Sì, "disillusione" è una parola in cui mi riconosco molto.
Per la verità io non ho mai avuto un progetto preciso a 20 anni, tipo "so già che tra 10 anni sarò un medico e sarò sposata con un uomo di nome Agenore e avrò due figli di 4 e 6 anni (un maschio e una femmina) e un Labrador e una casa con una libreria di design". Anzi. Negli anni tra i 20 e i 30 ho preso anche delle decisioni "impreviste", come andare a vivere all'estero per due volte, in due luoghi diversi, in due momenti diversi della vita. Ho sempre dato molto valore al fare esperienza, al cogliere le occasioni che arrivavano e farle mie - non senza difficoltà, ma sicuramente con meno ansia rispetto a ora, perchè fondamentalmente sentivo di potermelo permettere, forte del fatto che, come cantano i Rolling Stones in una loro bella canzone, "il tempo era dalla mia parte".
Come dici tu stessa non è necessario avere dei progetti per vederli poi infranti ma è la consapevolezza di non poter avere più tempo per sognare.
La mia crisi la ebbi a 30 anni, poi andai a vivere all'estero, tornai e la mia vita prese un percorso quasi spontaneo, neanche me ne accorsi, lavoro stabile, mutuo, compagna, tutto questo in 10 anni.
Una vita come un'altra, ma sto bene.
Ho capito con il passare del tempo che la mia ansia era proprio quella di progettare il futuro, di voler far qualcosa di significativo, era tutto nella mia testa.
Cerca di essere meno rigida con te stessa, non sei sempre la causa dei tuoi problemi e nemmeno la soluzione.