Crisi esistenziali: libri che aiutano a sopire il caos?

Nel dubbio, poiché ce ne sono tanti e dipende molto dal singolo e cosa preferisce, intanto cito il libro che per me rappresentò la svolta. "Il potere di adesso" di Eckhart Tolle. Sostanzialmente spirituale ma scritto con un linguaggio prettamente psicologico che ne fa un libro più vicino alla psicologia che alla spiritualità.

A mio avviso un riassunto abbastanza completo tra filosofia (anche orientale visto che il viaggio era verso l'Asia), psicologia e praticità. Adatto anche per auto-conoscersi.

Citazione da Juniz

Nel dubbio, poiché ce ne sono tanti e dipende molto dal singolo e cosa preferisce, intanto cito il libro che per me rappresentò la svolta. "Il potere di adesso" di Eckhart Tolle. Sostanzialmente spirituale ma scritto con un linguaggio prettamente psicologico che ne fa un libro più vicino alla psicologia che alla spiritualità.

A mio avviso un riassunto abbastanza completo tra filosofia (anche orientale visto che il viaggio era verso l'Asia), psicologia e praticità. Adatto anche per auto-conoscersi.

Stavo per consigliare lo stesso libro .

Letto qualche anno fa consigliatomi dallo strano cardiologo amico di una mia amica alla fine di una visita di idoneità sportiva.

In effetti può essere l’entrata principale per proseguire poi in un percorso di auto consapevolezza che può essere diverso per ognuno di noi.

Citazione da _LucyInTheSky_

Avete altri suggerimenti?

"Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta", è un vecchissimo libro di Pirsig che potrebbe essere perfetto per il tuo amico.

Citazione da Acronimo

"Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta", è un vecchissimo libro di Pirsig che potrebbe essere perfetto per il tuo amico.

Letto, mi è piaciuto molto

Citazione da _LucyInTheSky_

Grazie mille! Anche questo aggiunto al carrello.

Qualcuno di voi ha mai letto Kafka sulla Spiaggia di Murakami?

Sì, a me è piaciuto molto, il titolo non mi ispirava e invece è un gran libro!

Citazione da _LucyInTheSky_

Di Kafka sulla spiaggia, leggendo la trama, mi ha incuriosita l'idea che due personaggi vagamente ossimorici - Kafka determinato come un adulto, il vecchio con l'ingenuità di un bambino - sono un po' le anime di ciascuno di noi. Poi ci sono i loro viaggi: partono dallo stesso luogo, per ragioni diverse, diretti verso la stessa metà. Infine, la descrizione di Kafka: "Uno spirito solitario che vaga lungo la riva dell'assurdo".

Mi sono fatta un'idea della trama, ma chiaramente sul significato ultimo, non avendolo letto, non posso fare altro che trarre conclusioni superficiali basate sulle considerazioni che ho scritto sopra.

Visto che l'hai letto, sapresti dirmi se a livello di spunti di riflessione, può offrire lo spiraglio di una prospettiva differente a una persona che sta cercando di fare un viaggio interiore?

Sì, se dovessi rievocare l'impressione che mi ha lasciato è proprio quella del viaggio, penso sia azzeccato in questo senso.

Il viaggio è in più sensi: interiore, che è il significato finale, il viaggio dei personaggi, sempre in cammino (come nei romanzi di formazione) e anche la vividezza delle immagini del Giappone per cui sembra un po' di averlo visitato con l'immaginazione .