Elezione del nuovo Papa

  • Spero che il nuovo Pontefice corregga le aperture ingenue ed eccessive del suo predecessore sui temi etici. Ormai siamo in un mondo in cui la famiglia tradizionale è diventata l'anormalità mentre sono diventati normali e anzi incoraggiati i disordini come le deviazioni, la pornografia, l'omosessualità, la zoofilia, la pedofilia, la contraccezione e quell'omicidio legalizzato che chiamano aborto.

  • e quell'omicidio legalizzato che chiamano aborto.

    Mentre l'eutanasia per persone disabili mi è parsa, nell'altra discussione, per te quasi "auspicabile".


    La tua etica è molto a convenienza, vedo, ossia, laddove il tuo odio si volge... ora verso uno, cioè gli omosessuali, che non c'entrano nulla con pedofilia e zoofilia, e ora verso l'altro.

  • Ma la morale non credo sia così relativa perché intrinsecamente soggettiva, come mi sembra tu voglia dire (che siano i valori che propone Fedez o chicchessia). Questa comporta infatti un discernimento tra bene e male che va ben oltre l'aspetto soggettivo.


    Infatti, la dottrina cattolica (come possono esserlo anche le dottrine dei vari "buddismi") propone una morale che si basa su una logica. Poi, tale logica può essere discutibile o, secondo taluni, incoerente, ma partendo dalle scritture, la cosmogonia, il concetto di Dio (quale che esso sia), di essere umano nei confronti di questo Dio, quindi di fine (che sia il paradiso o altro) e dei mezzi per raggiungerlo, da là si trae la morale.


    Un qualsiasi modello di comportamento, pur elevandolo a "morale", manca di tutti questi presupposti.

    Ovviamente se fai un'analisi storica e filosofica delle religioni tradizionali, queste risultano molto più complete e profonde dei vari surrogati. Ma il discorso era partito dal fatto che dicevo che non può esserci un vuoto di fede, ogni vuoto viene riempito con qualcosa. Quindi anche se per assurdo sparisse il cristianesimo, la gente riporrebbe la propria fede in altre pratiche e con altri riti, che sia il calcio oppure una nuova pratica meditativa, uno scienziato o un guru illuminato, una setta o un'altra religione tradizionale.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • La tua etica è molto a convenienza, vedo, ossia, laddove il tuo odio si volge... ora verso uno, cioè gli omosessuali, che non c'entrano nulla con pedofilia e zoofilia, e ora verso l'altro.

    Io noto tanto rancore non solo in questo intervento, ma in generale... è umano provare rancore, ma non fa bene a chi lo prova.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Quindi anche se per assurdo sparisse il cristianesimo, la gente riporrebbe la propria fede in altre pratiche e con altri riti

    Sì, questo senza dubbio.


    Però non escludo che esistano "Archetipi" insiti in noi. Una sorta di inconscio collettivo di Jung. E se il cristianesimo sparisse, credo che l'essere umano cercherebbe una moralità che non si discosta tanto da quella conosciuta, quale "Non uccidere, non rubare", eccetera.

    DALI :hibiscus:

  • perchè la scienza moderna di fatto ci spiega che non esiste nessun creatore

    La scienza al momento non può spiegare nulla riguardo alla questione della creazione. L'unica cosa che dice la scienza è che è molto improbabile che ci sia un dio personificato con la barba bianca che ci guarda dall'alto e che ci giudica se non andiamo a messa.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Mentre l'eutanasia per persone disabili mi è parsa, nell'altra discussione, per te quasi "auspicabile".


    La tua etica è molto a convenienza, vedo, ossia, laddove il tuo odio si volge... ora verso uno, cioè gli omosessuali, che non c'entrano nulla con pedofilia e zoofilia, e ora verso l'altro.

    Hai frainteso, per me l'eutanasia non è mai auspicabile, ho sostenuto che è quello a cui inevitabilmente si arriverà nel momento in cui la società ha stabilito che delle vite sono indegne di esistere.

  • Spero che il nuovo Pontefice corregga le aperture ingenue ed eccessive del suo predecessore sui temi etici.

    Mi ha colpito lo "ingenue".

    Le cosiddette aperture sui temi etici hanno fondamento eminentemente politico (= anche le minoranze fanno consensi, e manco pochi!), come ben noto alla sinistra italiana che le cavalca.

    Quindi: sono tutt'altro che "ingenue".

