Cerco consigli circa il mio ex depresso, posso sperarci ancora?

  • Ciao ho letto la tua storia, innanzitutto mi dispiace che ti trovi in questa situazione e comprendo il tumulto emotivo.


    Ti cito il pezzo che più mi ha colpito di quello che hai scritto:

    comunque fai conto che è uno che è rimasto nello stesso posto di lavoro per anni (sottopagato) solo perchè si sentiva in colpa a lasciare i colleghi con un aiuto in meno...

    Quest'uomo ha uno schema di autosacrificio, tu conosci bene questa parte perché te l'ha raccontata lui dopo averla scoperta nel corso della terapia. Eppure considerando ciò che sai della ex moglie, ma soprattutto quanto citato sopra... È abbastanza evidente.

    Al netto di queste considerazioni io trovo folle pensare che si possa parlare/ragionare/condividere con una persona che è in pieno trauma e ha appena andata contro uno (se non il) più forte diktat personale.


    A lui va lasciato il tempo e modo di elaborare e guarire e tu con i tuoi comportamenti non glieli stai dando con la consapevolezza che potrebbe non tornare. Se ti basti da sola come dici, sapendo cosa sta passando lui non dovresti fallire nel metterti da parte seppur sofferente, ma se entrano in gioco le tue parti come penso l'unica strada è la terapia e devi iniziare un percorso alla svelta prima di peggiorare la situazione.

    Questo sia per te, ma anche per lui.


    In bocca al lupo per tutto

  • mai innanzitutto grazie della risposta.

    Io so benissimo come è fatto e la terapia me lo ha solo confermato, ma accetto ogni sua sfumatura di carattere perché è la sua.

    Io mi basto perché non ho paura della solitudine, ma amandolo mi fa stare male il non sapere. Se lui mi dicesse che non mi vuole, mi metterei il cuore in pace e sarei più serena. Il mio problema è l'essere in questo limbo, quindi cerco di capirci il più possibile senza pesare su di lui.

    Però non capisco perché io non gli stia dando modo e tempo per elaborare. Dopo il mese in cui ci siamo parlati comunque, nonostante la richiesta di pausa (lui stesso mi scriveva), abbiamo interrotto ogni rapporto/messaggio per alcuni mesi. Quando i miei amici mi hanno detto che si vedeva che lo "mal sopportavo", gli ho chiesto scusa e gli ho detto che reagivo così solo per il dolore e che da quel momento gli sarei stata vicina e basta in base a ciò che provo. Lui stesso mi ha detto che gli fa piacere se ci sentiamo. Ora con lui sono sempre serena e supportiva, cerco di farlo ridere e di tenere un clima rilassato. Lui sa che sto soffrendo perché sa i miei sentimenti, però il mio impazzire e il mio dolore li tengo per me, non li scarico in alcun modo su di lui e non gliene parlo da mesi. So che potrebbe non tornare, ma quello che mi fa impazzire è il non sapere. Gli ho chiesto se quindi fosse convinto fosse finita, quando gli ho chiesto scusa, e non mi ha minimamente risposto, ma poi ho lasciato perdere tutto e per lui sono diventata solo un'amica con cui parlare. Quindi, secondo te perché non gli darei spazi?

  • non abbiamo avuto modo di stare davvero insieme. Nel momento in cui ha chiesto il divorzio, non abbiamo più avuto modo di vederci, è andato in crisi subito (e me lo ha detto dopo un mese).

    Questo avvalora la tesi che il trauma per la separazione sia alla base del suo attuale stato alterato.


    Su questo hai ragione: lui si spaventa moltissimo con i cambiamenti. Non riesce a stare in una zona fuori comfort, però non è un mammone. Non è mai stato vicino ai suoi come lo è ora.

    E' difficile sapere quanto uno sia "mammone" dall'esterno e con incontri occasionali. Lo si capisce solo nel vissuto più quotidiano.

    Il solo fatto che una madre "sponsorizzi" una donna, piuttosto che l'altra è un segno che lui glielo lascia fare, oppure che è una cosa abituale. Il dubbio resta.


    Faceva tutto lui, TUTTO. Lei si lamentava e basta e anzi, litigavano sempre più spesso per il fatto che lei non facesse nulla. Lei era andata in depressione prima di sposarsi e lui l'aveva sposata perché sperava di aiutarla. Ha sempre avuto questo (stupido) spirito di sacrificio estremo, dove si metteva da parte anche quando non doveva. Era triste e a un passo dalla depressione quando l'ho incontrato. È rinato. Non voleva manco approciarsi a me, sapendo che ero già impegnata, ma ha detto che gli piacevo troppo per starmi lontano e aveva questo costante richiamo verso di me.

