Lui è sposato ma l'interesse è reciproco, cosa devo fare?

  • Per cui per vivere una relazione felice con qualcuno che ti piace, anche se questa persona è legata da un matrimonio per le ragioni che descrivi tu (paura, senso di solitudine, impegni comuni, figli…) allora è giustificato tradire?

    La mia è una domanda. Non è un giudizio su nessuno.

    È una scelta, anche se penso sia meglio avere la volontà di lasciare il partner, ma non tutti riescono. Io non credo farei mai l'amante, perché non ho il carattere per farlo, ma conosco chi lo fa ed è felice.

    Per cui per vivere una relazione felice con qualcuno che ti piace, anche se questa persona è legata da un matrimonio per le ragioni che descrivi tu (paura, senso di solitudine, impegni comuni, figli…) allora è giustificato tradire?

    La mia è una domanda. Non è un giudizio su nessuno.

    Io personalmente non potrei farlo e credo che sia meglio lasciarsi se una relazione è infelice, ma ci sono persone che non riescono a farlo e io non me la sento di giudicale, così come non posso giudicare un uomo o una donna che tradiscono perché non possono vivere la sessualità, perchè il partner non vuole rapporti, magari sperano in un cambiamento, non lo so! È impossibile generalizzare, ma credo sia meglio lasciarsi piuttosto che vivere storie parallele.

    Capisco che adesso la conversazione è andata un po' più sui principi generali, però per tornare al caso particolare occhio a non farti troppi film.

    Che il matrimonio sia finito non lo sai tu e non lo sanno i colleghi. Capita che uno si sfoghi in un momento no, però poi spesso sono cose che finiscono lì. Dall'esterno ci si fa l'idea che sia un matrimonio in crisi quando magari è solo un temporale momentaneo.

    Io stessa spesso chiamavo mia sorella per sfogarmi quando avevo problemi con mio marito, poi mi sono resa conto che lei si era fatta un'idea un po' distorta di lui, come è naturale che succeda in questi casi.

    Insomma occhio, lui stesso ti ha detto: il matrimonio va avanti, tra alti e bassi, ma va avanti. Mi sembra un segnale piuttosto chiaro.

    Non mi sto facendo castelli in aria, difatti non lo sto cercando ma ero tentata di farlo, più che altro per capire che effetto mi faceva vederlo, di fare l'eventuale amante non ci penso proprio.

  • Per cui per vivere una relazione felice con qualcuno che ti piace, anche se questa persona è legata da un matrimonio per le ragioni che descrivi tu (paura, senso di solitudine, impegni comuni, figli…) allora è giustificato tradire?

    La mia è una domanda. Non è un giudizio su nessuno.

    Non c'è più nulla da tradire, legalmente sì, ma se una persona arriva a questo significa che la relazione è finita e non me la sento di giudicare.

  • Avevo compreso perfettamente il tuo punto di vista, da cui prendo la più ampia distanza possibile, e ribadisco che chi la pensa come te fa benissimo a non sposarsi e a continuare a investire finchè l'anagrafe lo consente su un percorso di vita della serie 'avanti il prossimo'.

    Ritengo però che il rispetto per le altrui scelte non possa venir meno, se un uomo ha scelto di sposarsi ha scelto un impegno a vita, non finché non passa la crio di turno.

    Quindi la cosa corretta nella tua situazione è attendere che lui si liberi (se mai lo farà) e solo dopo toglierti il tuo sfizio finché...dura.

    Personalmente vorrei una relazione appagante e costruttiva e non è una questione di anagrafe né di "avanti il prossimo", solo perché un matrimonio fallisce non significa che non si possa incontrare una persona con la quale si costruisce un rapporto sano e con la quale si stia bene. Io non ho bisogno di avere vicino un uomo, pur di avere qualcuno che mi accudisca quando sarò vecchia, per quello esistono le badanti. Non sono contraria al matrimonio, ma sono consapevole che nulla è per sempre, tutto può mutare e stare in un matrimonio infelice pur di avere compagnia mi sembra molto triste, per dire addirittura i preti cattolici di rito ortodosso possono divorziare. Cosa diventa il matrimonio quando si è infelici? Una tomba, che senso ha? Per quanto riguarda la mia situazione, non sarò mai un amante perché non fa parte del mio carattere, se volevo vederlo è per altri motivi.

  • Non sono contraria al matrimonio, ma sono consapevole che nulla è per sempre,

    Questo è un ossimoro.

    Per chi ci crede il matrimonio è per sempre e fa il possibile perché sia tale. Poi nella vita può sempre succedere che le cose non vadano proprio come si vuole ma se uno parte pensando non sia per sempre è appunto meglio non avventurarsi in cose più grandi di lui. Inutile spiegarti che quando ci si sposa si mette davanti alla propria felicità quella della coppia e della famiglia che si è formata, non si è più 'io' ma si diventa 'noi'.

    Il matrimonio è una cosa molto seria un impegno da assumersi a vita e il divorzio è l'estrema ratio, non un gioco da farsi ogni volta che il proprio ego non è più soddisfatto. Non funziona così. Ci si sposa, non a caso, in salute e malattia, nella buona e cattiva sorte e queste parole esprimono il significato del matrimonio: se il coniuge si ammala gravemente e resta su una sedia a rotelle non è previsto che lo abbandoni alla sorte e ti trovi un altro perché non sei più tanto felice. E se nasce un figlio con problemi di salute e non sei cosi felice non è previsto che scappi e trovi un altro. Il matrimonio è responsabilità, prima di tutto, non è la festa e l'abito bianco, è avere cura della vita dell'altro anche nelle difficoltà. Non si tratta di restare insieme per farsi compagnia senza sentimenti ma al contrario, i sentimenti sono talmente grandi che rinunci ad altre possibili relazioni.

