Assuefatti dell'assurdo

  • Infatti nei campi di sterminio non si lavorava. Ed erano solo nel caso gli ebrei a lavorare, non di certo i tedeschi.

    Nei campi gli ebrei venivano fatti lavorare fino a morire, o uccisi quando non potevano lavorare più e il loro lavoro rendeva liberi i tedeschi. Così come a Sparta gli spartiati avevano schiavizzato gli iloti. E' sempre andata così: la libertà e ricchezza di qualcuno dipende dallo sfruttamento di altri. Se ci pensiamo bene, questo si ripete in varie scale e anche chi si sente sfruttato è sfruttatore di qualcun altro. Per esempio noi della classe media ci creiamo un piccolo insignificante benessere circondandoci di oggetti di scarsa qualità e basso prezzo prodotti da operai in condizione schiavile nei paesi in via di sviluppo.

  • Nei campi gli ebrei venivano fatti lavorare fino a morire

    Non mi pare sia andata proprio così... e non mi pare che gli Spartiati usassero parti del corpo come denti o ossa delle persone per produrre bottoni e saponi... e non mi pare che a Sparta rubassero le ricchezze di un popolo o gli cavassero i denti per recuperarne i metalli preziosi... li hanno trattati come oggetti da riciclo più che come esseri umani.

    I tedeschi non facevano lavorare affatto gli ebrei per essere liberi dal lavoro e dedicarsi all’otium, erano campi di sterminio, non di lavoro, c’è una grossissima differenza. Il loro scopo era raggrupparli e sterminarli, già dal loro arrivo visto che venivano divisi per abili e inabili. Tutto questo non c’entra nulla col discorso che stavamo facendo.

    E ti ripeto, quella scritta alla luce di quanto avvenuto era un’offesa all’essere umano.

    Ripeto, per favore, non esageriamo e non spostiamoci su terreni abbastanza accidentati. Lo so che la tentazione c’è, ma non si può rendere tutto così semplice e superficiale.

    Infatti è cosi, non si può pensare di essere felici solo a patto di vivere in certe condizioni, a un certo punto tentate tutte le strade ci si assesta sull'equilibrio possibile, e quello di Caio sarà diverso da quello di Sempronio. Per me che uno vada in giro arrabbiato col mondo perché non arriva dove vuole non ci sta: non esiste la garanzia di arrivare dove si vuole. La vita dà delle carte e con quelle si fanno i conti, ma certo pensare di sbuffare in faccia al prossimo perché si fa un lavoro noioso o faticoso o malpagato non lo posso proprio considerare giusto o foriero di qualche vantaggio.

    Non posso mettere più reazioni, perché sennò me le bannano.... quindi ti quoto per fartelo sapere. <3

  • Non mi pare sia andata proprio così... e non mi pare che gli Spartiati usassero parti del corpo come denti o ossa delle persone per produrre bottoni e saponi... e non mi pare che a Sparta rubassero le ricchezze di un popolo o gli cavassero i denti per recuperarne i metalli preziosi... li hanno trattati come oggetti da riciclo più che come esseri umani.

    I tedeschi non facevano lavorare affatto gli ebrei per essere liberi dal lavoro e dedicarsi all’otium, erano campi di sterminio, non di lavoro, c’è una grossissima differenza. Il loro scopo era raggrupparli e sterminarli, già dal loro arrivo visto che venivano divisi per abili e inabili. Tutto questo non c’entra nulla col discorso che stavamo facendo.

    E ti ripeto, quella scritta alla luce di quanto avvenuto era un’offesa all’essere umano.

    Ripeto, per favore, non esageriamo e non spostiamoci su terreni abbastanza accidentati. Lo so che la tentazione c’è, ma non si può rendere tutto così semplice e superficiale.

    Gli Spartiati (dori che venivano dal nord) avevano conquistato e rubato le terre degli iloti (il peloponneso) e li avevano resi schiavi. Li consideravano oggetti e una volta all'anno veniva organizzata una sorta di "caccia" in cui i giovani spartiati erano autorizzati ad ucciderli per superare una prova di coraggio ed essere considerati adulti.

    Gli ebrei venivano sfruttati per lavorare in condizione di schiavitù e sostenere l'economia di guerra tedesca. La separazione di cui parli tu, abili e inabili, avveniva proprio per distinguere chi poteva lavorare, che veniva lasciato in vita finché poteva farlo, da chi non poteva, che veniva subito ucciso. C'erano campi di lavoro, campi di sterminio e campi misti. Auschwitz era un campo misto, formato da un raggruppamento di tre campi di cui solo uno era di sterminio, gli altri due erano campi per i lavori forzati.

  • Gli Spartiati (dori che venivano dal nord) avevano conquistato e rubato le terre degli iloti (il peloponneso) e li avevano resi schiavi. Li consideravano oggetti e una volta all'anno veniva organizzata una sorta di "caccia" in cui i giovani spartiati erano autorizzati ad ucciderli per superare una prova di coraggio ed essere considerati adulti.

