Il terrore del batterio listeria

  • Risposta di esperti:


    Ho letto il vostro articolo sul botulino e vorrei chiedere una precisazione al riguardo del trattamento della tossina. Ho letto che viene neutralizzata con una bollitura di 10/15 minuti. Ma se consumo il prodotto appena raffreddato, ci sono rischi di intossicazione? E se conservo lo stesso in frigorifero a 4 gradi, le spore quiescenti hanno possibilità di germinare?


    Maurizio F.


    Rispondono Fabrizio Anniballi, Bruna Auricchio e Concetta Scalfaro del Centro Nazionale di Riferimento per il Botulismo dell'Istituto Superiore di Sanità


    Le tossine botuliniche sono il veleno naturale più potente per l’uomo. Fortunatamente, però, sono sensibili al calore e si disattivano alla temperatura di 75-80 gradi per almeno cinque minuti. Dal momento che a livello domestico non è semplice verificare il raggiungimento di questa temperatura fino al cuore del prodotto, è più sicuro portare l’alimento a ebollizione per cinque minuti.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Io però mi ricordo che anni fa mia madre fece delle marmellate in casa, che mise in vasetti e coperchi già usati, lavati, e sterilizzati al vapore (o nell'acqua bollente, non ricordo), con tappo di quelli ermetici....

    Sì, infatti la tradizione era quella. :thumbup:

    Ormai da decenni si vendono i barattoli e coperchi nuovi, ma non so quale sia il loro successo di mercato, perchè il loro costo riduce il gusto di fare conserve ^^

    Non è che quella tradizione produca stragi, ma chi è capitato col barattolo sbagliato...non l'ha potuto raccontare, a meno che la marmellata non sia finita in crostate, tornando innocua.

    Tra parentesi: non ho mai fatto conserve casalinghe di nessun tipo e non mi sono mai spiegata con quale sapienza mistica le nonne riuscissero a rendere nuovamente ermetici i tappi usati, ma se il "sottovuoto" non fosse riuscito si sarebbe avuta la muffa e non il botulino.

    Evidentemente la contaminazione da botulino poteva avvenire solo per la non completa sterilizzazione di barattolo e coperchio, o anche per contaminazione dell'alimento nelle varie manovre domestiche di confezionamento dei barattoli...

    Ragion per cui mi fido delle conserve prodotte dalle grandi ditte con cicli di produzione e confezionamento completamente automatizzati e protocolli d'igiene rigorosissimi, mentre non riuscirei a deglutire quelle robe che adesso imperversano soprattutto nei discount, fatte da piccole ditte artigianali che...temo siano molto peggio dell'ambiente domestico più arcaico, per l'inventiva "naif" e risparmiosa.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Io sono del sud, esattamente salentina.

    Mia mamma, come tutte le donne di quell'epoca, era solita fare a casa le conserve di tutti i generi :) . Io da bambina le guardavo tutte riunite in cucina, sorelle e cognate, a preparare le conserve. Ne abbiamo mangiate tante per anni e nessuno moriva di botulino, mah! Che pensare non saprei, forse ci è andata di lusso? :D .

    A parte questo, volevo esprimere un mio modesto parere, poi potrei anche sbagliarmi. Per morire di questo o di qualunque altro virus ci deve essere già una patologia preesistente (vedi Covid). In un soggetto sano, tutt'al più, gli viene una cacarella :) .

    Io ho preso settimane fa una forte laringite di natura... boh! La guardia medica mi ha detto che non ero la prima persona ad andare con lo stesso identico problema ed è andata subito nell'altra stanza a mettersi la mascherina, perché il Covid circola ancora. Ora, io di mal di gola ne ho avuti tanti nella vita, ma vi posso assicurare mai come questo. Sarà Covid? E chi lo sa!

    Di certo il tampone non lo faccio perché, se dovesse uscire positivo, ansiosa come sono mi ricovero per la paura. Comunque oggi sto un po' meglio, riesco a ingoiare un po' senza vedere le stelle per il dolore.

  • Io da bambina le guardavo tutte riunite in cucina, sorelle e cognate, a preparare le conserve. Ne abbiamo mangiate tante per anni e nessuno moriva di botulino, mah! Che pensare non saprei, forse ci è andata di lusso? :D .

    Considera, però, che la maggior parte delle conserve venivano utilizzate per preparazioni a cottura medio lunga (i pomodori, che erano lo straclassico del Sud Italia, venivano utilizzati per i sughi e per le pizze; le marmellate per crostate o fritti o altri dolci da forno; e così via). E la cottura, come già detto, azzera il problema.

    E poi consideriamo anche che l'esperienza di chi abitualmente faceva queste conserve era tale e tanta da permettere di individuare con relativa facilità il barattolo o la bottiglia "anomali".

    volevo esprimere un mio modesto parere, poi potrei anche sbagliarmi. Per morire di questo o di qualunque altro virus ci deve essere già una patologia preesistente (vedi Covid). In un soggetto sano, tutt'al più, gli viene una cacarella :) .

