Blocco accademico e fuoricorso: come uscire dall'empasse?

  • Ciao a tutti, frequento la magistrale di Farmacia e ho 27 anni.


    Sono fuoricorso da marzo 2022 e mi mancano 7 esami abbastanza ostici per terminare il percorso.


    Nonostante la mia buona media del 27, sono rimasta impantanata. Vivo con la pressione sociale, acuita soprattutto dai miei genitori, di dover terminare al più presto. Ho sviluppato ansia e difficoltà di concentrazione e organizzazione, che mi portano a saltare molti appelli perché arrivo non preparata. Più leggo e più mi scoraggio. Ho iniziato a mentire sugli esiti di alcuni esami (sanno che me ne mancano due in meno). Non vedo vie d'uscita, ogni giorno parto carica e arrivo a fine serata che a stento ho studiato qualche pagina.


    Avete passato situazioni simili? Come ne siete usciti? Grazie. :)

  • Qubit

    Approvato il thread.
  • Ciao, da padre di due figlie con un percorso universitario (una laureata lo scorso anno e l'altra al terzo anno) se potessi, direi una cosa ai tuoi genitori. Cari genitori di QMD, comprendo la vostra preoccupazione, però, se volete aiutare veramente questa ragazza, metterle pressione è il miglior modo per aggravare la situazione. Incoraggatela, fatele capire che siete dalla sua parte. Ogni persona ha i suoi tempi, che vanno rispettati. C'è chi si laurea in anticipo e chi un pò dopo. Non è un dramma.

    L'unico consiglio che mi sento di darti è di mettere un attimo da parte la tua, più che buona, media. Parti con il primo esame, avendo come unico scopo quello di passarlo, fosse anche con un 18, fregatene. Quando lo avrai passato, vedrai che comincerai a sentirti meglio, acquisterai autostima, e molto probabilmente nell'esame successivo prenderai un voto più alto. Si tratta di rimettere in moto un meccanismo che si è inceppato, e questo va fatto dolcemente, senza violenza.

    Un abbraccio.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Ciao, sono d'accordo con LeggeraMente di fregarsene del voto, conosco persone che sono uscite fuori corso perchè se prendevano meno di 25 lo rifiutavano. Sette esami non sono tantissimi, immagino che tu ne abbia dati più della metà.

  • Devi cercare di essere più efficiente. Prova ad andare agli appelli anche se non sei preparatissima e magari comincia a prendere in considerazione anche di studiare sulle dispense, meglio se stampate, anche se redatte da studenti.


    Informati sulle parti più importanti che chiedono di più e tralascia per ora quelle meno importanti. In questi casi, studiare da pagina 1 per arrivare a pagina 500 del volumone può essere dispersivo.


    Parla con i tuoi compagni di corso, non fare tutto da sola. Gli amici servono anche per le dritte e i consigli, che in molti casi ti possono aiutare. Fare tutto da solo spesso è pericoloso.

  • Considerando che c'è stata di mezzo una pandemia direi che puoi fare la tara ai tuoi anni fuori corso...

    Non è stata una cosa da poco.


    Non so se vivi con i tuoi o se sei fuorisede ma se hai un esame magari puoi provare a non comunicare la data e poi non so dove studi, ma se i tuoi ti mettono pressione forse troveresti maggior giovamento a studiare in biblioteca, magari quella universitaria. Non penso che tu sia l'unica del tuo corso che è "rimasta indietro", la vita universitaria piò essere davvero di gran conforto in queste situazioni.




  • La pandemia ha coinvolto il mio quarto e quinto anno. Mi ha indubbiamente rallentata perché ho perso il contatto con la facoltà. Poi sono andata fuoricorso nel 2022. Pur non essendo fuori sede, ci vuole parecchio a raggiungere la mia università, quindi ho pensato che studiando da casa avrei ottimizzato i tempi, arenandomi ancor di più. Non ho mai rifiutato i voti; quando mi presento sono preparata e riesco a superarli molto facilmente. Studio dalle dispense fatte dagli studenti, che però sono sempre sulle 600 pagine fitte fitte ed ogni esame è sui 12 CFU. Inoltre, sono tutti con scritto e orale. Il mio problema è che, trovandomi il malloppone di 600 pagine, mi prende lo sconforto e procrastino sempre. Il mio metodo consiste nel fare schemi e riassunti di tutto (arrivo a circa 100 pagine) e studiare direttamente dai miei fogli. Mi trovo bene perché rielaboro tutto, lo faccio mio e, avendo una memoria fotografica, tra colori e schemi ricordo tutto perfettamente. Ciò mi porta via però troppo tempo! E rimando gli appelli :( Se non scrivo e faccio il classico leggi e ripeti, perdo la concentrazione e non mi resta nulla in testa a fine giornata. Nel frattempo le tasse aumentano, gli anni passano ed io non dormo la notte perché non so veramente come uscirne.


    Nel frattempo ho chiesto la tesi. Però, con questi ritmi, mi laureo nel duemilamai. I miei, a torto o a ragione, mi stressano molto perché giustamente non mi vedono ingranare e fare le cose con ritmo. Io invece, dopo un esame, sto talmente male per lo sforzo fatto che per aprirne un altro faccio passare tempo. Vorrei essere più efficiente… inoltre, le mie amiche sono laureate lo scorso anno o sono in procinto di farlo, quindi mi assale ancor di più la tristezza…

  • Anche io al liceo facevo schemi e riassunti di tutte le materie, anche se mi portava via tempo, ognuno ha il suo metodo di studio. Di ai tuoi genitori di non stressarti, perchè mettendo ansia ad una persona sicuramente non la si aiuta. Poi certo se uno da un esame all'anno lo posso capire che i genitori non siano contenti, ma non credo che sia il tuo caso.

  • È questo il problema. Quest’anno ho dato solo un esame e ogni anno circa 3 o 4. E me ne mancano ancora 7. Sono troppo disorganizzata e lenta. I miei pressano troppo e ho l’ansia triplicata, che non mi consente di studiare come vorrei. Intorno a me ci sono solo laureati che lavorano. Io sono senza indipendenza, non chiedo nulla ai miei per non pesare troppo su di loro, e mi sento indietro perché vedo gli altri che fanno progetti e viaggi mentre io sono sempre a casa. Ancora più nello sconforto.

  • Io, con certi esami corposi all'università, mi imponevo un numero di pagine giornaliero. Non so, ogni giorno ti imponi di studiare e schematizzare 40 pagine, lasciandoti poi i dieci giorni prima dell'appello per il ripasso finale. Un giorno alla settimana, però, lascialo libero da impegni di studio.

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