Buongiorno a tutti, circa due mesi fa ho aperto questa discussione per raccontarvi la mia situazione sentimentale. Sono contento di poter aggiornare il forum e ricevere i vostri pareri.
Da allora, molte cose sono cambiate. In modo errato, ho continuato ad accumulare tutto ciò che mi faceva stare male. Anche la situazione di lei è stata complicata: suo padre (separato) ha cominciato a chiederle soldi per collaborare alle spese di casa. Lei, come da suo carattere, ha preso la cosa molto sul personale e ha fatto le valige, andando via di casa. La sera stessa sembravo più preoccupato io che lei, che non aveva un posto dove dormire. Stupidamente e impietosito dalla sua situazione (mi sentivo quasi in dovere di farlo in quanto suo fidanzato), le ho pagato circa 6 giorni di hotel in attesa di una sistemazione semi-definitiva.
Dopo alcuni giorni, abbiamo parlato e abbiamo deciso che era il caso che lei si cercasse un lavoro e un appartamento (una stanza) nella mia città. Ci dividono 70 km, quindi ho cominciato a cercare lavoro intensamente. Ho fissato un paio di colloqui e un giorno di prova da una signora che prometteva un contratto serio. La mia ragazza ha fatto questo giorno di prova, ma in seguito mi ha detto che la signora non le aveva scritto più nulla e che quindi lei non le voleva scrivere perché era già un no. Secondo me non è andata proprio così.
L'ultimo giorno di hotel l'ho passato con lei per cercare una soluzione. Come al solito, abbiamo cominciato a litigare e lei a stuzzicarmi. Mi ricordo ancora la frase che mi disse prima che me ne andassi: "Ma si tanto tu mi usi solo per il sesso". Non ci ho visto più e dalla furia me ne sono andato. La mattina dopo mi ha chiamato in lacrime, dicendo di essere sola e di non avere nessuno a parte me. Ho deciso di tranquillizzarla e andare da lei. Abbiamo passato una giornata semi-normale, durante la quale ha chiamato sua madre e le ha spiegato la situazione. Poi è andata a vivere con lei.
Da quel momento ha iniziato a convivere con la mamma, una persona che a me non va proprio a genio, in quanto è sposata. Mia madre mi ha confessato di aver visto sul telefono della mamma un'applicazione di un sito di incontri. Lei ha pure osato difenderla. Da quando ha iniziato a vivere con la mamma è cambiata completamente. Se prima mi chiamava ogni giorno per 30/40 minuti di fila, ora mi chiama una volta a settimana. Stranito dai suoi comportamenti, ho cominciato a chiederle, e molto probabilmente anche a stressarla, cosa ci fosse che non funzionava più. Ma lei nulla. Mi scriveva sempre meno e mi chiamava ancor meno.
Finché una sera, stanco di parlare praticamente solo io, le ho scritto che così non riuscivo più ad andare avanti. Le ho detto che dopo tutto quello che ho fatto per lei continua a trattarmi male. Lei mi ha chiamato subito e mi ha detto che non ho avuto neanche il coraggio di lasciarla di persona e che mi nascondo dietro un telefono. Per la prima volta nella mia vita sono scoppiato in un pianto quasi isterico. Le ho detto che mi sento trattato come uno schifo, che lei non mi chiama più e mi scrive più. Lei, un po' commossa, mi ha detto che mi amava e che se volevo potevamo sentirci il mattino successivo.
Il mattino successivo, un po' per vergogna e un po' per orgoglio, le ho detto di non chiamarmi. E così per tutto il giorno non ci siamo sentiti. Le ho scritto io il giorno successivo chiedendole come stava, ecc. C'è stata una cosa che mi ha fatto andare ancora in bestia: in tutti i messaggi che le scrivevo, lei continuava a essere online e a visualizzarmi dopo minuti, rispondendo quasi con monosillabi. Mi sono arrabbiato di nuovo e le ho chiesto con chi aveva più piacere di parlare al posto di scrivere con me. Insistendo, mi ha detto che si scriveva con un amico che abita vicino a lei e che conosce da tre anni. Le ho chiesto gentilmente di dirmi il nome e l'ho cercato su Instagram. Per casualità, ho visto i suoi seguiti e ho scoperto che lui la seguiva ma lei non lo seguiva.
