Boh, sinceramente faccio fatica a capire. Probabilmente hai molte responsabilita' al lavoro, e quando sei a casa non ne vuoi piu' perche' sei esaurito da quelle lavorative, e quindi cerchi un modo per delegare il piu' possibile tutto a tua moglie, o compagna. Il problema e' che sei abbastanza intelligente da capire che questo non ha senso, vai in terapia da anni, hai un lavoro dirigenziale, quindi dovresti arrivare molto facilmente a capire tu stesso che se hai lasciato la borsa incustodita e te l'hanno fregata i maranza, la colpa e' tua, a meno che non mi dici che tua moglie insiste per imporre la sua opinione (sbagliata) alla quale non riesci a sottrarti. Ma non mi sembra il caso.
Le do sempre la colpa di tutto
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Ivan, i sensi di colpa sono brutti: "Hai fatto questo quando invece potevi... dovresti... si fa così...", per di più urlando.
Io ho un fratello maggiore che fa così. Ne ho sopportate tante, poi siamo venuti anche alle mani pesantemente, perché considera che tutti, in testa, abbiamo i nostri problemi, le nostre frustrazioni, e uno si stanca.
Nessuno è perfetto.
Ti rinnovo il consiglio di usare calmanti. Ogni giorno ci può essere un motivo per urlare, quindi meglio calmarsi.
In gamba, amico.
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faccio anche fatica a togliermi dalla testa la convinzione che, se io ho dei limiti evidenti, e ce li ho, la persona con me deve compensarli e non sbagliare, se no subiamo conseguenze
Se io non sono perfetto in alcune aree serve che "copra" lei quelle aree, e viceversa, se no abbiamo un problema e paghiamo delle conseguenze.
Ma riesci a immaginare che peso si porta appresso questa persona? Perdonami se mi permetto, perché percepisco il tuo disagio e mi dispiace molto, ma mi viene da dire che quello della tua controparte non è così irrilevante. Come può una persona compensare anche quelle aree che per natura sfuggono al controllo umano? Per non subire furti, per non ritrovarsi sotto la pioggia, lei dovrebbe avere il dono della preveggenza. E' assurdo quello che puoi arrivare a chiederle pur di avere sotto controllo la situazione.
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Come la vedete?
A leggerla così sembra quasi una rivalsa inconscia di qualche tipo.
Il sentimento di rivalsa inconscio si manifesta con piccole insofferenze continue che usano come pretesto qualsiasi fatto pur di rivalersi su quella persona.
Di solito si covano questo tipo di pensieri in seguito a qualche (più o meno) grande fatto accaduto in passato e su cui si è deciso di mettere una pietra sopra. Un forte litigio, un tradimento, un grave errore o torto fatto dall'uno all'altra o viceversa.
Capita anche nella famosa dinamica della rivalsa del colpevole, dove paradossalmente è il colpevole che cova il sentimento di rivalsa nei confronti dell'innocente, poiché dovendo viverci accanto non sopporta il peso della sua stessa colpa... e cerca continuamente colpe nell'altro nel disperato, inutile e controproducente tentativo di riequilibrare l'asse del merito nella coppia.
In altri casi può capitare per insofferenze generiche covate per lungo tempo e che non è detto riguardino necessariamente il partner. Potrebbero riguardare un partner precedente, una vicenda personale terza o qualcosa che riguarda il vissuto con i genitori.
In altri casi ancora capita per trauma che si ripete. Se da piccoli si era ritenuti responsabili di tutto, iper-criticati e/o bullizzati: da adulti si può arrivare ad emulare il comportamento dei propri carnefici su qualcun altro, al recondito e inconscio fine di vedere dall'altra parte una reazione che "aggiusti il passato".
In altri casi ancora capita per altri motivi che ora non ricordo o che non conosco.
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Boh, sinceramente faccio fatica a capire. Probabilmente hai molte responsabilita' al lavoro, e quando sei a casa non ne vuoi piu' perche' sei esaurito da quelle lavorative, e quindi cerchi un modo per delegare il piu' possibile tutto a tua moglie, o compagna. Il problema e' che sei abbastanza intelligente da capire che questo non ha senso, vai in terapia da anni, hai un lavoro dirigenziale, quindi dovresti arrivare molto facilmente a capire tu stesso che se hai lasciato la borsa incustodita e te l'hanno fregata i maranza, la colpa e' tua, a meno che non mi dici che tua moglie insiste per imporre la sua opinione (sbagliata) alla quale non riesci a sottrarti. Ma non mi sembra il caso.
Non è il caso in effetti. Anzi, uno dei punti su cui ho lavorato ma serve ancora lavoro è l'ascolto della sua opinione quando non è cercata ma spontanea. A volte non la sento proprio, altre mi impunto. Ma sto migliorando.
Sul punto che evidenzi: certo, razionalmente so che è colpa mia perchè ho sottovalutato un rischio ne ho pagato le conseguenze. Lo dico a 36 ore di distanza, ma ieri al momento il mondo è crollato (simbolicamente, ovvio) e sono esploso. Forse tra esplodere contro di me o contro di lei scelgo lei...
