C'è una cosa, anzi due, che mi rendono parecchio perplessa sulla mia psicologa.
Premetto che mi ci sono rivolta quattro mesi fa per una questione di cuore. Lei qualche incontro lo ha portato avanti appunto sulla relazione con questo ragazzo, però a un certo punto ha iniziato a virare su un argomento che, secondo lei, è collegato e che poi è diventato il "tormentone": la bambina interiore ferita. E da circa due mesi pieni stiamo lavorando sul rapporto con i miei genitori (mentre sto ancora male per la questione per cui mi ero rivolta). Ora lei dice che, se lo risolvo, risolvo anche il problema sentimentale. Io questo non lo voglio negare completamente, però davvero quell'espressione sta diventando per me estenuante: non posso raccontare una scemenza che se ne esce con "eh, la tua bambina interiore che ha bisogno di essere guarita". Sempre. Non mi pare mi aiuti granché questa ripetizione.
Il fatto che mi stia iniziando a scocciare preclude il buon esito della terapia, giusto?
Poi c'è un'altra cosa: lei non sgarra, l'incontro deve essere di 45 minuti fissi, neanche 5 di più. L'altra volta, per darmi una certa fretta, ha visto che stavo prendendo la banconota dal portafoglio e praticamente me l'ha tolta di mano...
Che dite, faccio un altro mese pieno di incontri e poi decido se cambiare?
P.S. Ah, aggiungo una terza caratteristica che non mi entusiasma: l'appellarmi sempre con "tesoro".