Vorrei che prendesse l'iniziativa più spesso, come fare?

  • Ciao a tutti, scrivo qui per chiedere consiglio.

    Ho 26 anni e da 2 sono in una relazione con un ragazzo della mia età.

    Ci amiamo molto, e la relazione è di per sé una relazione che definirei sana e solida.

    C'è solo un problema: siamo molto diversi. Io ho uno stile di attaccamento più tendente all'ansioso, lui invece più all'evitante.

    Questo normalmente significa che io ho paura di creare conflitti (che comunque, come è normale che sia, in ogni relazione capitano), mentre lui fa di tutto per evitarli.

    Il fatto è che c'è un piccolo problema di cui vorrei parlargli, ma ho un po' paura di "attivare" la sua parte evitante, che si chiude non appena emerge un problema.

    Non viviamo assieme, quindi cerchiamo di vederci durante la settimana, compatibilmente con gli impegni.

    Quello che mi disturba è che spesso e volentieri sono io ad avere l'iniziativa di vederci, di fare cose assieme. Non dico che lui non abbia voglia di vedermi, perché sono convinta che anche lui voglia farlo, ma di solito sono comunque io a prendere l'iniziativa e dirgli "quando ci vediamo?" o "stasera ci vediamo?", mentre a me piacerebbe a volte che fosse lui a farmi sentire più desiderata da questo punto di vista.

    Secondo voi sbaglio? E sbaglierei a parlargliene?

    Io vorrei dirglielo in modo assolutamente tranquillo e non accusatorio, perché non vorrei litigare ma avere un dialogo.

    Come posso fare?


    Grazie di cuore a chi risponderà.

  • Ciao.

    Non sbagli affatto!

    Lo devi dire. Bisogna parlare in coppia, non bisogna avere peli sulla lingua…

    È importante impostare la vostra relazione sul dialogo di qualsiasi cosa che non fa star bene l'altro.

    Queste fanno parte, una delle tante, della base di un rapporto.

  • Ho 26 anni e da 2 sono in una relazione con un ragazzo della mia età.

    [...]

    Io ho uno stile di attaccamento più tendente all'ansioso, lui invece più all'evitante.

    [...]

    Quello che mi disturba è che spesso e volentieri sono io ad avere l'iniziativa di vederci, di fare cose assieme.

    Ti capisco. E non ti invidio.

    E' brutto avere quella sensazione di essere dei 2 quello che fa più il.... cagnolino che saltella attorno e scodinzola, mentre l'altro ogni tanto ci dà un'attenzione. E quando invece resta distaccato.... paranoie e paranoie... e sensi di inferiorità.

    E' bruttissimo.


    Però è difficile giudicare il tuo caso specifico così, su un forum.

    Perché tu ce la stai raccontando così, ma non è detto che ce la stai dicendo tutta (anche in buona fede, sia chiaro!).

    Potrebbe essere un semplice problema di insicurezza. Anzi, al 90% delle probabilità è un problema di tua insicurezza (o almeno è una concausa).

    Magari lui prenderebbe l'iniziativa se tu non la prendessi.

    Chissà.

    Ma tu cedi sempre per prima (ti telefono o no? ti telefono o no? chissà chi vincera'...! :headphone )

    Oppure gli stai addirittura addosso e lui si sente soffocato.

    Tu hai amicizie tue? Potresti provare a pensare "ma al diavolo, oggi invece di chiamarlo penso a farmi i fatti miei con le mie amiche".

    DICO: se tu lo volessi NE AVRESTI LA POSSIBILITA'? Sai con chi uscire, se non con lui?

    Chiedo questo perché è importante non tanto per farlo veramente, quanto perché la tua risposta chiarirebbe la tua... posizione di "dipendenza."


    Comunque è sicuramente una situazione non sana. Cioè: non è bello avere quella sensazione di "non poterlo fare arrabbiare", non poter parlare sennò lui si chiude, dover stare attenta a cosa dici per non farlo chiudere, ecc.

    I rapporti così non durano per tutta la vita....


    Non è giusto avere paura di parlare!

  • Hai ragione, qui racconto solo la mia "campana".

    Poi ti confesso che da brava ansiosa tutte queste domande me le sono fatte: gli sto troppo addosso? Se io non gli chiedessi, lui ad un certo punto lo farebbe?

    Ma alla fine cedo sempre, sostanzialmente perché mi va di vederlo, e perché ho paura di rimanere ferita in caso vedessi che lui non mi chiede niente.

    Tu hai amicizie tue? Potresti provare a pensare "ma al diavolo, oggi invece di chiamarlo penso a farmi i fatti miei con le mie amiche".

    DICO: se tu lo volessi NE AVRESTI LA POSSIBILITA'? Sai con chi uscire, se non con lui?

    Chiedo questo perché è importante non tanto per farlo veramente, quanto perché la tua risposta chiarirebbe la tua... posizione di "dipendenza."

    Assolutamente sì! E capita spesso che nel weekend veda le mie amiche, ma solitamente in settimana dò la precedenza al vedere lui, perché mi fa piacere vederlo.

    Ma diciamo che non sono dipendente da lui al punto da vedere solo lui, ecco.


    Per quanto riguarda il tuo ultimo punto.. è vero, ed è una cosa su cui stiamo attivamente lavorando.

    Lui sul suo evitare il conflitto, io sul mio preoccuparmi a volte in modo eccessivo.

    Come dicevo, abbiamo un mondo di approcciarci alle cose molto diverso.

  • non è bello avere quella sensazione di "non poterlo fare arrabbiare", non poter parlare sennò lui si chiude, dover stare attenta a cosa dici per non farlo chiudere, ecc.