    Potrà valere per tanti altri microrgamismi tossici, ma per il botulino pare proprio che non sia così.

    Non è questione di pareri personali, e oltre ai medici lo stanno dicendo in questi giorni anche i fatti : del gruppo che ha mangiato il panino tossico sono finiti tutti gravi in ospedale in condizioni gravi o gravissime, dal ragazzino al trentenne al settantenne...

    Sentivo questa mattina che i parenti di una donna che abitava davanti a questo paninaro hanno chiesto di indagare sulla morte di questa, non anziana nè malata, perchè è morta in casa il giorno precedente rispetto alla comitiva e aveva pranzato andando a prendersi un panino da lui.

    E come dicevo sopra: potrebbe essere uno dei tanti casi in cui...se uno muore in casa da solo e non ci sono elementi che facciano pensare ad atti criminali...si liquida tutto come "morte naturale" e la verità non si saprà mai.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • In tutto ciò io mi domando: il paninaro secondo me non lavorerà più (quantomeno nel paese) e magari fa questo lavoro da 20 anni e non ha mai avuto problemi.

    Ma le responsabilità di chi sono? Dell'azienda che ha commercializzato il prodotto?

    <3 <3 <3

    *sara swarovsky*

  • Ma le responsabilità di chi sono? Dell'azienda che ha commercializzato il prodotto?

    Sinceramente non ci ho capito molto, anche perchè nei TG trattano congiuntamente i tre casi di tre Regioni diverse.

    Comunque almeno qualcuno dei tre paninari ha detto di aver usato i broccoli precotti in confezione industriale , e se questo sarà dimostrato la responsabilità sarebbe dell'azienda che li ha prodotti, che dovrebbe risarcire sia i consumatori dei panini (o loro familiari superstiti) e sia i paninari che abbiano usato quei prodotti. E nel frattempo ci sono andati di mezzo anche due medici che non avrebbero saputo fare tempestiva diagnosi...

    Dopodichè...figurati se i paninari hanno un'assicurazione che li copra da danni di milioni di euro, e stesso dicasi per le aziendine che producono e commercializzano questi prodotti semilavorati per bar, paninoteche, fastfood, e che molto spesso sono aziendine lillipuziane e che risultano "competitive" sui prezzi...proprio perchè se ne impipano di protocolli e controllo qualità. :S

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • E oggi il Carrefour ha ritirato il merluzzo e numerosi altri articoli per rischio listeria. Siamo a posto.

    Ma se ti abboni alla newsletter de "Il Fatto Alimentare", che è totalmente gratuita, vedi che i ritiri sono quasi quotidiani. Ora per listeria, ora per Escherichia coli, ora per eccesso di tossine derivante da concimi e conservanti, ora per difetti di confezionamento di un lotto di prodotti.

    Il che non vuol dire non mangiare più o doversi fare il casale con orto, aia e stalle.

    Vuol dire solo prestare più attenzione, magari affidarsi a marchi primari, ma soprattutto evitare i cibi crudi (perché la cottura azzera sempre tutto) e ancora di più quelli conservati e da consumare come sono (tipo i tramezzini preconfezionati o le insalatone "apri e gusta", per dire).

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Giusto per: ieri ho letto su "La Stampa" un articolo circa le condizioni che sono state riscontrate dai NAS sugli alimenti stivati nel Cagliaritano dai venditori di street food, tra cui quello che ha causato morti per botulino.

    Si descrivono magazzini improvvisati (magari in lamiera?) in cui erano stivati quintali di merci a temperature surreali, e addirittura merci che richiedevano conservazione in frigo conservate fuori da qualunque frigo.

    Botulino o meno: a queste condizioni... in qualunque alimento possono svilupparsi tossine.

    Credo che nell'impietosa estate 2024 abbiamo potuto vedere un po' tutti, nelle nostre cucine, cosa accadesse a cibi appena acquistati e di bella presenza, anche nell'arco di sole 24 ore e anche se conservati alle temperature consigliate...

    Ecco perché, a titolo personale, ho maturato l'orrore verso tutte le soluzioni di cibi venduti o somministrati da altri "a poco prezzo". Soprattutto in questo momento storico, in cui sono ai massimi livelli sia l'esigenza di "risparmiare" sulle materie prime per fare profitto, sia il dato di realtà che c'è una marea di persone che si improvvisano "maghi dello street food" o della micro-fabbrichetta di conserve o insaccati "Nonna Peppina" e magari non hanno la minima cognizione delle regole più basiche di igiene alimentare, mentre hanno la necessità di "non sprecare" niente.


    E poi comunque: ma fosse anche che ne deriva un "mal di pancia"... ma dov'è scritto che mi debba sorbire un mal di pancia per aver mangiato una schifezza? (Pane o olio non hanno mai fatto male a nessuno, se proprio non si ha voglia neanche di cucinarsi due uova!).

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

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