Teoria Geometrica dell'Amore

  • Si parla di amore, ma in effetti è più che altro relativo a una relazione tra due persone. La philia è una forma di amore, a mio modo di vedere, compiuta da sola. L'eros da solo rischia di disperdersi se non sostenuto dall'agape. Ci sono vari esempi nella mia descrizione. La forma che io indico come cerchio è quella che è "perfetta" nel senso che, come la giri la giri, si manterrà stabile, se non nelle dimensioni, quanto meno nella forma, e non collasserà mai (o almeno fin tanto che uno dei due interpreti viene a mancare).

  • La philia è una forma di amore, a mio modo di vedere, compiuta da sola. L'eros da solo rischia di disperdersi se non sostenuto dall'agape. Ci sono vari esempi nella mia descrizione. La forma che io indico come cerchio è quella che è "perfetta" nel senso che, come la giri la giri, si manterrà stabile, se non nelle dimensioni, quanto meno nella forma, e non collasserà mai (o almeno fin tanto che uno dei due interpreti viene a mancare).

    Secondo me dovresti precisare meglio le definizioni di amore che corrispondono a Philia e Agape, perché i presupposti da cui parti (ossia i significati a cui fanno capo queste forme geometriche), influenzano il resto, mi sembra di aver capito.


    Perché Philia è definita una forma di amore "compiuta da sola"? Hai riportato l'esempio dell'amicizia laddove c'è mutuo sostegno, quindi Philia comporta una reciprocità costante tra le parti. L'amore come Philia può dirsi compiuto se è reciproco, ma se è un amore reciproco, è un amore condizionato, quindi il concetto di compiutezza per me, come presupposto, non lo rappresenta perfettamente.


    E' compiuto solo se Philia trascende la reciprocità e pure se uno dei due amici si allontana, l'altro ha sufficiente altruismo per mantenere tale forma stabile nel tempo.


    Questo è un aspetto che se non ho capito male, risolvi con i concetti di Philia deforme 1 e 2. Ma penso che le deformità che può assumere siano potenzialmente infinite perché è un amore condizionato quindi non sarà mai completo in sé stesso, ma è completo fin tanto che le due parti "funzionano" (e pure un rapporto fatto di egoismo può funzionare...).


    Infatti, Agape (in origine), indica un amore spirituale, insomma l'amore trascendente. E' l'unica forma d'amore che può dirsi veramente completa secondo una logica filosofica in quanto nella sua manifestazione non gli si può sottrarre o aggiungere nulla, che sia eros o philia. Chiaramente nelle relazioni umane (che sono caratterizzate da reciprocità, passione, o affetto parentale), può essere tutt'al più un'ideale, più o meno cristiano (come l'amore di Dio e verso Dio) da raggiungere. Questo per me rende problematico l'assegnazione di una forma geometrica. Sempre secondo il suo significato originario che segue la logica della filosofia nel quale è stato coniato.


    Ma veniamo al significato che dai tu ad Agape: dici che assume varie forme di triangolo, quadrato e cerchio (a cui corrisponde Philia) e quindi, mi sembra di capire che Agape va, per così dire, a "stabilizzare" questi cerchi che hanno un vuoto a forma di triangolo o quadrato che sono Eros e Storge. Mi sembra di capire che sia la forma d'amore più potente che va oltre ogni stortura.


    Però, se è l'amore che va oltre ogni limitazione (o stortura); Agape ha il potere di trascendere sia la reciprocità che l'eros, non può essere quindi un amore reciproco o un amore di realizzato - necessariamente- nella relazione romantica (o il matrimonio): ma è un amore che, forse, non è misurabile nella funzionalità esteriore della relazione, perché è esso stesso "l'amore" e come tale è nel profondo di ciascuno, insomma una spinta dell'anima che difficilmente si può tradurre in razionalità e rientriamo nel significato greco-cristiano di Agape che ha caratteri appunto trascendenti.


    Comunque può funzionare se a questo Agape non corrisponde il significato greco-cristiano di amore infinito, ma più un potenziale di questo tipo di amore, diciamo una sorta di scintilla. Dunque Eros, Storge, eccetera, funzionano (divengono forme stabili), se c'è questa scintilla di trascendenza ma non è necessario sia reciproca altrimenti basterebbe Philia.

    DALI :hibiscus:

    Modificato una volta, l'ultima da Juniz ().

  • Ti ringrazio molto per l'attenzione che hai prestato a quello che ho scritto.


    Agape è effettivamente il collante, il sostegno di ogni forma di amore compiuta (cerchio). Agape non è associato a una forma geometrica, ma può assumere diverse sembianze secondo il contesto in cui opera. Nel matrimonio assume le sembianze del quadrato perché, nella mia mente malata, i due coniugi (o conviventi) vivono su due lati opposti e sugli altri due lati opposti fanno veicolare questo agape. L'agape del matrimonio deve bilanciarsi: se uno ne dà tanto e uno ne dà poco, più che un quadrato abbiamo un trapezio. Quindi c'è una carenza da qualche parte e l'eros non tiene (chi è narcisista, specie se covert magari, può senz'altro subire il tradimento perché l'altro membro della coppia non ce la fa a sopportare il suo egocentrismo, ad esempio).