    Con la differenza, tra Stato e Chiesa, che: mentre lo Stato italiano ha il preciso dovere di garantire la piena attuazione del diritto di uguaglianza sancito dalla Costituzione su cui fonda, la Chiesa - invece - avrebbe il preciso dovere di preservare integra la dottrina morale della Chiesa, e non di cercare alternative interpretative più che elastiche/deformanti ad essa.

    Parlo sempre da NON praticante cattolica e non ho mai svolto studi teologici, ma mi bastò il catechismo scolastico e quello prodromico a comunione-cresima-matrimonio per avere chiarissimo che NON potrò mai essere una cattolica osservante, proprio perché trovo la dottrina e la morale cattolica molto al di fuori della mia portata.

    E questa è una scelta alla portata di chiunque, esattamente come lo è quella di fare i militari di carriera oppure no.

    Ma non è che si cambino le regole base della militanza... per aumentare il numero dei "militanti a proprio gusto e misura"!

    Per questa ragione ho sempre trovato assai poco convincenti le "aperture" di Bergoglio, e per dirla tutta mi hanno sempre ispirato soltanto una potenziale diffidenza nei suoi confronti (sebbene i risultati POLITICI raggiunti da Bergoglio siano indiscutibili).

    Lui si chiese: "E chi sono io per giudicare?".

    Dal mio punto di vista, e da quello di tutti gli integralisti cattolici VERI (quale io non sono affatto), avrebbe fatto molto meglio a chiedersi: "E chi sono io per glissare, o addirittura cercare di cambiare, alla 'scugnizza', quelli che sono i fondamenti della dottrina morale della Chiesa?".


    Tornando al Papa appena eletto: tutto quel che mi è arrivato in questi due giorni della sua figura... sinceramente me lo fa apparire come immensamente superiore a Bergoglio, e proprio sul piano ETICO (oltre che culturale e anche intellettivo).

    Usando un'immagine che non piace neanche a me, ma rispetto alla quale non trovo alternative: da Prevost non immagino di potermi sentire "imbonita con suggestioni facili e populiste" (ma pericolosissime per la Chiesa), come un po' troppe volte mi sono sentita trattata da Bergoglio, provando esattamente le stesse sensazioni (mi spiace, ma devo dirlo) che provo davanti a un buon "piazzista", inevitabilmente molto falso.

    Ci scommetterei davvero tanto che un uomo che esprime già dal volto e dal tratto gentile l'amore per la vita e per la riflessione ponderata e severa con sé stesso per poter essere onesto verso tutti, laureato tanto in Filosofia quanto in Matematica, e che, nato negli USA, scelse di andare a fare il missionario in Perù, abbia necessariamente un approccio verso la vita e verso il prossimo del tutto diversi rispetto a Bergoglio, il cui percorso formativo è stato diametralmente opposto (e, se mi si consente, molto più improntato da sempre all'improvvisazione del momento).


    Ultima riflessione personale: ieri sera, nello zapping, sono incappata in Quarto Grado di Rete 4, proprio nel momento in cui veniva intervistato Pietro Orlandi (fratello della povera Emanuela Orlandi, scomparsa a 15 anni nel 1983, cittadina vaticana, e di cui DA DECENNI il Vaticano NON sembra proprio NON POTER sapere nulla!).

    Resto di sale nell'ascoltare quella brevissima intervista di ieri sera, e ripenso al Bergoglio che è entrato anche nel mondo favolistico di molti di noi, per essere quello che addirittura chiamava personalmente al cell. un numero spropositato di privati cittadini che gli avevano manifestato ammirazione via social...

    Personalmente ero già rimasta di sale, non so più quanti anni fa, nel vedere il filmato di quell'Angelus domenicale in cui Bergoglio salutava nel commiato i vari gruppi di pellegrini presenti delle varie comunità d'Italia e del mondo, e in cui era presente un nutrito gruppo formato da Pietro Orlandi e dai suoi sostenitori, con tanto di cartelli ben visibili dal balcone di Bergoglio, e in cui quello di Orlandi fu l'unico gruppo TOTALMENTE ignorato dal Pontefice...

    Ieri sera sono rimasta schifata, quando dalla viva voce di Pietro Orlandi ho appreso che Bergoglio, in ben 12 anni di pontificato, non avesse MAI dato udienza a Pietro, e che l'inchiesta vaticana voluta da Bergoglio solo qualche anno fa... si sia rivelata l'ennesimo rimestare nel nulla, fingendo di fare qualcosa, e (a suo dire) avente il solo scopo di chiudere la questione Orlandi, per parte vaticana, nella stessa inconcludenza che ha caratterizzato i 40 anni precedenti...

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

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