Il terrore del batterio listeria

  • Tutti conosciamo qualcuno che ha fumato e bevuto ed è scampato 100 anni, così come abbiamo esempi di chi è morto di carcinoma polmonare senza avere mai fumato una sigaretta.

    Ma sono le classiche eccezioni, un bias cognitivo che in psicologia è conosciuto come euristica di rappresentatività.

    I dati statistici, nonché il normale buonsenso, dicono l’esatto opposto.

    Poi se qualcuno vuole fumare è libero di farlo (io ho smesso 20 anni fa ed ero un modesto fumatore) a patto che abbia la piena consapevolezza dei probabili (non certi) effetti futuri delle propria scelta.

    Consultando abbastanza esperti puoi trovare conferma a qualsiasi opinione.

  • Poi se qualcuno vuole fumare è libero di farlo (io ho smesso 20 anni fa ed ero un modesto fumatore) a patto che abbia la piena consapevolezza dei probabili (non certi) effetti futuri delle propria scelta.

    E questo, per me, non fa una piega.

    E non la fa a riguardo di nessun possibile pericolo per la nostra salute.

    Il passaggio di cui mi sfugge la logica è quello che riscontra considerazioni sulla listeria... mettendosi a parlare di fumo. :S

    Con una differenza saliente, oltre alle altre già dette: i pericoli del fumo è pressoché impossibile non conoscerli, e ormai da oltre 10 anni c'è l'avviso terroristico su ogni pacchetto, mentre non mi risulta altrettanta consapevolezza media sulla possibile presenza di questo batterio, che potenzialmente potrebbe riguardare qualunque cibo, fuorché quello "cotto e mangiato", poiché può aver attaccato un cibo che ne era immune per semplici questioni di scarsa igiene o mala conservazione (caso delle olive al forno, emblematico!).

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Da accanito fumatore so benissimo i danni del fumo e lo saprei anche senza le avvertenze sul pacchetto... Ma vabbè, teniamole pure per quel che valgono. Ma veramente sarebbe utile scrivere su una marea di cibi che potenzialmente potrebbero contenere il batterio? Ho qualche dubbio, perché sigarette e cibi sono due situazioni diverse: le sigarette fanno senz'altro male, la presenza e la reale pericolosità del batterio è solo potenziale.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Da accanito fumatore so benissimo i danni del fumo e lo saprei anche senza le avvertenze sul pacchetto... Ma vabbè, teniamole pure per quel che valgono. Ma veramente sarebbe utile scrivere su una marea di cibi che potenzialmente potrebbero contenere il batterio? Ho qualche dubbio, perché sigarette e cibi sono due situazioni diverse: le sigarette fanno senz'altro male, la presenza e la reale pericolosità del batterio è solo potenziale.

    Bisogna mettere un'etichetta sui cibi con scritto "questo cibo potrebbe essere contaminato e quindi se ne sconsiglia l'acquisto a chi ha paura di morire improvvisamente". Sui pacchetti di sigarette invece, per ridurre l'allarmismo, bisogna mettere un'etichetta con scritto "questo prodotto causa danni a lungo termine, ma ci penserai domani, oggi continua pure a fumare che oggi non succede niente".

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Ma veramente sarebbe utile scrivere su una marea di cibi che potenzialmente potrebbero contenere il batterio?

    La mia sulle etichette degli alimenti era (abbastanza chiaramente) una battuta/paradosso, e sarebbe del tutto inutile metterne, soprattutto perché (come già detto e ridetto) la contaminazione può avvenire su qualunque cibo che non sia "cotto e mangiato", a causa di carenze igieniche o procedurali delle nostre cucine o di quelle dei nostri ristoranti.

    Mentre credo possa essere utile a tutti una maggiore informazione sulle infinite insidie patogene che possono trovarsi nei nostri piatti o tramezzini, soprattutto in tempi come gli attuali, in cui sono in tanti e troppi a inventarsi "simil-chef" in localastri improvvisati, e non avendone nessuna esperienza né tantomeno scuola ad hoc (quanti ragazzi e ragazze provano a svoltare così, non trovando lavori adeguati?).

    Sigarette e cibi sono due situazioni diverse: le sigarette fanno senz'altro male, la presenza e la reale pericolosità del batterio è solo potenziale.

    :/ Per il 68enne delle olive al forno... la potenza si fece atto e ci restò (purtroppo). Non era in quarta età e non è mai emerso che avesse altre patologie... (così come la signora del salmone, e come tanti altri, di cui non mantengo alcun database, ma che includono il bambinetto cinquenne sano e forte a cui il padre credeva di donare un boccone di salute e dal caciaro di montagna gli fece dare una porzione di formaggio a latte crudo).