    D'altra parte, l'eros che si può cercare nel tradimento nasconde in realtà una ricerca di agape. Si può anche finire per divorziare perché si trova il quadrato giusto nella nuova relazione. Un matrimonio che funziona è un agape quadrato che entra perfettamente in eros e, a un certo punto, inizia a deformare l'eros fino a spingerlo al bordo (alla fine resta solo la circonferenza... due anziani che sono sposati da 75 anni magari fanno più l'amore?).


    La Philia è un cerchio senza bordo perché può contrarsi (se tu non vedi un'amica da tanti anni, magari siamo vicini alle dimensioni di un punto, ma non per questo non la consideri più un'amica se non ci hai mai litigato; magari ci si perde di vista per vari motivi indipendenti dalla propria volontà), o può espandersi (magari si affrontano fasi della vita cruciali con qualcuno e ci si sostiene a vicenda in modo equilibrato).


    Possono esistere persone con cui sembra di avere un'amicizia (Philia), ma in realtà, con il tempo, ci si accorge che non è esattamente un'amicizia. Magari tu hai una madre narcisista che ti inculca paure di varia natura e tu, nella vita, conosci una ragazza anche lei narcisista (seppur molto meno patologica di tua madre) con cui stabilisci un legame di confidenza, e in questo contesto superi parte delle insicurezze trasmesse da tua madre. Questa, per me, è un'ellisse, perché sembra perfettamente compiuta ma in realtà è strumentale: una volta che hai superato quelle incertezze, la Philia non tiene più e collassa, perché dall'altra parte hai una persona che non sa corrispondere abbastanza agape in quanto lievemente narcisista.

  • Leggiti il Fedro e il Simposio di Platone, di fatto tutta la disquisizione su Eros e agape nasce lì.

    Sono anche dialoghi letterariamente bellissimi, altro che AI ;)

    Ciao Fifilla nel frattempo me lo sono riletta io il Simposio e che dire, la magia di quei dialoghi non te la togli più dalla mente.


    "...Non è possibile pensare che si tratti solo delle gioie dell’amore: non possiamo immaginare che l’attrazione sessuale sia la sola ragione della loro felicità e la sola forza che li spinge a vivere fianco a fianco. C’è qualcos’altro: evidentemente la loro anima cerca nell’altro qualcosa che non sa esprimere, ma che intuisce con immediatezza. Se, mentre sono insieme, Efesto si presentasse davanti a loro con i suoi strumenti di lavoro e chiedesse: “Che cosa volete l’uno dalI’altro?”, e se, vedendoli in imbarazzo, domandasse ancora: “Il vostro desiderio non è forse di essere una sola persona, tanto quanto è possibile, in modo da non essere costretti a separarvi né di giorno né di notte? Se questo è il vostro desiderio, io posso ben unirvi e fondervi in un solo essere, in modo che da due non siate che uno solo e viviate entrambi come una persona sola. Anche dopo la vostra morte, laggiù nell’Ade, voi non sarete più due, ma uno, e la morte sarà comune. Ecco: è questo che desiderate? è questo che può rendervi felici?” A queste parole nessuno di loro – noi lo sappiamo – dirà di no e nessuno mostrerà di volere qualcos’altro. Ciascuno pensa semplicemente che il dio ha espresso ciò che da lungo tempo senza dubbio desiderava: riunirsi e fondersi con l’altra anima. Non più due, ma un’anima sola. La ragione è questa, che la nostra natura originaria è come l`ho descritta. Noi formiamo un tutto: il desiderio di questo tutto e la sua ricerca ha il nome di amore..."


    In conclusione, non so se l'Amore ha una forma geometrica, ma questo dialogo di Platone per me è Amore puro.

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. A proposito del gruppo Facebook "Mia Moglie" 476

      • giuseppex
    2. Risposte
      476
      Visualizzazioni
      16k
      476
    3. Alba Cremisi

    1. La giornata perfetta? 36

      • Andre73
    2. Risposte
      36
      Visualizzazioni
      1.4k
      36
    3. Ailene

    1. Tradimento della donna... ma anche dell'uomo 92

      • Horizon
    2. Risposte
      92
      Visualizzazioni
      2.4k
      92
    3. fran235

    1. Cosa spinge i bulli a prendere in giro? 34

      • Lu_Ca
    2. Risposte
      34
      Visualizzazioni
      851
      34
    3. Andre73

    1. Gli evitanti esistono davvero? 5

      • Stregatta@
    2. Risposte
      5
      Visualizzazioni
      166
      5
    3. Stregatta@

    1. Telefonate personali sul luogo di lavoro 16

      • mpoletti
    2. Risposte
      16
      Visualizzazioni
      478
      16
    3. Andrea70