Ho letto con attenzione la storia della tua giornata da tirocinante e devo dirti che, prima di leggere il tuo post scriptum, avevo pensato di chiederti se fossi in cura da un terapeuta.
Detto ciò, voglio essere molto sincero ed è per questo che leggendo il tuo messaggio ho colto della positività. Cosa voglio dire? Mi pare ovvio che se a quell'ambiente associ dei malesseri del passato e delle preoccupazioni, non penso che i primi giorni di tirocinio possa vivere allegramente la scuola. Tuttavia, il sushi serale potrebbe essere indicativo di come la giornata si sia conclusa in modo positivo nonostante le difficoltà vissute a tirocinio. Se ci pensi è come un duro giorno di lavoro, che si conclude con una gratificazione identificabile tranquillamente in una cena.
Nel tuo racconto ho percepito molta ansia, molti blocchi relativi alle attività da svolgere, ma in tutto ciò credo tu abbia tralasciato di dirci una cosa. Al di là di tutte le difficoltà e dei pensieri negativi, come ti sei trovata? Hai scritto che questa è un'attività temporanea e che in primaria ti sei trovata meglio dell'asilo, ma a parte questo? Se non avessi avuto quei pensieri intrusivi, la giornata ti sarebbe piaciuta?
In ogni caso ti faccio i miei complimenti, nel primissimo post contattare i responsabili del tirocinio sembrava un'impresa titanica, invece ti ritrovo a raccontare la tua giornata da tirocinante. Bravissima, ti invito a riflettere anche su questi traguardi!