    Ma ammetto che io stessa NON sapevo che la listeria fosse diffusissima in natura, ed ero convinta che se ne corresse il rischio soltanto con salmone affumicato, insaccati e formaggi erborinati o a latte crudo.

    Quando ho inserito "terrore" nel titolo è stato proprio perché, cercando di capire come l'ultimo deceduto della serie avesse potuto prenderlo dalle olive al forno, ho appreso con sorpresa che nell'ambiente si trova praticamente ovunque.

    Potrà far male a qualcuno l'averne consapevolezza :?:

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Riflettendo a latere: tutte le TV dedicano una percentuale del loro palinsesto a programmi di cucina (gare tra cuochi, proposizione di ricette, ecc.).

    Prendo a parametro quello della Clerici su Rai1 perchè penso sia tra i più seguiti in quella fascia oraria, con tanto di rivedibilità su RaiPlay.

    A me non piace affatto, ma ognuno ha i suoi gusti e non è questo il tema.

    Lasciando perdere la perenne "allegria forzata" della Clerici, sinceramente trovo che il programma, di ben un'ora e mezza, sia di utilità nulla sul piano pratico, poichè le ricette proposte sono di una pomposità elaborata più unica che rara e con impiego di ingredienti e procedure talmente particolari che nessun comune mortale può già avere in casa, ma in cui anche la preparazione di una semplice FOCACCIA BIANCA (!!!) sembra richiedere l'interessamento di chi volesse farla...da almeno due giorni prima, causa lievitazioni e rimaneggiamenti e ri-lievitazioni...E penso che un po' tutti, se proprio hanno voglia di una focaccia bianca...la facciano con la ricetta della nonna o vadano a prenderla al banco pane del supermercato...

    Bene: quanto potrebbe essere più utile se quell'ora e mezza quotidiana, che può entrare in tutte le case, fosse devoluta a una attenta quanto serena divulgazione delle migliori regole circa la scelta, lavorazione e conservazione dei cibi a livello domestico?

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Archiviata l'emergenza listeria, bentornato caro botulino.

    Ma se parliamo dei microrganismi tossici che sono in natura (e cioè a prescindere da azioni criminali di chi, per esempio, volesse avveleneare un acquedotto o il semplice serbatoio d'acqua in un condominio)...l'emergenza è di fatto perenne!

    E l'unico antidoto è l'IGIENE alimentare, con la consapevolezza delle poche regole che servono a scongiurare di intossicarsi in modi gravisssimi o esiziali...per cosa poi?...Per aver mangiato, come i poverini di cui parli, un panino "salsiccia e crauti" da uno street food??? :S


    Ma non ci posso neanche pensare, giuro.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Archiviata l'emergenza listeria, bentornato caro botulino.

    In effetti sono i TG a parlare di "allarme botulino".

    A me sembra un modo addirittura fuorviante di dare l'informazione, perchè non stiamo mica parlando di un'epidemia. E' solo che in Sardegna ci sono state undici persone ad essere intossicate dallo stesso cibo contaminato per averlo ingerito in contemporanea nello stesso posto.

    Ma questo batterio, come altri microrganismi dannosissimi e potenzialmente letali come le spore del tetano, sono in natura. E scommetterei qualunque cifra che se l'autopsia fosse obbligatoria (cosa materialmente impossibile, certo) avremmo numeri molto diversi, rispetto agli attuali, sulla loro incidenza. Penso, ad esempio, a tutte le persone anziane che vivono sole, e che non di rado...un po' per pigrizia e un po' per risparmiare...si adattano a mangiare anche cose di origine discutibile, o mal conservate, o addirittura conserve fatte in casa "alla meno peggio".

    Ebbene: quando all'improvviso muore in casa propria l'anziano che non presenta alcun segno di violenza, e la sua casa non è stata in alcun modo violata, e non è al centro di nessuna eredità contesa...la pratica si chiude sotto il capitolo di "morte naturale" (per anzianità) e senza alcun approfondimento.

    Ma in quanti casi la vera causa della morte, che nessuno accerterà mai, potrebbe risiedere in un pasto casalingo contaminato?

    (Io ho immediatamente buttato, qualche settimana fa, un barattolo sottovuoto di caffè macinato, perchè per la prima volta è successo che, aprendo il coperchio tipo lattina di birra, ne è uscito un getto di aria compressa da sollevarmi i capelli sulla fronte. Non ho la più pallida idea se il botulino possa trovarsi anche nel caffè così conservato, ma conclusi soltanto che qualcosa di molto anomalo si fosse sviluppato all'interno di quel barattolo e non avevo nessuna intenzione di testarlo consumandolo. Ma quante persone, al mio posto, avrebbero invece consumato quello stesso caffè?)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

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