Come uscire dal tunnel in cui mi trovo?

  • Grazie LeggeraMente.

    Per la casa madre, sicuramente proverò a contrattare le condizioni migliori.... ma non ho fiducia. Sono io che ho bisogno... non loro. E loro sanno gestire bene i loro affari.

    Circa la mia disponibilità, vista come mi hai detto te, forse sono stato così... ma a quale costo...

    Ho l'ansia a mille.... vedo crollare tutto intorno a me... ed inizio a pensare che se avessi lasciato andare tutto 15 anni fa oggi magari starei meglio...

    E' che i figli erano piccoli.... almeno questa era la scusa che dicevo a me stesso per aver provato a reggere allora...

  • E' a me che pesa che io "L'Imprenditore" non riuscirò a lasciare nulla ai miei figli mentre i miei genitori molto più semplici di me mi avessero lasciato tanto.

    Non puoi fare il confronto tra quello che ti hanno lasciato i tuoi genitori e quello che lascerai tu ai tuoi figli. Le condizioni sono completamente diverse.

    Fino agli anni '70 - '80 un qualunque conto corrente bancario ti dava interessi anche del 10%, cosa che ad oggi è inimagginabile.

    Lo stesso dicasi per i buoni o i libretti postali.

    E oggi ci sono molte più spese che in quegli anni non esistevano. Pensa alle spese telefoniche / internet / abbonamenti vari senza i quali vivere oggi sarebbe impensabile.

    Senza parlare del costo della vita in generale.

  • Non puoi fare il confronto tra quello che ti hanno lasciato i tuoi genitori e quello che lascerai tu ai tuoi figli. Le condizioni sono completamente diverse.

    Fino agli anni '70 - '80 un qualunque conto corrente bancario ti dava interessi anche del 10%, cosa che ad oggi è inimagginabile.

    Lo stesso dicasi per i buoni o i libretti postali.

    E oggi ci sono molte più spese che in quegli anni non esistevano. Pensa alle spese telefoniche / internet / abbonamenti vari senza i quali vivere oggi sarebbe impensabile.

    Senza parlare del costo della vita in generale.

    Perfettamente d'accordo Bruno. Grazie per il post.

    Il fatto è che fino al 2008 l'azienda andava bene.... tanto che mi sono deciso a rovinarmi con le mie mani facendo due mutui grossi. All'inizio ce la facevo... poi crisi economica... crollo valori immobiliari... mi sono ritrovato con un valore reale inferiore ai mutui.

    All'epoca non è come oggi... finanziavano anche oltre il 100% del valore di perizia. Avevo mani e piedi legati.

    Da quel momento, non ho più saputo gestire... errori su errori... genitori che si svenavano... debiti per coprire debiti.... fino a che non è esploso tutto ed ho tamponato fino ai giorni nostri... ma adesso è veramente difficile che possa proseguire....

    E' di questo che non riesco a perdonarmi. Di non essere stato lucido in quei frangenti.

    Di aver voluto assecondare la mia ex moglie senza farle sapere per filo e per segno cosa stavamo passando.

    Questa è stata la causa della separazione (e come darle torto!)

    Questo è il motivo per cui non riesco a perdonarmi nei confronti dei miei figli.

    Grazie Bruno

  • Grazie LeggeraMente.

    Per la casa madre, sicuramente proverò a contrattare le condizioni migliori.... ma non ho fiducia. Sono io che ho bisogno... non loro. E loro sanno gestire bene i loro affari.

    Circa la mia disponibilità, vista come mi hai detto te, forse sono stato così... ma a quale costo...

    Ho l'ansia a mille.... vedo crollare tutto intorno a me... ed inizio a pensare che se avessi lasciato andare tutto 15 anni fa oggi magari starei meglio...

    E' che i figli erano piccoli.... almeno questa era la scusa che dicevo a me stesso per aver provato a reggere allora...

    Il passato ormai è andato, non possiamo cambiarlo. Volersi bene significa anche sapersi perdonare gli errori commessi. Puoi ripartire da qui, da adesso. Hai scritto che nel tuo ambiente di lavoro sei apprezzato, anche questo ha un suo valore non da poco. Ti auguro di cuore di riuscire almeno a spuntare condizioni migliori.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • pippo672 benvenuto nel forum. Anche io sono imprenditore, mi sono trasferito all'estero oltre 20 anni fa.
    La mia storia è di successo. Inaspettato ma fortemente voluto. Ho venduto la mia azienda - realizzando una rendita cospicua - ad una multinazionale, messo da parte sicurezza economica, una famiglia e 3 figli.

    Eppure soffro di paure, ansia e disturbi vari. Non contano dunque le "certezze" effimere, esterne. Quello che conta principalmente - come sostiene correttamente LeggeraMente  Laonci' - è accrescere la propria autostima, consapevolezza, amor proprio. Ovvero la postura con cui si sta al mondo.

    Non siamo niente se lasciamo all'autocritica spazio di divorarci. Non ci sarà risultato mai che tenga. Né in un senso né nell'altro. Io come te ho deciso a 51 anni di investire su me stesso, come individuo (ragione e coscienza) per cercare di raggiungere equilibrio e serenità.


