Mi pare che non sia stato citato l'"odi et amo" di Catullo in questa discussione, cioe' il sentimento ambivalente.
Che ne pensate?
Riprendendo il discorso sull'amore... beh, sul sentimento ambivalente penso ci sia molto da dire.
Per me si "ama e si odia" quando c'è un conflitto di immagini nella propria interiorità. L'immagine che si ha dell'amato che tendenzialmente nasce sempre ideale e proiettata sulla linea dei propri bisogni e la realtà che invece l'amato, a volte gradualmente, mostra di sé, realtà che può non essere allineata a questi bisogni, aspettative e quindi all'immagine che ci si è fatti.
Avviene quindi una scissione, una rottura. Una parte di sé stessi continua ad amare ancorata alla parte che considera "positiva" (che non è fittizia, ma è vista in modo selettivo), e un'altra invece rifiuta e quindi "odia".