Il naufragio di un Amore, e tanto altro...

  • Mi pare che non sia stato citato l'"odi et amo" di Catullo in questa discussione, cioe' il sentimento ambivalente.

    Che ne pensate?

    Riprendendo il discorso sull'amore... beh, sul sentimento ambivalente penso ci sia molto da dire.


    Per me si "ama e si odia" quando c'è un conflitto di immagini nella propria interiorità. L'immagine che si ha dell'amato che tendenzialmente nasce sempre ideale e proiettata sulla linea dei propri bisogni e la realtà che invece l'amato, a volte gradualmente, mostra di sé, realtà che può non essere allineata a questi bisogni, aspettative e quindi all'immagine che ci si è fatti.


    Avviene quindi una scissione, una rottura. Una parte di sé stessi continua ad amare ancorata alla parte che considera "positiva" (che non è fittizia, ma è vista in modo selettivo), e un'altra invece rifiuta e quindi "odia".

  • Ci si può per esempio riferire ai genitori, tanto amati nell'infanzia e poi magari detestati in età successive.

    Il rapporto con i genitori condiziona, a volte determina anche i rapporti di coppia.

    Ma questo per gli psicologi è scontato, penso.

    Si può scegliere di trasformare l'altro nel "cattivo" di turno. O scegliere un uomo autoritario, o un uomo gentile che però non ti soddisfa, ecc.

  • Il rapporto con i genitori condiziona, a volte determina anche i rapporti di coppia.

    Ma questo per gli psicologi è scontato, penso.

    Si può scegliere di trasformare l'altro nel "cattivo" di turno. O scegliere un uomo autoritario, o un uomo gentile che però non ti soddisfa, ecc.

    Diciamo che in psicologia, che io sappia, ci sono posizioni più o meno deterministiche per quanto riguarda l'influenza dei modelli genitoriali all'interno della coppia. Alcune branche, come la psicoanalisi, danno importanza al passato, alla storia individuale. Altre si incentrano più su come l'individuo concepisce nel presente, sulla base di quali pensieri e convinzioni acquisite, in un passato che non è di principale importanza analizzare.


    La mia idea, personale, basata sull'osservazione sia di me stessa che degli altri, è che senza dubbio si traggono dei modelli relazionali dalla famiglia. E che nell'età evolutiva all'interno della stessa, con i genitori, accadono eventi che andranno a creare delle "posture" nell'individuo.


    Ma è anche vero che ogni individuo reagisce ed elabora in modo, direi, unico, quelli che sono gli stimoli. Quindi in generale ci sono delle teorie ma nel caso particolare ciascuno può rispecchiarsi tramite un adattamento e un'interpretazione sempre personale.

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