Se qualcuno ti consola ma non ti cerca?

  • Vi chiedo come vi comportereste e cosa provereste nel seguente scenario:

    Immaginate di essere tristi perché vi sentite soli e nessuno vi cerca, al punto che alcuni vostri conoscenti (non amici), tipo colleghi o vicini di casa ecc., se ne accorgano e vi consolano facendovi parlare, e voi vi confidate finendo per sentirvi meglio.

    Dite loro di avere bisogno di svagarvi con qualcuno, fare nuove amicizie e chiedete di essere invitati alle uscite che loro, supponiamo, organizzano ogni weekend.


    I giorni seguenti, si organizzano solo tra loro, senza mai invitarvi e se vi auto invitate scoprite di essere bene accetti, senza essere additati come quelli problematici e senza essere al centro della loro attenzione, insomma una situazione tranquilla, armoniosa.


    Come vi sentireste in tutto ciò?

    Sareste loro grati al 100%?

    Vi trovereste bene con loro sentendovi però in difetto, come degli intrusi, estranei così che alla lunga non ci stareste benissimo?

    Provereste risentimento verso voi stessi? Della serie sono venuti a consolarvi, vi hanno ascoltato ma non siete abbastanza simpatici da piacergli perché vi invitino spontaneamente a quello che fanno tra loro?

    Oppure provereste risentimento verso di loro? In quanto sono venuti a consolarvi solo per pulirsi la coscienza, fare i buon samaritani, ma se devono passare del tempo con voi, vi schifano e vi vedono solo come una zavorra?


    Supponiamo, ripeto, che loro siano davvero carini con voi, attenti a chiedervi come state e voi vi confidate, vi ascoltano ma non si confidano mai con voi, ma solo tra loro.

  • Nonostante parta dal presupposto che gli altri hanno una vita e possono avere mille motivi per non includerci, e che non tutto è dovuto, nemmeno l'ascolto per il quale sarei grata, ci rimarrei male anche io. Però appunto gli altri hanno anche i loro giri, i loro pensieri, magari non gli è venuto in mente di includerti, o magari per altri motivi: non per forza perchè non sei abbastanza simpatico o ti considerano un peso, forse pensano che non ti troveresti bene, o si sono organizzati all'ultimo... Se hai confidenza, chiederei direttamente se per caso non puoi unirti a loro, senza vittimismo, fagli capire che ti farebbe piacere passare del tempo con loro, o fai tu l'invito per primo.

    Poi ci può stare che abbiano altre amicizie con le quali confidarsi, ciò non vuol dire che ti siano vicini solo per pulirsi la coscienza (mi sento di escluderlo, la gente mediamente non si sente in dovere di consolare, non spreca tempo se non gli va).

  • Ok volevo solo sapere la reazione in generale delle persone.

    Tu, Miss Marple ci rimani male quindi. Ma supponendo che non si siano organizzati all'ultimo, è probabile che agiscano così perché hanno paura di una persona che vedono come fragile e spesso da consolare? Perché non sanno come trattarla e nei momenti di svago vogliono solo leggerezza? Allo stesso tempo la sostengono se la trovano in difficoltà, sicuramente non per pulirsi la coscienza, ma perché ci tengono sinceramente al bene di quella persona?


    A lungo andare, anche se possiamo esserne grati, tutto ciò finisce per sfiancare, è normale vero? Perché ci si sente inclusi ma allo stesso tempo esclusi dal gruppo, ci si sente inevitabilmente come un peso malato, no!?

    Ed è peggio che essere veramente soli senza nessuno intorno, o sbaglio?

  • Tutte le opzioni che hai dato sono plausbili, ma non devi vederla tragicamente.

    Se sono davvero amici ti accetteranno per come sei, certo spronandoti ad essere più positivo e ad uscire dal loop negativo. Anche io sono una persona tendenzialmente lamentosa, purtroppo, anche se spesso maschero con ironia e sarcasmo, a volte quasi allegria, ma chi mi conosce bene sa perfettamente come sto davvero. Ho avuto paura anche io di essere abbandonata ma finora per questo motivo non è successo, magari succederà in futuro per altre ragioni, ma non perchè sono in difficoltà o in crisi...altrimenti che amicizie sono?

  • Tutte le opzioni che hai dato sono plausbili, ma non devi vederla tragicamente.

    Se sono davvero amici ti accetteranno per come sei, certo spronandoti ad essere più positivo e ad uscire dal loop negativo. Anche io sono una persona tendenzialmente lamentosa, purtroppo, anche se spesso maschero con ironia e sarcasmo, a volte quasi allegria, ma chi mi conosce bene sa perfettamente come sto davvero. Ho avuto paura anche io di essere abbandonata ma finora per questo motivo non è successo, magari succederà in futuro per altre ragioni, ma non perchè sono in difficoltà o in crisi...altrimenti che amicizie sono?

    L’opener ha specificato che sono conoscenti, non amici.

  • Se non sono invitata non mi autoinvito; non mi piacerebbe dare l’impressione di essere bisognosa di compagnia. L’invito dovrebbe venire spontaneamente (tanto più che tu ti sei confidato con loro), perché significa che qualcuno ha pensato davvero a te. Non voglio scoraggiarti, ma è così che la vedo.

  • Nel caso in cui fossero conoscenti (anche tra loro, tipo uscite tra colleghi ecc) non ci sarebbe da rimanerci male come fossero amici, giusto!?


    Oltre a questo, chiedo anche:

    Può considerarsi un amico una persona che c'è sempre quando hai bisogno di sfogarti ed essere consolato, ma non c'è mai per invitarti ad esempio al cinema, a un aperitivo, a una vacanza ecc., anche se tu glielo chiedi e glielo fai presente, mentre lui inventa mille scuse?

    Sarebbe un rapporto di amicizia malata questo?

    È giusto che faccia più male che bene? Ancora più se vi considerate amici e non conoscenti!?

  • Se non sono invitata non mi autoinvito; non mi piacerebbe dare l’impressione di essere bisognosa di compagnia. L’invito dovrebbe venire spontaneamente (tanto più che tu ti sei confidato con loro), perché significa che qualcuno ha pensato davvero a te. Non voglio scoraggiarti, ma è così che la vedo.

    Se mi sono confidato con loro e mi hanno ascoltato sinceramente, preoccupandosi, vuol dire che hanno pensato davvero a me e dovrebbero farlo anche invitandomi nelle loro uscite, o sbaglio? Se invece non mi invitano cosa sognifica, cosa significa? Che il loro interesse a preoccuparsi per me, non era autentico? Questo vuoi dire?

  • Forse la persona agisce così perché ti è umanamente vicina ma ti percepisce un po' pesante e problematico e quindi tende ad escluderti da situazioni conviviali, purtroppo a nessuno piacciono le persone che si lamentano. È solo un'ipotesi. Perché non glielo chiedi direttamente?

  • La penso esattamente come Lupettadibosco, brutto dirlo ma 99% sei percepito come “pesante” ed autocentrato.

    Quindi credo si preoccupino sinceramente dei tuoi problemi ma, dato che ognuno ha i propri, durante le occasioni leggere preferiscono non includerti.

    Consultando abbastanza esperti puoi trovare conferma a qualsiasi opinione.

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