Messaggi di ipposam

    Se uno dei due fa sesso non protetto di nascosto con un altra persona, potrebbe contrarre qualche malattia che poi trasmetterebbe al proprio partner. Ci sono persone che hanno preso l'HIV proprio così, da un partner infedele. È forse in questo senso che va inteso "il rischio zero non esiste".

    Certo, infatti ho scritto tra due sani, non tra due sani presunti.

    In questo senso mi trovo con il rischio residuo che non è 0.

    In realtà se parliamo di contagio in senso stretto da HPV, l'incidenza è altissima. Sono pochissime le persone che dopo una certa età non sono mai entrate in contatto con il virus. La differenza tra il contagio da HPV e lo sviluppo della malattia (e del tipo di malattia) la fanno essenzialmente due cose: le scarse difese immunitarie e il tipo di ceppo, se ad alto rischio o no.

    E' importante tenere conto anche del fatto che il pap test (come per qualunque altro test diagnostico) può dare falsi negativi.

    Quindi no, il rischio non è mai zero (purtroppo).


    Comunque tornando all'opener, capisco benissimo la sua paura, perché quando siamo rimasti scottati ci si pensa mille volte prima di riprovarci. Come già detto, non serve in questo caso cercare un colpevole, perché la persona che potrebbe averglielo trasmesso era forse ignara, così come potrebbe essersi contagiato lui per conto suo. Spero che questa consapevolezza possa, almeno in parte, aiutarlo a superare questo disagio.

    Io faccio regolarmente pap test, e saltuariamente anche HPV test. Ho viaggiato moltissimo e frequento assiduamente piscine da oltre 30 anni. Sempre negativa. A dirla tutta non ho mai avuto nulla, nemmeno un fungo per dire, che in piscina è molto comune.

    Però uso da sempre ogni utile precauzione, quindi non mi siedo mai non vestita in posti ad uso pubblico e sono da sempre monogama, pur avendo avuto diverse relazioni. Aggiungo che onestamente da quando sto con mio marito, oltre 20 anni, non uso preservativi.

    Magari sono fortunata io, o magari bastano le giuste precauzioni. Io propendo per quest'ultima; ovviamente a una ragazza o a un ragazzo non consiglierei di fare come me e direi di usare sempre il preservativo, per il resto per me la normale igiene è sufficiente.

    "Il rischio può essere minimizzato, ma non azzerato"


    Non è un'opinione mia, lo dice la ricerca clinica. E a onore del vero va detto!

    Poi certo, ognuno è libero di affidarsi al proprio prontuario personale o alle proprie convinzioni... magari anche consultando l'oroscopo sanitario del mese. L’importante è sentirsi sicuri, no?

    Ma se due sono sani come fanno a trasmettere un virus?

    Onestamente io mi affido solo alla scienza, non credo ad altro, perciò ritengo assurda la credenza che una persona sana e non portatrice di un virus possa trasmetterlo per magia.

    Tuttavia, il virus può essere contratto anche in situazioni non direttamente legate ai rapporti sessuali, come ad esempio in ambienti come piscine o palestre (anche se in minima percentuale comunque esiste ), e può rimanere latente per anni. Pertanto non è possibile azzerare completamente il rischio di contagio. Piuttosto, è più realistico parlare di gestione del rischio, attraverso la prevenzione, i controlli regolari e la vaccinazione, che riducono notevolmente la probabilità di contrarre il virus, ma senza eliminarla del tutto.

    Ma parliamo davvero nel nulla; il virus non circola libero nell'aria, con le normali accortezze si evita e basta.

    E comunque a quel punto...altro che sesso, non puoi nemmeno fare sport, tanto vale avvolgersi nel cellophane e buttarsi nel residuo.

    Non è così ipposam, Il rischio zero clinicamente non esiste.

    Non diffondere cose sbagliate

    Le malattie di questo tipo nascono da un contagio: se due persone sane hanno rapporti non c'è modo che si inneschi il virus.

    Quindi rischio 0.

    Mi potrai dire che uno può non avere contezza della sanità propria o altrui; e lì può esserci quel margine di rischio, che ovviamente in caso di reciproca monogamia si va nel tempo ad azzerare.

    Il resto sono fobie senza senso.

    Allora non vuoi capire una cosa: c'è chi si considera sano perché il virus è latente e non ha ancora dato segnali. Quindi il soggetto pensa di essere sano ma in realtà non lo è. E questo conferma che il rischio zero non esiste. Non mi sembra un concetto difficile da capire.

    A me pare che sia tu a non capire.

    Esiste chi è sano e basta: anzi per fortuna sono enormemente di più degli altri.

    Perciò con tua buona pace se due persone sane hanno rapporti intimi rimarranno sane.

    Poi fai come ti pare non credo interessi a nessuno se ti astieni e se sta bene a te bene così.

    Personalmente credo ci sia una gran differenza tra ironia e sarcasmo, nel primo caso si ride insieme, nel secondo no, ride uno solo.

    Penso comunque che anche l'ironia vada dosata bene e usata solo se il contesto permette di non ferire nessuno; l'ironia è roba da persone intelligenti che la usano solo se sanno che dall'altra parte c'è disponibilità in tal senso, altrimenti diventa sarcasmo, che è spesso solo un modo per ferire l'altro.

    Come reagire? Io direi con l'indifferenza, e mettendo la persona in una metaforica black list.

    Spero comunque di poter rivivere la stessa attrazione, con una situazione diversa.

    Mi sento di dartelo per certo; usa però questa esperienza per sapere anche cosa non fare.

    Per dire se vedi che non c'è rispondenza, non come vuoi, non perderci tempo.

    Vorrei aggiungere qualcosa in merito alla mia posizione. Quello che mi rimanda l'opener io lo vedo in persone a me molto vicine, persone che per i motivi più disparati hanno saltato delle tappe diciamo, e quando succede si rimane spesso ancorati a un'immagine di sé non più attuale senza rendersene conto. E allora succede che la vita rimane "ferma", e non so comprende il motivo; si rimane a un eterno punto di partenza, e di fronte alle critiche ci si chiude, si pensa che la differenza tra sé e gli altri è che loro sono invecchiati mentre noi no, noi siamo ancora giovani e ci pare che tutto è ancora possibile. Ma la verità purtroppo è che anche se le tappe della vita non vanno vissute rigidamente, e anche se è sempre possibile fare scelte che cambiano tutto, alla fine della storia l'età conta, non è vero che non conta nulla, conta in positivo per le esperienze che ci ha permesso di fare e conta anche in negativo per quello che purtroppo non è più a portata.

    E questo vale sempre, anche quando si ha la fortuna di non avere problemi di salute e di invecchiare bene. Almeno io la vedo così, e in questo thread rivedo le stesse posizioni di persone a me vicine che per aver saltato delle tappe sono finiti fuori rotta.

    Se non erro, l'opener ha 48 anni adesso. Per me, troppo tardi per fare un figlio, anche se uomo. Pensiero e parere mio.

    Diciamo che si può ancora fare, ma certo non è banale il "dopo", il crescerlo. Vai per i 70 quando il figlio avrà 20 anni...non è che non si possa fare anzi. Ma qualche pensiero te lo fai. A noi è capitato il secondo in età "over 40", bellissimo e amatissimo ma qualche pensiero sul futuro lo abbiamo.

    Il problema che vedo io è tanta confusione e la totale mancanza di contezza dell'opener sulla propria età.

    Io sono per sognare sempre in grande, anche a 80 anni, ma sempre con lo sguardo sulla realtà.