    Ti leggo con piacere. Parla pure con noi. Siamo disponibili ad ascoltarti e speriamo di darti qualche spunto positivo.

  • Il passato ormai è andato, non possiamo cambiarlo. Volersi bene significa anche sapersi perdonare gli errori commessi. Puoi ripartire da qui, da adesso. Hai scritto che nel tuo ambiente di lavoro sei apprezzato, anche questo ha un suo valore non da poco. Ti auguro di cuore di riuscire almeno a spuntare condizioni migliori.

    E' questo che non riesco a fare. Perdonarmi.

    Ripartire da qui sarà inevitabile. Vorrei soltanto avere più fiducia nei miei mezzi ed avere meno paura.

    Grazie LeggeraMente.

  • Ciao Pulmino. Grazie per il post.

    Sono perfettamente cosciente che le "certezze effimere" da sole non garantiscono la serenità. Ma converrai con me che l'incertezza economica sicuramente la toglie.

    Autostima, consapevolezza ed amor proprio ritengo che ne sono carente da sempre. Ho sempre sentito il bisogno di appoggiarmi.

    Famiglia (soprattutto mamma) prima, moglie dopo (da quando ho 16 anni), figli dopo ancora ed infine compagna.

    In assenza di problemi acclarati posso sembrare calmo, tranquillo, sicuro di me (la mia ex dice anche arrogante...) ma quando sento vacillare il terreno sotto i piedi inizio in maniera infantile a cercare rassicurazioni intorno a me.... e se all'inizio vengo sostenuto, piano piano chi è sotto il mio raggio d'azione (compagna) inevitabilmente si stanca...

    Grazie ancora.

  • Prego! Certamente l'incertezza in generale - per un animo tendenzialmente ansioso - crea disagi.
    Quella economica peserebbe su chiunque.

    Tuttavia volevo dirti che in passato ho trovato risorse inaspettate, audaci e folgoranti proprio nei momenti peggiori. L'adrenalina, il cortisolo nelle turbine, per una volta potrebbe avere una funzione utile.

    Io mi sentivo male, dopo. Nel momento in cui lo scatto (orgoglio o resilienza?) non era più necessario.

    Fatti un pensierino. Magari gira anche per te ;)

  • E' questo che non riesco a fare. Perdonarmi.

    Ripartire da qui sarà inevitabile. Vorrei soltanto avere più fiducia nei miei mezzi ed avere meno paura.

    Grazie LeggeraMente.

    Ti dico come ho vissuto la fase del perdono. Durante una seduta, la psicoterapeuta mi ha messo davanti agli occhi, in modo anche abbastanza crudo, tutto il male che mi ero autoinflitto, lo svalutarmi, il sentirmi incapace. E mi detto una cosa del genere (non ricordo le parole esatte): "tu per gran parte della tua vita ti sei bullizzato da solo". Quando sono tornato a casa, non riuscivo a togliermi dalla mente l'immagine del me stesso, svilito e sofferente...per farla breve ho pianto, ho pianto tanto, e ho promesso che da quel momento mi sarei preso cura di me stesso e non mi sarei più fatto del male. E' stato traumatico e doloroso, ma ha funzionato.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Ti dico come ho vissuto la fase del perdono. Durante una seduta, la psicoterapeuta mi ha messo davanti agli occhi, in modo anche abbastanza crudo, tutto il male che mi ero autoinflitto, lo svalutarmi, il sentirmi incapace. E mi detto una cosa del genere (non ricordo le parole esatte): "tu per gran parte della tua vita ti sei bullizzato da solo". Quando sono tornato a casa, non riuscivo a togliermi dalla mente l'immagine del me stesso, svilito e sofferente...per farla breve ho pianto, ho pianto tanto, e ho promesso che da quel momento mi sarei preso cura di me stesso e non mi sarei più fatto del male. E' stato traumatico e doloroso, ma ha funzionato.

    Immagine molto bella.

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Le fluttuazioni dell'ansia 15

      • Pulmino73
    2. Risposte
      15
      Visualizzazioni
      265
      15
    3. LeggeraMente

    1. Vivere con l'ansia sociale, come affrontarla? 2

      • Fairycatcher87
    2. Risposte
      2
      Visualizzazioni
      119
      2
    3. Fairycatcher87

    1. Ansia di notte 5

      • Simysimy
    2. Risposte
      5
      Visualizzazioni
      152
      5
    3. Fairycatcher87

    1. Le rivelazioni della psicoterapia 8

      • leila19
    2. Risposte
      8
      Visualizzazioni
      293
      8
    3. leila19

    1. E se non passasse più? 155

      • Simysimy
    2. Risposte
      155
      Visualizzazioni
      5.5k
      155
    3. Andre73

    1. Sono parecchio perplessa sulla mia psicologa, dovrei cambiare? 38

      • Creamy
    2. Risposte
      38
      Visualizzazioni
      1.4k
      38
    3. sara84