Il punto secondo me nodale, e qui col terapeuta forse non ci capiamo tanto, è perchè situazioni di vita quotidiana tutto sommato non gravi diventino per me intollerabili. Non sempre e non le stesse, anzi a volte ho reagito bene a cose più gravi, dipende da molti fattori...Ma riesci a immaginare che peso si porta appresso questa persona? Perdonami se mi permetto, perché percepisco il tuo disagio e mi dispiace molto, ma mi viene da dire che quello della tua controparte non è così irrilevante. Come può una persona compensare anche quelle aree che per natura sfuggono al controllo umano? Per non subire furti, per non ritrovarsi sotto la pioggia, lei dovrebbe avere il dono della preveggenza. E' assurdo quello che puoi arrivare a chiederle pur di avere sotto controllo la situazione.
Quello che dici è vero in teoria, e mi sento molto a disagio per la pressione che metto, ma su queste due situazioni non funziona. I furti si evitano con l'attenzione e la pioggia, nel dubbio, con la prudenza di non usare la moto. Poi, che dovessi pensarci io è un altro discorso ma sono state due situazioni perfettamente evitabili.
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A leggerla così sembra quasi una rivalsa inconscia di qualche tipo.
Il sentimento di rivalsa inconscio si manifesta con piccole insofferenze continue che usano come pretesto qualsiasi fatto pur di rivalersi su quella persona.
Di solito si covano questo tipo di pensieri in seguito a qualche (più o meno) grande fatto accaduto in passato e su cui si è deciso di mettere una pietra sopra. Un forte litigio, un tradimento, un grave errore o torto fatto dall'uno all'altra o viceversa.
No, non ho veramente niente del genere se parliamo di liti o contrasti di qualche tipo.
Capita anche nella famosa dinamica della rivalsa del colpevole, dove paradossalmente è il colpevole che cova il sentimento di rivalsa nei confronti dell'innocente, poiché dovendo viverci accanto non sopporta il peso della sua stessa colpa... e cerca continuamente colpe nell'altro nel disperato, inutile e controproducente tentativo di riequilibrare l'asse del merito nella coppia.
Può essere, certo. Questa dinamica che ho raccontato ha come effetto negativo ulteriore di generarmi senso di colpa e alla fine farmi star male per come la tratto. E a parte questo, sono decisamente colpevole di diverse cose accadute negli anni...
In altri casi può capitare per insofferenze generiche covate per lungo tempo e che non è detto riguardino necessariamente il partner. Potrebbero riguardare un partner precedente, una vicenda personale terza o qualcosa che riguarda il vissuto con i genitori.
In altri casi ancora capita per trauma che si ripete. Se da piccoli si era ritenuti responsabili di tutto, iper-criticati e/o bullizzati: da adulti si può arrivare ad emulare il comportamento dei propri carnefici su qualcun altro, al recondito e inconscio fine di vedere dall'altra parte una reazione che "aggiusti il passato".
Altro "sì" abbastanza pieno, senza entrare nel merito.
Grazie per gli spunti!
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Io al posto tuo mi chiederei il perché di questi limiti evidenti che nomini e indagherei per capire se si tratta di qualche patologia non diagnosticata o non trattata che ha tra i possibili sintomi impulsività, disregolazioni emotive e distrazione/problemi di memoria (dimenticare la borsa).
Se esce fuori una patologia specifica cercherei una terapia psicologica mirata e proverei farmaci mirati per migliorare la mia funzionalità.
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Mi sembra assurdo che tu hai un problema e non sei in grado di prenderti la tua responsabilità, esagerando pure, e pretendi che lei deve riempire le tue lacune. Se io ho dei problemi devo saperli gestire, non appesantire il mio compagno o prendermela con lui.
Ma poi anche se succedono delle sfighe, finché sono un po' di pioggia mentre si è su uno scoter credo che si possa fare anche meno dramma e prendersi tempo per smaltire la rabbia e pensare che magari sarebbe il caso di evitare di prendersela con qualcun altro.
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Mi sembra assurdo che tu hai un problema e non sei in grado di prenderti la tua responsabilità, esagerando pure, e pretendi che lei deve riempire le tue lacune. Se io ho dei problemi devo saperli gestire, non appesantire il mio compagno o prendermela con lui.
Ma poi anche se succedono delle sfighe, finché sono un po' di pioggia mentre si è su uno scoter credo che si possa fare anche meno dramma e prendersi tempo per smaltire la rabbia e pensare che magari sarebbe il caso di evitare di prendersela con qualcun altro.
Eh, capisco che ti possa sembrare assurdo ma è evidente che se sono qui a raccontarlo ho delle difficoltà con il prendermi responsabilità e il reagire in modo civile e non abnorme. La teoria è chiarissima anche a me.
Sul primo punto, però, secondo me non è così sbagliato pensare che si debba essere complementari "dove non arriva uno arriva l'altro". Il discorso di incolpare no, ma di aiutarsi così sì...che c'è di male?
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Eh, capisco che ti possa sembrare assurdo ma è evidente che se sono qui a raccontarlo ho delle difficoltà con il prendermi responsabilità e il reagire in modo civile e non abnorme. La teoria è chiarissima anche a me.
Sul primo punto, però, secondo me non è così sbagliato pensare che si debba essere complementari "dove non arriva uno arriva l'altro". Il discorso di incolpare no, ma di aiutarsi così sì...che c'è di male?
A me sinceramente quello che colpisce di più è l'accettazione di questi comportamenti da parte della tua compagna. Secondo me il nodo è lì, tu ti comporti così perché lei te lo permette, e perché te lo permette? Insomma se il mio compagno facesse così con me ce lo manderei.
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