    I rapporti così non durano per tutta la vita.... Non è giusto avere paura di parlare!

    Io sono un po' nella stessa situazione.

    Però devo dire che a me questa cosa ha aiutato ad essere molto meno impulsiva, ad analizzare di più i miei comportamenti e il mio stile comunicativo, mi ha aiutato a ragionare se è davvero il caso di trattare un argomento o no e, in caso affermativo, come poterlo affrontare senza essere accusatoria, soffocante, passivo-aggressiva o altro.
    Insomma, mi ha insegnato a non vomitare di getto tutto ciò che mi passa per la testa, ma a filtrarlo ed elaborarlo per bene prima di plasmarlo in discorso.

  • Ciao Alpaca, in parte ho già risposto qui sopra, perché mi trovo nella tua stessa situazione (ansiosa con evitante).

    Anche nel mio caso all'inizio della relazione c'era un tenermi a distanza da parte sua e un desiderio di vederlo di più da parte mia nonostante i 1000 impegni ma, ammetto, io non ho mai esplicitato questo mio bisogno perché come dici tu, lui vuole evitare il conflitto e se non gradisce trattare una questione, si chiude nel suo mutismo per giorni.

    Quello che posso dirti è che la cosa è andata migliorando negli anni, non so neanche io dove abbia trovato la forza e la pazienza, ma lui forse dopo molto tempo ha capito che poteva fidarsi, poteva mostrarsi vulnerabile (cioè ammettere che anche lui avrebbe voluto vedermi più spesso). Quindi quel che mi viene da pensare è che a lui manchi ancora quel briciolo di sicurezza in più che gli permetta di esporsi senza paura, forse per come affronti le questioni. Nella tua frase "di solito sono comunque io a prendere l'iniziativa e dirgli quando ci vediamo? o stasera ci vediamo?, mentre a me piacerebbe a volte che fosse lui a farmi sentire più desiderata da questo punto di vista" c'è una velata accusa nei suoi confronti di non desiderarti abbastanza (il solito leitmotiv di noi ansiosi: vittimismo e toni accusatori). Ora, se esterni la tua richiesta in questi precisi termini, la cosa non può che finire male, molto male. Prova sempre a pensare anche a quello che riceve lui dall'altra parte. Tu hai tutto il diritto di esplicitare i tuoi bisogni, ma senza fare ricadere la colpa su di lui, anche perché se è davvero un evitante, spesso non ha nemmeno consapevolezza dei suoi comportamenti disfunzionali o se invece la ha perché sta per facendo terapia riconoscerà dentro di sé la sua colpa ma vai a colpirlo proprio nel suo punto più fragile. Quindi è necessario affrontare il discorso nel modo più neutro possibile: digli che è un tuo bisogno quello di una maggiore vicinanza, sempre all'interno dei propri spazi (lavoro, amici, interessi), mostrando interesse e affetto ma senza gravarlo del peso di essere in difetto nei tuoi confronti.

  • Ciao Alpaca, in parte ho già risposto qui sopra, perché mi trovo nella tua stessa situazione (ansiosa con evitante).

    Anche nel mio caso all'inizio della relazione c'era un tenermi a distanza da parte sua e un desiderio di vederlo di più da parte mia nonostante i 1000 impegni ma, ammetto, io non ho mai esplicitato questo mio bisogno perché come dici tu, lui vuole evitare il conflitto e se non gradisce trattare una questione, si chiude nel suo mutismo per giorni.

    Quello che posso dirti è che la cosa è andata migliorando negli anni, non so neanche io dove abbia trovato la forza e la pazienza, ma lui forse dopo molto tempo ha capito che poteva fidarsi, poteva mostrarsi vulnerabile (cioè ammettere che anche lui avrebbe voluto vedermi più spesso). Quindi quel che mi viene da pensare è che a lui manchi ancora quel briciolo di sicurezza in più che gli permetta di esporsi senza paura, forse per come affronti le questioni. Nella tua frase "di solito sono comunque io a prendere l'iniziativa e dirgli quando ci vediamo? o stasera ci vediamo?, mentre a me piacerebbe a volte che fosse lui a farmi sentire più desiderata da questo punto di vista" c'è una velata accusa nei suoi confronti di non desiderarti abbastanza (il solito leitmotiv di noi ansiosi: vittimismo e toni accusatori). Ora, se esterni la tua richiesta in questi precisi termini, la cosa non può che finire male, molto male. Prova sempre a pensare anche a quello che riceve lui dall'altra parte. Tu hai tutto il diritto di esplicitare i tuoi bisogni, ma senza fare ricadere la colpa su di lui, anche perché se è davvero un evitante, spesso non ha nemmeno consapevolezza dei suoi comportamenti disfunzionali o se invece la ha perché sta per facendo terapia riconoscerà dentro di sé la sua colpa ma vai a colpirlo proprio nel suo punto più fragile. Quindi è necessario affrontare il discorso nel modo più neutro possibile: digli che è un tuo bisogno quello di una maggiore vicinanza, sempre all'interno dei propri spazi (lavoro, amici, interessi), mostrando interesse e affetto ma senza gravarlo del peso di essere in difetto nei tuoi confronti.

    Ciao Stregatta

    Senz'altro hai ragione, lui molto probabilmente non si rende minimamente conto del suo comportamento, potrebbe anche semplicemente essere abituato alle mie richieste di vederci, non pensando di poterlo chiedere lui, a volte

    Concordo anche sull'affrontare l'argomento nel modo più neutro e tranquillo possibile, per evitare discussioni inutili che non potrerebbero a nulla di buono

    Mi consola, però, sapere che ci sono altre relazioni con una dinamica simile alla mia, e che possono durare

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