Era un ragazzo tranquillo...

  • Cosa c'entra la psicosi? Non credo sia psicotico. E poi se iniziamo a dare giudizi analizzando le foto finiamo nel ridicolo. E' tutto bias.

    Forse l'ho già scritto ma per me solo uno psichiatra potrà fare una valutazione, il resto è una pur interessante chiacchiera da bar e il mio contributo è su questo livello (e non può essere altrimenti); detto questo, penso di non aver mai sbagliato nelle mie valutazioni e da uno con quella faccia mi sarei tenuta a distanza se lo avessi incontrato.

  • Forse l'ho già scritto ma per me solo uno psichiatra potrà fare una valutazione, il resto è una pur interessante chiacchiera da bar e il mio contributo è su questo livello (e non può essere altrimenti); detto questo, penso di non aver mai sbagliato nelle mie valutazioni e da uno con quella faccia mi sarei tenuta a distanza se lo avessi incontrato.

    Si puo' sapere dove hai visto questa faccia? Perche' ora inizio ad essere curioso. In ogni caso il discorso non cambia, da una foto normalmente non si puo' capire assolutamente nulla.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Saranno i problemi all'amigdala? Che non mi ricordo più se e chi li avesse accennatati, forse Juniz?

    Io non ho gli strumenti per affermarlo, ma, in questo video uno psichiatra spiega la psicopatia e fa accenno alle cause biologiche. Ha parlato di cervello, amigdala, e se non erro anche altri fattori, ma qui mi fermo perché sto andando a memoria e non essendo un'esperta non posso fare chissà quali mie considerazioni, solo "cercare di capire" nel mio piccolo, come si usa dire.


    Se non sono i freni, dovrebbe essere la coscienza...che forse viene dal sistema limbico? Non lo so.

    So comunque che dove origina la coscienza in fondo in fondo è ancora un mistero.

    La coscienza in tali termini apre un dibattito più filosofico, credo.


    A livello biologico la coscienza mi è sembrato di capire sia nel cervello e se stacchi la spina a quello perdi anche la coscienza, o comunque come abbiamo visto dal cervello in termini fisici e biochimici poi dipende anche tutto il resto, e questo è certamente vero.


    Ma parlando di una coscienza in termini diciamo filosofici, una specie di "anima", che è anche legata alla moralità di un individuo la mia personale opinione è che può succedere che una persona non abbia alcuna coscienza (e non abbia quindi l'anima).


    C'è solo l'involucro fisico, quindi il corpo, l'apparato mentale ed emozionale ad esso connessi e null'altro.


    E qui mi fermo perché è OT e mi atterrei più che altro agli aspetti concreti (la psichiatria e quello che può spiegarci del fenomeno). Queste sono solo mie speculazioni ed elucubrazioni ovviamente.

  • Si puo' sapere dove hai visto questa faccia? Perche' ora inizio ad essere curioso. In ogni caso il discorso non cambia, da una foto normalmente non si puo' capire assolutamente nulla.

    Dipende se credi o meno alle teorie di Lombroso. Che per quanto dichiarate "prive di fondamento scientifico" in non pochi pensano che abbia un minimo di verità.

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • Si puo' sapere dove hai visto questa faccia? Perche' ora inizio ad essere curioso. In ogni caso il discorso non cambia, da una foto normalmente non si puo' capire assolutamente nulla.

    Ho visto le foto che ha pubblicato un quotidiano, ipotizzo prese dal profilo Facebook di uno dei genitori.

    Nell'articolo si faceva proprio riferimento alle sue espressioni.

    Poi concordo con te che una foto non può certo portare a una diagnosi, ma di sicuro se in 10 foto vedi tutti sorridenti tranne lui qualche idea ti viene.

  • Garden avevamo già affrontato il discorso in maniera approfondita qualche tempo fa in un'altra discussione, ma penso possa essere utile ribadirlo anche qui: come sai trovo molto (MOLTO) pericolosa l'idea di esporre i bambini, in un'età così delicata, a contenuti horror, violenti o comunque particolarmente crudi con l'obiettivo di "desensibilizzarli", in quanto in una fase di sviluppo in cui stanno costruendo la loro comprensione del mondo, e l'esposizione a certi contenuti potrebbe avere effetti devastanti sulla loro psiche.


