un po' sì, creando miei atteggiamenti contraddittori o volubili). Solo quando sono stato innamorato e attratto ho vissuto bene (e parecchio!) il sesso. Ma cosa ci posso fare se non sento più tutto questo per mesi e mesi e mesi e mesi?

    Non riesco a capire dove inizia la mia ansia e dove comincia la non-seduttività di queste ultime ragazze.

    Ho amici che 'scoperebbero' con chiunque, a detta loro già pronti anche senza quasi essere toccati. Io non so se sono strano, se sono depresso, se sono ansioso, se sono un pirla.

    Cosa ne pensate?

    Se abiti in una grande città puoi uscire in modo abbastanza anonimo, fare conoscenze, fare un'attività che ti piace.
    Se abiti in una piccola città o in un paese difficilmente puoi fare decentemente così.
    Non c'è niente da vergognarsi ma facilmente susciti il pietismo o la derisione. Perciò ci si può sentire a disagio.
    Detto questo, a me piace uscire con qualcuno che mi piace o trovo interessante (quindi quasi nessuno). Da solo posso andare a camminare in montagna, fare la spesa... Ma stare nei locali lo trovo piuttosto noioso già di base nove volte su dieci, da solo sarebbe pure peggio.

    Il fidanzato mi pare uno con le fette di salame sugli occhi e nient'altro. Sicuramente cerca attenzione, appena un 'maschio' compare sulla piazza comincia a toccare a fissarlo negli occhi in modo ravvicinato. Ma a dir suo 'amichevolmente'. Secondo me sa di dire cavolate ma queste fanno da foglia di fico come giustificazione. Ad ogni modo il discorso sul disprezzo apparente nei miei confronti, ai quali le rido in faccia, sono l'elemento più paradossale.

    Ruco15, non sono io a cercarla, anzi... A me la persona che hai descritto (correttamente) non interessa come fidanzata. Che ci sia o non ci sia a me non cambia molto. Ciò non toglie che mi piaccia per alcuni aspetti, ma non ho sentimenti per lei.
    MeMedesima, io nell'arco di questi 3 mesi ho avuto una relazione con una ragazza e allora come in questo periodo la ignoro sistematicamente. Finchè non troverò una donna che mi capisce quando parlo, che non ha bisogno di un fidanzato per farci le foto o uscire a cena, o sto per i fatti miei o passo per queste situazioni...
    Sono solo curioso di capire perchè il perchè di questo suo autolesionismo. Forse è semplicemente come si diceva una questione di narcisismo.

    Non so se sia la sezione giusta. Da tre mesi a questa parte c'è una ragazza che mi piace. Non è propriamente bella ma mi piace il suo corpo, le sue labbra, le sue forme. E' una persona piacevole e gentile con cui mi piace stare. Non sono innamorato di lei e non mi manca l'aria se non ce l'ho vicina.
    Lei è fidanzata con un ragazzo al quale non dà grande considerazione e che ha tradito prima platonicamente e poi non solo con me. E il fidanzato sa che lei è innamorata di me e cos'è successo.
    Ogni volta che si cade sull'argomento mi dice di amarlo e di volere stare con lui, salvo smentirsi tra smorfie, frasi ritrattate e soprattutto fatti.
    E' capace di rifilarmi in tempo zero frasi come 'non ci sarà mai niente tra di noi' seguite da 'se ci sarà qualcosa sappi che sono una persona difficile'.
    Io non le ho mai chiesto di lasciare l'altro, e in certi periodi (come ora) la ignoro abbastanza perchè sono stufo dei suoi comportamenti contorti. Racconta ad altri di come io mi sia 'proposto a lei', sottintendendo un innamoramento, mi dice frasi un po' bizzarre come 'so già che non andrà bene perchè non mi piace la tua voce al telefono' che a me fanno solo ridere. In più piange spesso e volentieri, mi dice che non ce la fa più, che non sa cosa fare, ma che ha già scelto di stare con l'altro. Tutto ciclico.
    Dice di odiare chi tradisce, e si odia per averlo fatto. Io so che lo ha già fatto più volte in passato.
    Si comporta con me come se io fossi quello che cerca di conquistarla e soffre pene d'amore. In realtà l'80% di tutto questo casino l'ha combinato lei.

    Mi spiegate la psicologia di questa persona?

    Sono d'accordo col guardare ai fatti. Quando parlo a quattrocchi dell'importanza della lealtà e della sincerità sono tutti d'accordo, ma poi... Le parole sono importantissime, poi però devono combaciare coi fatti. Se una ragazza ti dice che ti odia o che ti ama potrebbe intendere l'esatto opposto, o -dimostrare- l'esatto opposto.

    Se parliamo di linguaggio del corpo vale lo stesso discorso. Se un ragazzo si dice fedele e crede nella monogamia e poi parla a 2 cm dalla bocca di ogni ragazza che incontra senza perdere occasione per mettergli una 'casuale' mano addosso direi che non è un campione di coerenza.