    Quindi è un crocerossino.

    In un'altra risposta parli di problemi che avevi anche tu e che l'avrebbero potuto attrarre. E' una cosa non proprio sana.


    la sua psicologa gli ha detto che magari ha fatto la crocerossina anche con me.

    Possibile.

    Ritengo "strano" che gli abbia consigliato di mollarti in modo così palese come hai scritto nelle varie risposte, ma tutto può essere.


    Finché una relazione è clandestina è tutto bello. Poi quando c'è il confronto con la realtà spesso crolla tutto. Secondo me l'amore vero si vede appunto nella quotidianità, nel condividere la propria vita con l'altro, nel mostrare e vedere i nostri limiti e difetti, il banco di prova è quello.

    Esatto.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • bruce0wayne che non sia un mammone lo so perché si è riavvicinato a sua madre solo ultimamente, prima invece non la sentiva nè vedeva quasi mai, però, come dici tu, tutto può essere.

    Sicuramente è stata "solo" la separazione a traumatizzarlo, perché personalmente ho fatto di tutto per supportarlo e stargli accanto, non gli ho mai fatto pressioni di alcun tipo e gli ho lasciato tutto lo spazio che voleva, pur rimanendo al suo fianco.

    È si un crocerossino, ma ci siamo conosciuti quando la mia vita era normale, io non avevo problemi nè pensieri, eppure lui stesso si è detto innamorato e mi si è avvicinato. Solo dopo un annetto sono nati i problemi. Per questo credo che con me non sia successo.

    Per quanto riguarda la psicologa ha fatto strano anche a me dicesse di allontanarmi, ma questa era laureata in psicologia ma non praticava, anzi faceva altro. Lo aveva convinto a "seguirlo" secondo me solo per farsi i cavoli suoi. Poi quando è andato dallo psichiatra per gli antidepressivi, è andato da una professionista ma non so lei cosa gli abbia detto.

    Lo so che avete ragione, che l'amore si vede solo nelle difficoltà, però ci ho creduto davvero perché continuavo a chiedergli se era sicuro, se non ero solo una scappatoia, se voleva davvero un futuro con me e non ero solo un diversivo e lui continuava a giurarmi che era tutto vero quello che provava e che non era mai stato così bene. Io mi sono sempre interrogata su quello che io volessi e son sempre stata sincera con lui e me stessa. Penso che lui non avesse voglia di pensarci davvero ma di vivere il momento, rimandando al futuro i problemi. Il risultato è che ci sono rimasta estremamente scottata io (non che lui non stia male, anzi, però rimane il fatto che, volontariamente o no, mi ha "usata" per star bene lui e basta).

    Sopporterò. Rimarrò accanto a lui fino a quando non starà bene, ma avere i vostri pareri mi ha dato conferma che la parte di me che pensa non ci sia futuro ha ragione. Per quanto faccia male, andrò avanti convinta sia la scelta giusta. Spero solo di stare bene presto e, soprattutto, di non trovare mai più soggetti simili (anche se lui è stato un caso eccezionale, di base sono estremamente contraria a storie tipo questa, e mi vergogno anche molto).

  • Sopporterò. Rimarrò accanto a lui fino a quando non starà bene, ma avere i vostri pareri mi ha dato conferma che la parte di me che pensa non ci sia futuro ha ragione.

    Bisognerebbe sincerarsi, senza dare troppa retta alla madre e alla pseudo-psicologa: che a lui la tua vicinanza faccia bene. Nella condizione in cui è: potrebbe anche non essere. Peraltro la legge in questi casi fa di tutto per spingere la coppia al ricongiungimento. Può essere che stia guardando in quella direzione nei confronti della moglie.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Bisognerebbe sincerarsi, senza dare troppa retta alla madre e alla pseudo-psicologa: che a lui la tua vicinanza faccia bene. Nella condizione in cui è: potrebbe anche non essere. Peraltro la legge in questi casi fa di tutto per spingere la coppia al ricongiungimento. Può essere che stia guardando in quella direzione nei confronti della moglie.

    Concordo pienamente e questo risponde alla tua domanda:

    Quindi, secondo te perché non gli darei spazi?

