Cosa vi aiuta ad "ingoiare il rospo"?

  • Io quelle poche volte che mi concedo di non ingoiare completamente il rospo (oppure non ci riesco!) viro verso il passivo-aggressivo, che alla fine è un altro modo di passare dalla parte del torto.

    Concordo con te, l’ideale sarebbe un approccio di totale distacco zen!

    :/ Un distacco zen include distacco anche dal giudizio. Perché parli di torto o ragione? Nel giudicare il tuo comportamento, non appari distaccato. Per questo a volte io lascio esprimere la reattività: non la giudico. È anche umana se ci pensi. E se si parla di distacco zen, credo che questo ci vada più vicino. L'assenza di giudizio è una forma di distacco.

    Altre volte, invece, lascio manifestare la reazione semi-liberamente, ma cerco di osservarla con attenzione divisa mentre si manifesta. Anche questa azione ha lo stesso scopo.


    Usare solo la prima potrebbe nascondere un giudizio verso la reattività.

    Ovvio che non vuol dire, riferendomi a Pantagruel, sputare fuoco e fiamme, e a maggior ragione qui che è un ambiente dove sono presenti persone con fragilità, a cui magari basta "un soffio di vento" per risentirne pesantemente.


    Ma neanche essere sempre "sissignore" e zitto; ogni tanto puoi "cantarle" anche tu, soprattutto se sei convinto che hai ragione e la persona a cui ti rivolgi ti sembra robusta e pensi che non ne risentirà particolarmente.


    Insomma, è anche umano essere reattivi, e a volte anche giusto sostenere le proprie ragioni a mio avviso. Se poi si riesce a essere civili nel farlo, meglio.

  • Io ho sempre ingoiato da bambina-ragazzina.

    Sono stata "educata" a non rispondere.

    Se non mi stava bene qualcosa dovevo abbassare la testa e tacere.


    Da adulta sono diventata l'opposto: difendo le mie ragioni quando capisco di star subendo un'ingiustizia e non riesco più a tenermi nulla.


    Sempre educatamente lo faccio, ma non lascio passare, quasi mai.

    Se ho tempo per riflettere cerco di partire subito con toni leggeri, se è una reazione, invece, lì per lì sono dura ma poi mi ammordibisco quando capisco che l'altro ha capito e, magari, si scusa.

    Diciamo che non infierisco.


    Una volta, quando ero incinta, sono andata a fare le analisi e sono passata avanti andando diretta verso la guardia (era tempo di covid, si aspettava fuori dalle strutture e per entrare si mostrava la ricetta), una tizia, pensando di non essere sentita ha detto "ecco, poi arrivano queste e passano avanti..." io mi sono bloccata, mi sono girata e l'ho guardata senza dire NULLA. La tipa ha ritrattato "no, cioè, giustamente eh...è giusto..." e io sono ripartita.

    Educatamente le ho fatto capire che è stata maleducata.

    "Io vorrei rinascere come quelle persone belle e ignoranti, che vivono come le piante, senza pensieri".

  • MyDarkSoul ciao, mi ritrovo molto nel primo paragrafo del tuo post, ho ricevuto un’educazione analoga e anche io ho dovuto de-costruirla un pezzetto alla volta quando mi sono accorto che l’atteggiamento remissivo a prescindere diventa nocivo verso sé stessi.

    Trovo davvero emblematico l’episodio che hai riportato. Probabilmente la tizia non era l’unica ad averlo pensato, ma ha deciso di optare per il "lo dico a voce abbastanza alta da farmi sentire ma non troppo alta per fingere che in realtà non volessi farmi sentire", l’atteggiamento del codardo. Tu sei stata una queen, rimessa a posto senza fiatare!

  • l’atteggiamento del codardo.

    Ho scoperto, non abbassando più la testa, che la maggior parte delle persone che tenta di sopraffare gli altri o di discutere senza motivo, alla fine, è così.

    Alla fine, ovviamente se non attacchi rabbiosamente l'altro, queste persone tornano al loro posto da sole perchè fondamentalmente ti hanno attaccato o per "farsi vedere" o per attaccar briga, mica per altro =O

    "Io vorrei rinascere come quelle persone belle e ignoranti, che vivono come le piante, senza pensieri".

  • Li ho ingoiati per tanti anni perché i miei genitori mi hanno cresciuta con l'idea che io sono sempre dalla parte del torto, non ho sostanzialmente diritti, devo stare zitta, mentre tutti gli altri per qualche misterioso motivo hanno sempre diritto di farmi notare cosa non va in quello che faccio o dico :D

    ... X(

    ... Come dite voi, da qualche anno a questa parte mi impegno a decostruire queste convinzioni limitanti che mi hanno mantenuta sempre in una posizione subordinata in tutti i sensi e in tutti gli ambiti.

    Il problema è che ora sono finita all'estremo opposto e ho disimparato anche a essere fintamente carina e gentile, che prima mi riusciva molto bene...

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