Ciao! Ho un quesito: nasco 37 anni fa in povertà e disagio, madre intelligentissima, dolce, sensibile, ma completamente vittima di un pazzo scellerato affascinante ma incapace. Un vero predatore che riesce praticamente a segregarci per quasi ventidue anni in una casa senza comfort, lavorando pochissimo, impedendo a mia madre di uscire e a noi bambini di andare a scuola, cosa che comunque riusciamo a fare a momenti alterni grazie al coraggio di mia madre, che spesso se le busca per quello. Trovandomi in estrema miseria già durante l'adolescenza cerco disperatamente un modo per essere almeno indipendente visto che i pochi a cui riesco a raccontare il mio segreto minimizzano e non fanno nulla per aiutarmi. Posso uscire pochissimo ed in quei momenti mi attivo per cercare un lavoro, cosa difficilissima per una ragazzina.
La mia vita prosegue tra umiliazioni, soprusi, privazioni e stress, atteggiamenti che comunque mio padre ha più verso mia madre e verso mio fratello rispetto a me, figlia ritenuta in qualche modo "pericolosa" per il suo dominio, non chiedetemi il motivo visto che ero e resto uno scricciolo di persona. Poi riusciamo a liberarci, mia madre lo lascia, anche grazie ai miei abbondanti suggerimenti, a dirla tutta gli dicevo che era un gelido s∙∙∙∙∙o fin da bambina quando tentava di convincermi che mi volesse bene. La situazione è comunque drammatica, soli, senza un soldo, abusati, mia madre vittima di cose atroci, io i∙∙∙∙∙∙∙a nera. Ed è qui che vi voglio. Confrontandomi con altre dal vissuto simile al mio, ho notato in tutte un'atteggiamento di rassegnazione e colpa, quasi come se giustificassero l'accaduto. Spesso si fanno tranquillamente sottomettere da capi, mariti e amici, anche a livello logico razionale (insulti, frecciatine, spintoni ecc.).
Su di me questo orribile trascorso ha lasciato invece ira e diffidenza, oltre che una certa freddezza, quest'ultima però solo apparente. Pensavo che probabilmente avrei avuto la stessa sorte di molte donne, vittime prima del padre e poi del marito. Chi ha subito porta i segni di una gravosa sottomissione, quasi come un marchio indelebile, i predatori lo fiutano da lontano. Anche io mi sento spesso così, vorrei capire quali conseguenze possa aver lasciato questo dramma nella mia mente, io mi sento solo ferita, cupa, triste, qualcuno mi vede temibile, e non lo comprendo. Cosa ci può essere di temibile nel resto smarrito di un essere umano?