Messaggi di ipposam

    A dire il vero la persona che cita ha 60 anni adesso, se OP insegna in un istituto superiore vuol dire che il figlio l'ha fatto 14 anni fa almeno, che non è un'età fuori dal mondo, sicuramente non è impossibile per un uomo.

    Ma al di là di questo, concordo col tuo messaggio, vedo anche io molta confusione!

    Ma certo, l'opener è più giovane e può ancora fare figli. Mi riferivo all'esempio da lui portato per dire che 60 anni per fare il neo papà sono tanti; peraltro se capita io non sono una che si tirerebbe indietro, ma penso che se un uomo di 60 volesse fare un figlio con me ci penserei molto ma molto bene.

    Adesso tutta questa forma di pedofilia non mi sembra di averla

    Onestamente e per fortuna nessuno ha parlato di pedofilia.

    Io ne vorrei trovare una proprio di quell'età per vedere se riesco ancora ad avere un figlio

    Avevo letto che non intendevi avere figli perché temevi di perdere il tuo status di figlio (e quindi di crescere). Adesso dici che vuoi un figlio, portando come esempio un caso limite, visto che 60 anni è un'età da nonno.

    Senza entrare nel merito di giudizi morali, il problema principale del fare figli in età così avanzata è il farli, è il crescerli, o il non riuscire a farlo.

    Ad ogni modo onestamente credo che tu debba davvero fare lo sforzo di crescere e chiarirti molto le idee su cosa sei e su cosa vuoi ancora dalla vita, visto che ancora evidentemente non hai trovato la quadra.

    Comunque non mi conoscete. Se mi conosceste non pensereste così, come non lo pensa nessuno dei miei amici.

    Sei tu ad aver scritto su un forum di un tuo problema e se a molti hai trasmesso l'idea di una persona con un gap sulla crescita io due domande me le farei, visti i problemi che hai descritto.

    Per me più scrivi più sembri una persona con molti aspetti su cui crescere.

    Credo comunque sia anche molto complesso, soprattutto per uno che non ne ha contezza e crede "davvero" di sembrare più giovane o che gli amici lo invidino per una ragazza (precisa la logica del 20enne).

    Tendenzialmente chi non è pronto a cambiare si tiene i suoi problemi.

    Se parliamo di rapporti intimi, il concetto di "senza rischio" non esiste e lo dicono medici ed esperti del settore.

    Se un medico ti ha detto una cosa del genere la laurea l'ha presa su Topolino.

    I rapporti intimi tra due persone sane sono a rischio 0 di contrarre patologie veneree e non c'è esperto che possa dire qualcosa di diverso.

    Come si fa ad essere tranquilli sapendo che, magari inconsapevolmente, il partner è portatore di qualcosa di potenzialmente contagioso e rischioso?


    Forse solo dopo aver subito un contagio si può capire veramente il mio punto di vista.


    Io non mi fido più neanche a farmi toccare.

    Il mio punto di vista è molto diverso. Io penso che abbia senso avere rapporti solo con persone a cui teniamo, al di là dei rapporti; se mio marito avesse un male contagioso e rischioso, essere contagiata sarebbe l'ultimo dei miei problemi.

    Perciò penso che con reciproca onestà... sia assolutamente possibile avere rapporti senza rischi.

    Avvicinarsi allo 0 è ben diverso dalla sicurezza totale, perché significa che un minimo di rischio rimane sempre. Ok minimo, ma pur sempre presente.

    Il rischio residuo è legato a situazioni incontrollabili, come ad esempio un partner che credi fedele e non lo è.

    Nell'ambito di una relazione solida e sana il rischio è proprio 0; non è il sesso a portare malattie ma il farlo con una persona che ha la malattia, che peraltro si contrae solo sessualmente.

    Perciò...per mantenersi sani basta la semplice monogamia con qualcuno che lo sia altrettanto.

    Ho sempre pensato fosse una delle componenti fondamentali in un rapporto di coppia, ma ho aperto gli occhi: è la peggior schifezza che esista, una fregatura colossale, rischi enormi per attimi di piacere. Ormai la considero davvero una cosa pericolosa e sporca, letteralmente.


    Per quanto mi riguarda mi astengo ed è l'unica via per non avere amare sorprese.

    È sufficiente la monogamia per tutelarsi dalle malattie veneree. Il preservativo resta una difesa valida per le più gravi; per alcune può non essere sufficiente, ma riducendo il numero dei partner ci si avvicina molto al rischio 0.

    stefanoge Secondo me non è "normale" che tu riesca a trovare connessione con una ragazza di 22 anni... Se faccio un paragone con me stessa e faccio un salto a quando avevo 22 anni, vedo una me piuttosto diversa (e sono sempre stata la più matura tra le mie coetanee), cioè avevo proprio una strutturazione del pensiero più immatura e vivevo le cose con più leggerezza, come è giusto che sia a quell'età.

    Quindi è preoccupante che tu abbia stabilito un contatto così forte con una ragazza della metà dei tuoi anni. E' una prova del fatto che il tuo processo di maturazione non si è mai completato.

    Secondo me è che lui cerca col lanternino quel genere di situazioni; quelle che è normale cercare a 22 anni, non a 45. Ed ecco perché giustamente poi non trova una compagna, non la può trovare con simili premesse. Se si sposta fra i 30 e i 40 trova donne che giustamente cercano un uomo in grado di diventare padre, e lui a questo ruolo (giustamente, sentendosi lui figlio) si sottrae. Le over 40 sono spesso separate con figli ancora piccoli e non avranno certo il suo stile di vita; le 50 enni non corrisponderanno ai suoi canoni e lui non può essere all'altezza dei loro standard.

    Fine della storia. Non gli rimane che vagare di 22enne in trentenne o uscire con le adescatrici di professione per svagarsi un po' e poi chiedersi come mai non trova una fidanzata.