    Una simile esposizione precoce alla violenza può interferire con lo sviluppo emotivo, causando paure, ansie e disturbi comportamentali. La mente di un bambino non è ancora in grado di processare correttamente questo genere di contenuti, e ciò rischia di portarlo a distorcere la realtà e il senso di sicurezza che bisognerebbe invece fornirgli per uno sviluppo mentale armonioso. Il punto non è cercare di "desensibilizzarli" con pratiche quantomeno dubbie come questa, ma piuttosto aiutarli a sviluppare empatia, senso critico e capacità di distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Quindi, invece di esporli in modo gratuito alla violenza, sarebbe molto più utile cercare di fornire loro gli strumenti per comprendere il mondo in modo sano e sicuro.


    Inoltre anche l'ipotesi che questa esposizione possa evitare la "fascinazione" in età adulta non mi convince affatto. Il rischio a mio avviso è che si arrivi proprio al contrario: un'assuefazione alla violenza che potrebbe portare a una normalizzazione di certi comportamenti o, peggio ancora, a una ridotta capacità di percepire empatia e rispetto verso gli altri.

    Lo so che lo avevamo già affrontato, così come so che molto difficilmente arriveremo a un punto d'incontro. Come ho detto anche altrove, a me i film hanno fatto da maestri di vita, mi hanno dato un'etica, e anche molto integerrima, perché il mio primo modello etico è stato "il cimmero che non piange mai" di Conan (1982). La scena con Subotai che piange al suo posto va oltre la poesia: è sublime. Il sentimento che comunicano le musiche di Basil Poledouris non lo troverai mai in una canzoncina superficiale e allegrotta per bambini in stile Peppa Pig, e io da piccola lo coglievo perfettamente, tanto più che odiavo le canzoni anni '60 che ascoltavano i miei. Il senso di magia, l'onore e il coraggio sono valori che non vengono più insegnati. Essendo stati i miei maestri di etica, ovviamente li difendo. Etica che poi ho perfezionato attraverso prodotti di origine giapponese e, ultimamente, anche cinese. Non volevo riaprire la polemica, ma solo evitare fraintendimenti sul mio pensiero, e con questo rispondo anche a Fifilla. Fine OT. Poi, ovviamente, ognuno rimarrà del proprio punto di vista e non discuto.

  • Lo so che lo avevamo già affrontato, così come so che molto difficilmente arriveremo a un punto d'incontro. Come ho detto anche altrove, a me i film hanno fatto da maestri di vita, mi hanno dato un'etica, e anche molto integerrima, perché il mio primo modello etico è stato "il cimmero che non piange mai" di Conan (1982). La scena con Subotai che piange al suo posto va oltre la poesia: è sublime. Il sentimento che comunicano le musiche di Basil Poledouris non lo troverai mai in una canzoncina superficiale e allegrotta per bambini in stile Peppa Pig, e io da piccola lo coglievo perfettamente, tanto più che odiavo le canzoni anni '60 che ascoltavano i miei. Il senso di magia, l'onore e il coraggio sono valori che non vengono più insegnati. Essendo stati i miei maestri di etica, ovviamente li difendo. Etica che poi ho perfezionato attraverso prodotti di origine giapponese e, ultimamente, anche cinese. Non volevo riaprire la polemica, ma solo evitare fraintendimenti sul mio pensiero, e con questo rispondo anche a Fifilla. Fine OT. Poi, ovviamente, ognuno rimarrà del proprio punto di vista e non discuto.

    Cosa posso dirti? Personalmente continuerò a credere fermamente che i bambini non dovrebbero essere esposti a certi contenuti, ad esempio appunto la violenza di un film come Conan il Barbaro, che ritengo decisamente inadeguati per una mente ancora in fase di sviluppo. Comunque termino anch'io qui l'OT.

  • Dipende se credi o meno alle teorie di Lombroso. Che per quanto dichiarate "prive di fondamento scientifico" in non pochi pensano che abbia un minimo di verità.

    Le idee di Lombroso sono state spesso strumentalizzate per giustificare pregiudizi razziali e discriminazioni sociali. Esse pur avendo aperto la strada alla criminologia scientifica, si basavano su osservazioni aneddotiche e pregiudizi dell'epoca e sono state screditate dalla comunità scientifica da molto tempo.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

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