Voglia di lavorare ZERO. Da levargli uniforme, distintivo, stipendio e sedia che scalda.
Questa è l'Italia che detesto.
Certi individui, occupando il loro posto, costringono tanti appassionati che darebbero tantissimo per la causa lavorativa, ad andare a lavorare in un posto che non coincide con la loro preparazione e quello che vorrebbero fare, che schifo!
Hai ragione Proxima Centauri 
apro i thread e poi lascio parlare voi, mi piace leggervi!
Come forse già accennavo, ora sono affiancata da una nuova risorsa in stage, e devo dire che questa cosa mi sta caricando.
Sono sempre full di lavoro e bisognosa di ferie, però il fatto di avere una collega - che di primo impatto sembra volonterosa e affidabile - mi fa sentire meno sola nel mio stress lavorativo e mi piace affiancarla, anche se ciò richiede tempo.
Tipo questa settimana mi sta volando.
Arrivo a sera stanca ma abbastanza positiva.
Un po' d'ansia prima di dormire c'è, penso sia dovuta a vari fattori, pensieri, preoccupazioni, carattere mio, prendo della valeriana, ma tutto sommato la sto gestendo. Grazie!!
La mia giornata... strapiena e quasi surreale. Riunione in persona a metà mattina a 200 km da dove mi trovo. Mentre vado, ho da fare due call in cui faccio da parafulmine. Devo prendermi degli insulti che mi aspetto, so incassare bene e non ho particolari problemi, ma farlo mentre guido mi stressa. Inizio con gli insulti alle 8:30, prendo e porto a casa. Poi alle 9:00 e alle 9:30. Tra una call e l'altra il Bluetooth impazzisce, si stacca, riprende, si ristacca, rischio la vita due o tre volte. Faccio la mia riunione in presenza: impegnativa. Poi riparto verso il mio ufficio, sbrigo delle cose lì, prendo un paio di caffè con questo e quello, mangio al volo un panino, riparto verso un altro cliente, mi dà buca. Riparto per farmi i 200 km, ho i minuti contati per cercare di fare le restanti call senza stare al volante, ci riesco. Arrivo trafelata, mio marito mi fa trovare un caffè caldo, riparto con le call... una... due... e via, finalmente ho finito. Prendo i bambini e anche se è tardi li porto fuori. Mentre giocano felici, mi chiamano dal lavoro: c'è un problema su cui serve urgentemente che dia riscontro. E niente, stasera si lavora fino a tardi... fatti cenare i bambini mi rimetto sul pezzo... e ho finito da poco. Una giornata... delirante.
però il fatto di avere una collega - che di primo impatto sembra volonterosa e affidabile -
Cosa piuttosto rara, specialmente se è stagista! Quindi sembrerebbe che ti sia andata bene in questo caso.
Vorrei chiederti, dato che fai colloqui e devi gestire un team persone se non ricordo male, ti sei dovuta formare dal punto di vista comunicativo...hai letto libri o frequentato corsi?
Ore 8.00: non arriva il mio appuntamento.
Ore 8.10: lo chiamo per capire se viene o meno, perchè dopo 10 minuti ho il successivo.
Risposta: "Sono qua sotto... c'è la porta chiusa."
Io: "Vede i citofoni lì di fronte? Se suona, le apriamo..."
Lui: "Ah, non volevo disturbare...".
Ohm... 
È venerdì, ce la posso fare... forse.
Mostra di PiùOre 8.00: non arriva il mio appuntamento.
Ore 8.10: lo chiamo per capire se viene o meno, perchè dopo 10 minuti ho il successivo.
Risposta: "Sono qua sotto... c'è la porta chiusa."
Io: "Vede i citofoni lì di fronte? Se suona, le apriamo..."
Lui: "Ah, non volevo disturbare...".
Ohm...
È venerdì, ce la posso fare... forse.
Nuove frontiere della serie "ho visto cose che voi umani...!" 
Nuove frontiere della serie "ho visto cose che voi umani...!"
Guarda, non c'è come lavorare a contatto col pubblico tutti i giorni per vedere cose inimagginabili... 
Guarda, non c'è come lavorare a contatto col pubblico tutti i giorni per vedere cose inimagginabili...
Sicuramente è così, comunque devo dire che pur lavorando come impiegata e non a contatto col pubblico, a volte ne ho viste di incredibili anche io.
Anni fa mi capitò di chiedere della documentazione all'amministratore delegato di un'azienda; la documentazione non arrivava e feci diversi solleciti. Un giorno lo sentii e mi disse che la documentazione stava arrivando. A un certo punto sento un chiacchiericcio anomalo in corridoio, esco a vedere e trovo una attempata signora con in mano un plico, chiede dove può trovare la dottoressa Ipposam...il tizio aveva mandato la nonna a consegnare i documenti ...ho dovuto poi riaccompagnarla all'uscita perchè non sapeva più da dove era arrivata (il mio ufficio era al settimo piano di edificio commerciale).
il tizio aveva mandato la nonna a consegnare i documenti
Povera! 
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