Infatuazione per una donna sposata, come posso uscirne?

  • Avete ragione e so che a questa età, 50 anni, dopo più di vent'anni passati insieme e con due figli, è una stupidaggine la mia. Con problemi ben peggiori da affrontare, mi rendo comunque conto che mi manca qualcosa. Anche per il fatto che gli anni sono passati, e vedo in me e in lei le modifiche che il tempo ha fatto su di noi... Tutti credo vorremmo che il partner si comporti in determinati modi, ma l'amore credo sia anche accettare noi stessi e accettare i cambiamenti. Lo terrò presente e basta, tanto so che non porterà a nulla e un giorno passerà...

    Prova a vederla così, è un bene che ti sia capitata questa infatuazione, significa che sei ancora vivo e vitale.

    Sai benissimo che non metteresti a rischio le tue certezze per ricominciare tutto da capo (te lo immagini?), la cosa ti intriga come è giusto che faccia una cosa nuova, metti un freno alla fantasia e ritorna alla tua vita vera, fai qualcosa di bello con tua moglie, e ricordati di quando era con lei che ti emozionavi.

  • Prova a vederla così, è un bene che ti sia capitata questa infatuazione, significa che sei ancora vivo e vitale.

    Sai benissimo che non metteresti a rischio le tue certezze per ricominciare tutto da capo (te lo immagini?), la cosa ti intriga come è giusto che faccia una cosa nuova, metti un freno alla fantasia e ritorna alla tua vita vera, fai qualcosa di bello con tua moglie, e ricordati di quando era con lei che ti emozionavi.

    Sì, infatti. E' che su una persona normale avrebbe meno conseguenze. Io che già sono ansioso con DOC, ecc. questa cosa mi ha creato, diciamo, fastidio. Poi sono il primo che, se razionalizza un minimo, capisce che ci sarebbero delle implicazioni negative enormi e non ce la farebbe a sopportare il tutto. A volte mi chiedo se, non avendo io un carattere estremamente ansioso e ossessivo, avrei potuto chissà vivere avventure come vedo alcuni conoscenti fanno senza porsi problemi. Io devo calcolare e avere il controllo di ogni cosa, prevedere gli esiti di ogni mia azione. Questa caratteristica ce l'ho da sempre, figurarsi trovarsi in una relazione extraconiugale con delle variabili impazzite... Questa me la terrò nel cassetto delle fantasie.

  • Può darsi, ma credi che la cosa ti avrebbe reso più felice o ti avrebbe fatto fare una vita migliore? Avrei molti dubbi su questo.

    Non lo saprò mai, perché non sarei in grado di sostenere psicologicamente la situazione. Nelle mie fantasie posso dirmi che è tutto bellissimo: innamoramento, vita di coppia. Ma so che la realtà non potrebbe essere così. Starei tutto il giorno a pensare al male procurato agli altri, a farmi domande su se sia stato giusto o sbagliato, su che ripercussioni avranno i miei figli. Mi creo problemi su una fantasia, figurarsi nella realtà... non sarebbe vita.

  • Non lo saprò mai, perché non sarei in grado di sostenere psicologicamente la situazione. Nelle mie fantasie posso dirmi che è tutto bellissimo: innamoramento, vita di coppia. Ma so che la realtà non potrebbe essere così. Starei tutto il giorno a pensare al male procurato agli altri, a farmi domande su se sia stato giusto o sbagliato, su che ripercussioni avranno i miei figli. Mi creo problemi su una fantasia, figurarsi nella realtà... non sarebbe vita.

    Quello che intendevo dire è che farsi degli scrupoli non è da stupidi, tutt'altro, significa avere consapevolezza che non stiamo nel mondo Disney ma nella realtà dove le nostre azioni hanno conseguenze a volte importanti.

    Certo ci vuole una giusta misura, altrimenti si vive davvero ingessati, ma nemmeno fare tutto quello che la mente ci dice va bene, perchè la vita è fatta di scelte che ci fanno costruire strade ed evitarne altre.

    Per me giusto dare alle cose il loro peso; ti piace questa donna ma hai già la tua vita e non intendi metterla in discussione, bon.

    Capita a tutti, più volte nella vita, anche a noi donne, poi tendenzialmente nelle coppie che funzionano si dà valore a ciò che si ha e si lascia l'infatuazione lì dove sta, senza dare seguito...anche perchè o si riesce a tenere la cosa sotto controllo, come relazione parallela, o si rischia di mettere in discussione tutto per...cosa? Sentirsi ancora piacenti? Qualche mese di passione? Per passare i prossimi anni (i 55, 60...65...) con una che non sa nulla di te, della tua storia, dei tuoi sacrifici, dei tuoi figli...perchè mai?

  • Comunque, mi sono invaghito di questa donna che frequenta la palestra dove vado tutti i giorni. La situazione è ridicola perché lei giusto mi saluta e fa le classiche due chiacchiere di circostanza, mentre io ho perso la testa. Se non la vedo sto male e la penso tutti i giorni. Mi rendo conto che l'ho idealizzata perché in lei forse vedo la sicurezza e l'attenzione che vorrei avere io. Non so, è una situazione che mi lascia perplesso, ma non riesco a capire come uscirne.

    Di solito resistendo e facendo passare un tot di tempo la cosa si dissolve da sé.


    Fai attenzione però, perché spesso in posti come le palestre alcune persone vanno quasi con l'intento di attrarre e "misurare" il loro potere attrattivo. Alcuni/e lo fanno consapevolmente, altri in modo quasi totalmente inconscio.


    Sta di fatto che una buona parte dell'attrazione che tu provi potrebbe essere data da una sorta di occulta disponibilità al dialogo che questa tizia ha e che la porta anche a "recitare la parte", quindi a impostarsi (anche in modo passivo) in un modo che alimenta le tue fantasie.


    Per quello che ne sai a casa sua potrebbe anche essere una arpia. Tieni a bada la fantasia quindi.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Lo credo anche io che in effetti possa anche lei voler mettersi in mostra e magari misurare la sua capacità attrattiva. Sto evitando i suoi orari ma è molto dura... che situazione ridicola, dovrei de-idealizzarla capendo che è solo una proiezione di quello che sento mi manchi e che potrebbe essere l'attenzione e l'ammirazione degli altri...

  • Lo credo anche io che in effetti possa anche lei voler mettersi in mostra e magari misurare la sua capacità attrattiva. Sto evitando i suoi orari ma è molto dura... che situazione ridicola, dovrei de-idealizzarla capendo che è solo una proiezione di quello che sento mi manchi e che potrebbe essere l'attenzione e l'ammirazione degli altri...

    Sicuramente de-idealizzarla è il primo passo, il secondo capire cosa ti manca nel tuo rapporto, terzo parlare chiaro all'interno del tuo rapporto e vedere come rinnovarlo o vivacizzarlo, delle fantasie si può parlare... dalle azioni non si torna più indietro, a ogni azione sbagliata corrisponde una reazione.

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