    Anche se lui ti cerca e ci sta male e tu ci stai male perché vorresti sapere stai anteponendo il secondo a ciò che veramente serve a lui che è il distacco per elaborare. Se tu sei nella condizione più forte sta a te prendere le redini per entrambi. Questo in una coppia matura, anche se ci si lascia, almeno questa è la mia visione.

  • mai  bruce0wayne no, con la moglie non torna di sicuro. Non solo stanno proseguendo con il divorzio, ma lei sta bene da sola. È anaffettiva e asessuale, glielo ha detto anche lo psichiatra (e lei lo sapeva da sempre, ma, per motivi che non sto qui a snocciolare, lo ha voluto incastrare sposandolo). Lui, per quanto ci stia male in mezzo a tutto, sa e mi dice che è sicuro della scelta e che ha fatto bene.

    Lui, quando mi ha detto di lasciarlo in pace, sono sparita. Quando mi ha detto che avrebbe avuto piacere a sentirmi, gli ho scritto senza invadenza. Capisco quello che mi dite, ma mi sembrava la cosa giusta lasciare decida lui in base a come sta... no? Ripeto: di tutto questo dolore e questa disperazione che vi racconto a lui non ne parlo. Parlo solo di cose allegre, se vuole mi scrive lui qualcosa e sembro la persona più tranquilla al mondo... gli lascio tutto lo spazio di manovra possibile... non mi sembrava di interferire con la sua guarigione...

  • no, con la moglie non torna di sicuro.

    Io questo non l'ho pensato. Probabilmente era per Bruce, lo dico scanso equivoci.


    Capisco quello che mi dite, ma mi sembrava la cosa giusta lasciare decida lui in base a come sta... no?

    No perché non è molto in grado di decidere in quello stato, penso nessuno lo possa essere.

    Penso anche che il motivo per cui insisti così tanto su questo punto è che ti interessa più mantenere il rapporto con lui che qualunque altra cosa.

    Scusami la schiettezza lo ami ed è normale che tu ti senta così, però il mio pensiero resta sempre questo :)

  • Lui, quando mi ha detto di lasciarlo in pace, sono sparita. Quando mi ha detto che avrebbe avuto piacere a sentirmi, gli ho scritto senza invadenza. Capisco quello che mi dite, ma mi sembrava la cosa giusta lasciare decida lui in base a come sta... no? Ripeto: di tutto questo dolore e questa disperazione che vi racconto a lui non ne parlo. Parlo solo di cose allegre, se vuole mi scrive lui qualcosa e sembro la persona più tranquilla al mondo... gli lascio tutto lo spazio di manovra possibile... non mi sembrava di interferire con la sua guarigione...

    Il fatto è che comunque stai "orbitando" intorno a lui e questo genera una presenza che ha la sua "massa" nel suo comportamento.

    In parte è corretto che sia così, perché tu sei una presenza importante della sua vita.


    Io questo non l'ho pensato. Probabilmente era per Bruce, lo dico scanso equivoci.

    Si, lo pensavo io e sotto sotto continuo a pensarlo, nel senso che a livello socio-economico potrebbe convenire e magari lo spinge in quella direzione proprio la madre.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • In parte è corretto che sia così, perché tu sei una presenza importante della sua vita.


    Si, lo pensavo io e sotto sotto continuo a pensarlo, nel senso che a livello socio-economico potrebbe convenire e magari lo spinge in quella direzione proprio la madre.

    Sono una presenza importante pur lui non volendo continuare con me? Pensavo di non esserlo più, avendomi allontanata... perdonami, ma mi sfugge il passaggio.


    La madre era la prima a spiegerlo a lasciarla. In Verità all'inizio la madre era felice avesse trovato me. Poi lui le ha parlato di me quando stava male ed era disperato, e lei gli ha detto di lasciarmi perdere.


    Penso anche che il motivo per cui insisti così tanto su questo punto è che ti interessa più mantenere il rapporto con lui che qualunque altra cosa.

    Scusami la schiettezza lo ami ed è normale che tu ti senta così, però il mio pensiero resta sempre questo :)

    Potrei allontanarmi un po' e vedere se lui mi dice qualcosa... se magari gli spiace può chiedermi perché mi sono allontana e se vuoi torni me lo può dire lui... ha senso? Anche se penso non mi chieda di tornare. Ormai mi son convinta che avete ragione e molto probabilmente per lui è stata solo un'avventura extramatrimoniale, quindi finisce qui il tutto.

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