Ma io non credo si tratti di patriarcato. Il patriarcato consiste nel considerare la propria donna un oggetto da non condividere con nessuno, è un senso di possesso. Quindi figuriamoci se si divulgano le foto della propria moglie nuda. Fossero state altre donne, non le "proprie", allora sì. Questi sono solo degli imbecilli, questa parola la posso scrivere, ma me ne verrebbero altre. Per noia, per sentire qualche brivido in più dato dall'adrenalina. Privi di valori.
Che si tratti anche di mancanza di valori, stupidità, infantilismo e quant'altro è indubbio, ma affermare che il patriarcato consista solo nel considerare la propria donna "un oggetto da non condividere" rischia di essere una visione molto parziale del fenomeno. Il patriarcato, nella lettura femminista moderna, non riguarda solo il "possesso", ma è un sistema culturale e sociale che struttura le relazioni di genere in modo asimmetrico, stabilendo come la donna non sia soggetto pienamente autonomo, ma qualcosa che può essere controllato, mostrato, mercificato o subordinato ai desideri maschili.
In questo senso, il gesto di diffondere foto intime senza consenso rientra pienamente in tali logiche patriarcali: cambia il modo in cui si manifesta (oggi con social e tecnologia, ieri con norme religiose o autoritarismo familiare), ma la logica di fondo – il controllo sul corpo e sulla dignità delle donne – resta la stessa.