    Gli ebrei venivano sfruttati per lavorare in condizione di schiavitù e sostenere l'economia di guerra tedesca. La separazione di cui parli tu, abili e inabili, avveniva proprio per distinguere chi poteva lavorare, che veniva lasciato in vita finché poteva farlo, da chi non poteva, che veniva subito ucciso. C'erano campi di lavoro, campi di sterminio e campi misti. Auschwitz era un campo misto, formato da un raggruppamento di tre campi di cui solo uno era di sterminio, gli altri due erano campi per i lavori forzati.

    Premetto che io in storia sono un'ignorante, cosa di cui mi vergogno molto, però la sapevo anch'io così :|

  • Non posso mettere più reazioni, perché sennò me le bannano.... quindi ti quoto per fartelo sapere. <3

    E' già la seconda volta oggi che leggo questa tua precisazione, non ritengo sia necessario far presente questo fatto quindi ti chiedo gentilmente di astenerti per il futuro, e di utilizzare conseguentemente un numero di reazioni adeguato come fanno tutti gli altri senza lamentarsi. Grazie.


    Ailene per lo Staff di moderazione


    P.S. E ritornate in topic.

  • Gli Spartiati (dori che venivano dal nord) avevano conquistato e rubato le terre degli iloti (il peloponneso) e li avevano resi schiavi. Li consideravano oggetti e una volta all'anno veniva organizzata una sorta di "caccia" in cui i giovani spartiati erano autorizzati ad ucciderli per superare una prova di coraggio ed essere considerati adulti.

    Gli ebrei venivano sfruttati per lavorare in condizione di schiavitù e sostenere l'economia di guerra tedesca. La separazione di cui parli tu, abili e inabili, avveniva proprio per distinguere chi poteva lavorare, che veniva lasciato in vita finché poteva farlo, da chi non poteva, che veniva subito ucciso. C'erano campi di lavoro, campi di sterminio e campi misti. Auschwitz era un campo misto, formato da un raggruppamento di tre campi di cui solo uno era di sterminio, gli altri due erano campi per i lavori forzati

    Sinceramente è un discorso che non mi piace più, né per la piega che ha preso, né per quello che sto leggendo.... tra l'altro non so nemmeno come ci siate arrivati a dialogare di questa roba partendo da tutt'altre premesse.

    Vi auguro buona continuazione.


    [Non c'è nessuna lamentela personale, anzi era semplicemente una presa d'atto per aver esagerato nelle reazioni inviate in questa giornata e comunicarlo alla persona del quote. Come richiesto provvedo ad astenermi per il futuro. Buona serata e Buon lavoro]

  • [Non c'è nessuna lamentela personale, anzi era semplicemente una presa d'atto per aver esagerato nelle reazioni inviate in questa giornata e comunicarlo alla persona del quote. Come richiesto provvedo ad astenermi per il futuro. Buona serata e Buon lavoro]

    Anche questa è una replica ad un mio intervento di moderazione, e mi pareva di essere stata chiara sul fatto che non ne avrei ammesse altre. Sei qui da solo due settimane ed ho perso il conto di quante volte sono dovuta intervenire per un motivo o per l'altro nei tuoi riguardi. Se intendi continuare la partecipazione cerca di impostarla in maniera più consona ai suggerimenti che ti sono stati forniti. Grazie.


    Ailene per lo Staff di moderazione

  • I processi di produzione non sono mai un male, dipende da come sono ideati.

    Dipende da come ideati, su questo ti do ragione, perchè se ideati male finiscono per drenare l'individuo.

    Credo che se prediligi il secondo fai bene, ma in maniera scontata dovresti ottenere anche il primo.

    Di certo diventi capace di ottenere il primo, ma poi se spendere la tua capacità per ottenerlo, se ad esempio non ne hai la necessità personale diviene solo una questione di altruismo verso la società come nel volontariato.

    I Greci antichi... eh... filosoficamente può essere tutto giusto, ma nel pratico si ritorna al problema: alcuni lavorano ed altri oziano (otium inteso alla latina con accezione positiva). Beh, questo crea tensione sociale, e all'epoca dei Greci, dei Latini, nel Medioevo fino ad arrivare ad oggi la distinzione è stata sempre prima fra nobiltà e proletariato, poi decaduta la prima che comunque non lavorava né produceva, tra borghesia e proletariato.

    Vero, ma se nessuno lavorasse se non per volontariato, o per libera passione imprenditoriale o desiderio di soldi extra, perchè al fabbisogno base di tutti ci pensano già le macchine, il problema di disuguaglianza e tensione legata all'ozio sarebbe risolto, perchè tutti avrebbero la scelta di poter oziare.

    Ed è per questo che idealmente il principio comunista del lavoratore proprietario degli strumenti di produzione è un concetto giusto.

    Il discorso meno realistico è mettere in pratica questo concetto.

