Se qualcuno ti consola ma non ti cerca?

  • Posso consolarmi pensando di essere comunque considerato, quando si preoccupano per me, e di non essere visto proprio come un rifiuto umano quindi?

    È giusto che questo mi faccia sentire che come persona un po' valgo!? Consolerebbe anche voi una situazione del genere?

  • Posso consolarmi pensando di essere comunque considerato, quando si preoccupano per me, e di non essere visto proprio come un rifiuto umano quindi?

    È giusto che questo mi faccia sentire che come persona un po' valgo!? Consolerebbe anche voi una situazione del genere?

    Ma quando ti autoinviti alle loro uscite, come ti comporti? Sei lamentoso oppure riesci a lasciare a casa i tuoi problemi, in modo che la tua presenza nel gruppo sia piacevole e non diventi una zavorra per gli altri?


    In ogni caso, autoinvitarsi a un'uscita di un gruppo di persone che sono solo tuoi conoscenti non è mai una buona idea, perché potrebbe essere percepito come un'imposizione. Potrebbe infatti accadere che queste persone siano tutte amici tra di loro, e il fatto che tu ti inserisca senza essere stato invitato, pur venendo accettato senza che te lo facciano pesare, potrebbe non essere visto di buon occhio.

  • Per quella che è la mia esperienza personale sono stata quasi sempre esclusa da eventi di convivialità con conoscenti e faccio presente che mai ho parlato o mi sono lamentata dei miei problemi con gli altri, li ho sempre tenuti ben all'oscuro, e nonostante questo gli inviti latitavano... Questo per dire che non è necessario apparire lamentosi o pesanti per essere esclusi, spesso è sufficiente molto meno (per esempio estrema riservatezza, carattere mutacico e poca voglia di condividere vissuti personali con gli altri, anche per non prestare il fianco a possibili dicerie o derisioni).

    Per quanto riguarda l'autoinvito me ne dissocio completamente, mai fatto e mai lo farò.

    Posso consolarmi pensando di essere comunque considerato, quando si preoccupano per me, e di non essere visto proprio come un rifiuto umano quindi?

    È giusto che questo mi faccia sentire che come persona un po' valgo!? Consolerebbe anche voi una situazione del genere?

    No, a me personalmente non consolerebbe. Non credo si possa pretendere che la preoccupazione degli altri per i propri problemi sia autentica, specialmente se si parla di conoscenti. Discorso diverso se si tratta di familiari o persone a noi molto vicine, in quel caso si spera che la preoccupazione sia realmente sentita, anche se è bene non dare mai nulla per scontato.

  • Posso consolarmi pensando di essere comunque considerato quando si preoccupano per me e di non essere visto proprio come un rifiuto umano, quindi?

    È giusto che questo mi faccia sentire che, come persona, un po' valgo!? Consolerebbe anche voi una situazione del genere?

    Scusami, ma davvero non capisco come si possa pensare di essere "un rifiuto umano" e tanto meno capisco come il senso del proprio valore possa desumersi dal gradimento altrui (e senza chiedersi COSA determini nell'altro il gradimento della propria persona).


    Molti interventi prima del mio... mi sembra abbiano perfettamente centrato sia il concetto che amicizia e conoscenza siano posture molto diverse, sia il concetto che di problemi (anche con la P maiuscola) ognuno abbia i propri, per cui... beh... indubbiamente, quando si adopera per organizzare una giornata o serata di relax, vorrebbe pure potersi godere quel relax. Mi sembra molto umano e comprensibile.


    Personalmente ho un'"amica" (in realtà semplice conoscente) che sarebbe tendenzialmente molto presenzialista e che è il lamento vittimistico incarnato.

    Cercai di renderla partecipe di un paio di serate di relax con miei amici... e sudo anche ora al pensiero della fatica che fui costretta a fare per arginare le sue esondazioni vittimistiche (e RISIBILI rispetto a quelle a me note che avrebbero potuto osare altri commensali, che invece erano lietamente convenuti proprio per Santo Relax!). Ovvio che non la invito più. Ma... scusami... secondo TE, perché mai "dovrei"? ?(

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Se mi sono confidato con loro e mi hanno ascoltato sinceramente, preoccupandosi, vuol dire che hanno pensato davvero a me e dovrebbero farlo anche invitandomi nelle loro uscite, o sbaglio? Se invece non mi invitano cosa sognifica, cosa significa? Che il loro interesse a preoccuparsi per me, non era autentico? Questo vuoi dire?

    Concordo completamente con quanto scritto da Acronimo e Lupetta; forse ti percepiscono come una persona impegnativa.

  • Ok, mi è tutto chiaro e ne ho dedotto che, se mi ci ritrovassi, sarebbe malsano sia per me che per gli altri avere questo tipo di frequentazioni.

    Tenendo conto di quello che ho scritto nell'altro mio thread sul piangere ed essere consolati, potresti presentarmi la tua amica 8o?

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