In questo periodo, da circa due mesi, non sto lavorando.
Tra l'altro sono tornata a vivere dalla mia famiglia che tanto bene non se la passa, e per quanto abbia un buon rapporto con mia madre che comunque adesso lavora, vorrei starmene per conto mio. Un infanzia segnata da abusi gravissimi, percorso scolastico portato avanti a zigzag, molte volte facevo assenze pazzesche, mi mancava tutto, nonostante la volontà di mia madre di darmi il meglio il risultato era scadente. Spesso nel tentativo di portarmi a scuola o di difendermi da mio padre che per qualche motivo non voleva semplicemente le buscava anche lei, e dopo un pò la situazione si ripresentava . A volte mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se avessi seguito un percorso più lineare, con più aiuti (nulla di sensazionale, solo una casa calda, libri, merenda, la possibilità di andare a scuola, robe così). Mi ritrovo senza lavoro, di nuovo in famiglia, con alle spalle il peso di aver sempre supportato le persone a me care che comunque lo meritavano, ma che non hanno saputo proteggermi. E ironia della sorte, qualcuno penserà, magari non conoscendomi, che io sia una "bambocciona". Ci pensate? Di quelle che non fanno e non hanno mai fatto un belino e si fan mantenere. Io, che se a quattordici anni avevo bisogno di un libro dovevo procurarmelo, in qualche modo. Ho solo molta ira, ma anche tristezza. Abitare di nuovo da sola e avere un lavoro mi farebbe sentire meglio, anche se il passato purtroppo a volte torna a bussare alla porta sotto forma di ricordi terribili.