    Esatto, per questo dicevo che ci vorrebbe una redistribuzione di ricchezza, che in definitiva nella visione di società futura che auspico, equivale ad una proprietà condivisa degli strumenti di produzione, alias pubblici. D'ogni modo mi rendo conto sia utopia, chiacchere da bar, perchè come hai detto tu stesso è più facile che la cosa finisca storpiata.

    La società, dal tempo dei Greci antichi ad oggi, è comunque andata avanti ed è progredita, nonostante ci fossero persone che lavoravano e non oziavano.

    La società si che è progredita ma non più di tanto l'individuo. La tecnologia è andata avanti, ma noi a livello psicofisico siamo ancora fermi a 2000 anni fa, ancora con gli stessi problemi fisici e psicologici dei "mercanti del tempio".


    Abbiamo sempre le stesse risposte animali istintive e problemi egoici di base irrisolti dalla notte dei tempi.


    A livello di società mandiamo i razzi nello spazio e poi a livello individuale stiamo a farci i dispetti in ufficio per una questione di istinto animale del territorio perchè "quella sedia è mia! e tu non dovevi sedertici".


    "Ora ti macchio i fogli con il caffè quando non mi vedi e poi dò la colpa a Sofferenzio, il nuovo arrivato".

    Infine, la tocco piano ed in maniera evoluzionista... ogni animale è nato per lavorare, se per lavorare si intende procacciarsi il cibo e il sostentamento quotidianamente... perché l'uomo dovrebbe esserne esente e dedicarsi solo all'otium? All'uomo, per progredire, servono entrambe le cose: il lavoro e l'ozio.

    Però ho paura che qui stiamo andando un po' OT, perciò mi scuso con l'opener per la scarsa aderenza al tema del suo Thread.

    Tranne pochi animali sistemici come api, formiche e termiti l'uomo è l'unico mammifero che lavora per dare ad una società condivisa, anzichè raccogliere risorse per sè. Il che non è necessariamente un male, però bisogna stare attenti a non finire fagocitati dalla società stessa.


    Perchè l'uomo dovrebbe dedicarsi solo all'otium? Proprio per avere le possibilità di progredire come individuo e di elevarsi finalmente dalla natura animale verso vette più alte, ma come hai detto, probabilmente ci spingeremmo troppo OT a parlarne.

  • Non c'e' niente di male nel donare le proprie energie per la societa', anzi, e' necessario per poter vivere in una societa' civile ed evoluta, altrimenti si resta all'individualismo della giungla.


    Il problema qui non e' il principio, ma l'applicazione pratica. L'applicazione pratica nella nostra societa' si basa sulle regole del mercato capitalista, a cui siamo assurdamente assuefatti. L'unico valore possibile e' il denaro, percio' chi pulisce i bagni deve farlo bene ed esserne felice, non per una questione di dignita', ma per una questione di rapporto tra costi e benefici.

    Già, in definitiva il problema moderno è il capitalismo, sì, perché la società capitalista prende all'individuo più di ciò che gli dà, o per lo meno gli dà paccottiglia in cambio di risorse vitali.


    Donare le proprie energie vitali per la società è un male necessario alla società civile ed evoluta di cui parli, ma che auspico a livello del tutto utopistico in futuro possa risolversi. Lo chiamo un male perché, come ho spiegato, a mio avviso frena l'evoluzione dell'individuo dal raggiungimento di vette più alte, drenandolo: in definitiva ciò che pensavano i greci.

  • Uno che oggi sbuffa può essere qualcuno che domani parteciperà a una rivoluzione.

    Mi riesce difficile immaginare una cosa del genere, la rivoluzione la fa qualcuno che ha iniziativa e capacità, non certo l'impiegato annoiato che sbuffa.

    E comunque c'è poco da fare rivoluzioni ci sarà sempre differenza economica e sociale tra le persone, è la vita che è fatta così.

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Assuefatti dell'assurdo 204

      • Giak
    2. Risposte
      204
      Visualizzazioni
      4.6k
      204
    3. superpippo9

    1. Gli obiettivi impossibili 18

      • ipposam
    2. Risposte
      18
      Visualizzazioni
      521
      18
    3. fake00

    1. Diario condiviso della giornata lavorativa 88

      • Saritta
    2. Risposte
      88
      Visualizzazioni
      2.6k
      88
    3. Proxima Centauri

    1. Ho commesso un gravissimo errore sul lavoro 9

      • Fosburic
    2. Risposte
      9
      Visualizzazioni
      408
      9
    3. Fosburic

    1. Ottenere l'invalidità 133

      • Oblomovista
    2. Risposte
      133
      Visualizzazioni
      4.8k
      133
    3. Molecolare

    1. Lavoro "qualsiasi" e senso di inadeguatezza 43

      • Diana1492
    2. Risposte
      43
      Visualizzazioni
      1.2k
      43
    3. Mimi Ri