Morale della favola, abbiamo litigato nuovamente. Io giustificavo la mia incazzatura in quanto non mi scriveva e non mi chiamava da due settimane per scrivere ad amici che non conoscevo neanche. Lei mi disse che ero paranoico e geloso. Così passò ancora un giorno e pensando e ripensando decisi che in fondo non c'era nulla di male se avesse scritto qualche volta a un suo amico, in quanto lei è praticamente sola. Così decisi io di chiederle scusa per il mio atteggiamento da paranoico e geloso. (Lei non si è mai scusata da quando la conosco.)
Passarono i giorni e passammo San Valentino insieme. Io le feci un regalo scelto insieme da 150€ e lei mi disse di prendere quello che volevo nel negozio. Ma io le dissi che mi andava bene che mi pagasse la benzina per riportarla a casa. Così, arrivato alla pompa di benzina, le chiesi se voleva scendere lei a rifornire perché l'ha sempre fatto, e mi disse che aveva solo 20€ e che non poteva mettere di più. Così io, un po' infastidito dal suo atteggiamento, le dissi che poteva inserire anche la carta, e lei cominciò a insultarmi, ecc. (Forse apprezza i regali costosi ma non ama farli.) Facemmo quasi tutto il viaggio in silenzio e ci salutammo.
Ora, questo weekend ci siamo visti ed è andato tutto abbastanza bene. L'unica cosa che mi ha fatto strano è stata che in un bar, quando stavamo aspettando l'ordine, lei prese il telefono e cominciò a scrivere. Fin lì, anche se infastidito, mi andava anche bene, finché non fece un sorriso (quasi risata) a un messaggio. Io le ho detto che anche se aveva piacere di scriversi con altre persone mentre era con me poteva evitare. Lei mi disse che un mio amico le aveva mandato un'immagine divertente e a lei scappò un sorriso. Prima bugia detta: il mio amico sì, le aveva mandato un'immagine divertente, ma la sera prima e lei l'aveva già vista. Da quella mia affermazione, lei è diventata più silenziosa e aggressiva. Più tardi ci salutammo e tornai a casa.
Arriviamo a ieri e oggi.
Ieri mattina, visto che non lavoravo, sono stato un po' di più al telefono, e si è ripresentata la stessa situazione per la quale mi sono innervosito: ovvero, anche se le scrivevo in tutta gentilezza messaggi per chiederle come stava o cosa avrebbe mangiato a colazione, lei stava perennemente online anche per 15 minuti di fila e poi usciva senza leggere neanche il mio messaggio. È andata avanti così fino alle 17, dopo il quale le ho scritto cosa le dicessero i suoi amici per toglierle il tempo da me. Lei mi ha detto "stai ricominciando". E io giustamente le dissi che era lei che stava ricominciando a ignorarmi e a preferire i suoi "amici" (non so neanche quante volte li abbia visti nella sua vita) al posto di me. Così le ho mandato un po' di messaggi tutti lasciati con il visualizzato. E stamattina il mio ultimo messaggio è stato un buongiorno anch'esso visualizzato.
Ora, io la amo e come spero avrete capito anche voi l'ho aiutata moltissimo e sono passato sopra un sacco di cose imperdonabili da qualcun'altro, ma ora sono esausto e non riesco più a essere considerato come uno schifo e a essere messo in secondo piano. Sto quasi impazzendo. Tante volte dico a me stesso che sono io il problema, che alla fine sono esagerato io nei comportamenti e così torno a portare la mia mente nel dire che è lei quella innocente che ha avuto tanti problemi e forse ora vuole solo farsi nuovi amici per dimenticare tutti il passato.
Posso avere un vostro sincero parere per come mi dovrei comportare una volta per tutte? Sbaglio io? Sono troppo paranoico e stressante? Lei all'inizio era innamorata persa di me, poi alla fine i sentimenti si sono quasi capovolti, se non per brevi istanti.