    Se uno non vuole impegni e vuole fare una vita concentrata su se stesso è semplice, non si sposa e non fa figli e coglie tutte le opportunità che l'età verde consente, finché c'è. Sono scelte.

  • Capisco che adesso la conversazione è andata un po' più sui principi generali, però per tornare al caso particolare occhio a non farti troppi film.

    Che il matrimonio sia finito non lo sai tu e non lo sanno i colleghi. Capita che uno si sfoghi in un momento no, però poi spesso sono cose che finiscono lì. Dall'esterno ci si fa l'idea che sia un matrimonio in crisi quando magari è solo un temporale momentaneo.

    Io stessa spesso chiamavo mia sorella per sfogarmi quando avevo problemi con mio marito, poi mi sono resa conto che lei si era fatta un'idea un po' distorta di lui, come è naturale che succeda in questi casi.

    Insomma occhio, lui stesso ti ha detto: il matrimonio va avanti, tra alti e bassi, ma va avanti. Mi sembra un segnale piuttosto chiaro.

    Non mi faccio film, l'ho pensato molto tempo fa perché era un uomo con cui so avrei potuto essere felice, ma non mi metterei in una situazione dove poi inevitabilmente soffrirei. Volevo vederlo per capire se effettivamente sento qualcosa per lui oppure no.

    Fondamentalmente non si possono conoscere le dinamiche interne della coppia. E noi dall'esterno possiamo fraintendere o comunque esagerare quella che è stata una confidenza, che ne so, su un piccolo episodio. Cioè ci fossilizziamo su una cosa negativa che ci viene raccontata rispetto al partner, ma le altre 99 su 100 le vanno bene. E noi altri magari a pensare: "Perché si sta accontentando? Perché si fa trattare così?"

    Certo, mi basavo su ciò che mi è stato detto da persone che lo conoscono e non erano cose piacevoli, poi la verità la conoscono solamente i diretti interessati ma, onestamente, a me poco interessava come va la sua vita matrimoniale, anche perché non farei mai l'amante.

  • Comunque se il tipo non si è più fatto sentire vuol dire che ha capito che non vuole tradire la moglie, quindi il problema non si pone neanche.

    Sì, lui non si è più fatto vedere, ma parla e chiede di me a conoscenze in comune.

    Questo è un ossimoro.

    Per chi ci crede il matrimonio è per sempre e fa il possibile perché sia tale. Poi nella vita può sempre succedere che le cose non vadano proprio come si vuole ma se uno parte pensando non sia per sempre è appunto meglio non avventurarsi in cose più grandi di lui. Inutile spiegarti che quando ci si sposa si mette davanti alla propria felicità quella della coppia e della famiglia che si è formata, non si è più 'io' ma si diventa 'noi'.

    Il matrimonio è una cosa molto seria un impegno da assumersi a vita e il divorzio è l'estrema ratio, non un gioco da farsi ogni volta che il proprio ego non è più soddisfatto. Non funziona così. Ci si sposa, non a caso, in salute e malattia, nella buona e cattiva sorte e queste parole esprimono il significato del matrimonio: se il coniuge si ammala gravemente e resta su una sedia a rotelle non è previsto che lo abbandoni alla sorte e ti trovi un altro perché non sei più tanto felice. E se nasce un figlio con problemi di salute e non sei cosi felice non è previsto che scappi e trovi un altro. Il matrimonio è responsabilità, prima di tutto, non è la festa e l'abito bianco, è avere cura della vita dell'altro anche nelle difficoltà. Non si tratta di restare insieme per farsi compagnia senza sentimenti ma al contrario, i sentimenti sono talmente grandi che rinunci ad altre possibili relazioni.

    Se uno non vuole impegni e vuole fare una vita concentrata su se stesso è semplice, non si sposa e non fa figli e coglie tutte le opportunità che l'età verde consente, finché c'è. Sono scelte.

    Io concordo con quello che scrivi ed è un immagine bellissima del matrimonio, e la chiave di volta sono i sentimenti, come dici tu, talmente grandi che rinunci anche a te stesso. Ma appunto devono esserci questi sentimenti, altrimenti per quanto mi riguarda diventa un obbligo e sofferenza.

  • Io concordo con quello che scrivi ed è un immagine bellissima del matrimonio, e la chiave di volta sono i sentimenti, come dici tu, talmente grandi che rinunci anche a te stesso. Ma appunto devono esserci questi sentimenti, altrimenti per quanto mi riguarda diventa un obbligo e sofferenza.

    E tu che ne sai dei sentimenti di lui? In questi casi secondo me il sentito dire lascia davvero il tempo che trova, ho sempre pensato che il matrimonio, ed il rapporto di coppia in generale, nella visione degli esterni, sia un lontanissimo cugino, ma proprio lontano, di ciò che è realmente all'interno delle due persone direttamente interessate. Non capisco chi ti dia questa sicumera nel giudicare un rapporto in cui tu non sei coinvolta, davvero non lo capisco.

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