Ansia a lavoro, senso di inadeguatezza e figuracce

  • Ciao a tutti. Come state?

    Purtroppo quest'anno inizia per me una nuova sfida.

    Dopo tre anni infernali, in un posto di lavoro dove colleghi e superiori mi trattavano malissimo, ho ottenuto finalmente il trasferimento.

    Pensavo che, in un ambiente più tranquillo, anche io avrei iniziato a stare meglio.

    Invece, paradossalmente, sto peggio di prima.

    Ansia a mille, somatizzazioni e panico sono il mio pane quotidiano.

    Ho fatto anche una bruttissima figura con il mio capo, che si è accorto della mia ansia e mi ha invitato a rilassarmi.

    Io soffro moltissimo per il timore che gli altri si accorgano del mio disagio.

    Dopo la brutta figura con il capo ho davvero il timore che questo episodio diventi la routine, alimentando il solito circolo vizioso. Mi basta una brutta giornata per iniziare a preoccuparmi, perché tendo a far tornare gli episodi ansiogeni negli stessi contesti in cui si sono manifestati.


    Ho anche perso un po' le speranze. Ho cambiato tanti terapeuti negli anni.

    Non ho mai preso psicofarmaci, non so se questa possa considerarsi l'ultima chance di guarigione. Un caro saluto a tutti.

  • Ciao!

    Innanzitutto, in bocca al lupo per la nuova avventura lavorativa! 💪 Sarai in gamba anche in questa nuova situazione, vedrai!

    Poi, ti posso dire che ti comprendo a pieno, una delle mie grandi paure legate ad ansia ed attacchi di panico è proprio quella di rendere evidente a terzi il mio stato emotivo nei frangenti più brutti.

    Però, credo che questa nostra "mania di controllo" non faccia altro che esporci ancor di più al pericolo di cadere nella trappola dell'ansia.

    Presumo che chi non si fa problemi a perdere il controllo anche in pubblico, paradossalmente rischi meno di noi di perderlo realmente davanti a tutti.

    Probabilmente, è tutto legato alla nostra fissazione di essere sempre "perfettine", impeccabili in poche parole, di essere quelle che non hanno mai momenti di cedimento e che sono sempre all'altezza di ogni situazione.

    Difficile, però, riuscire ad accettare che siamo fallaci pure noi e che non casca il mondo se, ogni tanto, ci mostriamo fragili agli occhi degli altri.

    Nemmeno io ho mai assunto psicofarmaci (a differenza tua, non ho mai nemmeno intrapreso un percorso psicoterapeutico).

    Posso abbracciarti forte? ♥️

    Un saluto affettuoso 💝

  • Ciao, ti ringrazio per la risposta.


    Sicuramente il tasto dolente è proprio quello che batte sul timore di mostrare le proprie fragilità. E più cerco di mantenere il controllo, più lo perdo.

    Ho seriamente paura di essere screditata perché considerata un soggetto instabile.

    Dovrò lavorare tanto su questo, spero di riuscire a trovare un equilibrio.

    Un abbraccio forte

  • Te lo auguro di cuore! 🤞♥️ Soprattutto, di riuscire ad infischiartene del giudizio altrui. Viviamo male perché pensiamo troppo spesso a cosa diranno gli altri di noi. Quanto sbagliamo! 😞

    Un abbraccione sincero 💖

  • Te lo auguro di cuore! 🤞♥️ Soprattutto, di riuscire ad infischiartene del giudizio altrui. Viviamo male perché pensiamo troppo spesso a cosa diranno gli altri di noi. Quanto sbagliamo! 😞

    Un abbraccione sincero 💖

    Sì, diciamo che nella vita mi interessa poco il giudizio altrui.. però nel lavoro, per ovvie necessità economiche e non solo, ho paura di ritrovarmi in contesti in cui vengo mal giudicata o sfruttata.

    Se perdessi il lavoro non saprei come vivere. Questa cosa mi genera molta ansia . Comunque, dovrò imparare a conviverci e cercare di tirare fuori un po' di leggerezza

  • Ciao. Per rispondere al tuo thread faccio un piccolo esempio: un soldato parte per la guerra e lo inviano in trincea dove si vive la vera battaglia. Diciamo che dopo un anno la guerra finisce e torna a casa. Il soldato avrà avuto l'ansia quando era in trincea oppure quando era a casa? La risposta è scontata, quando hai l'adrenalina al massimo il tuo corpo reagisce mettendo in campo tutte le energie possibili. Queste energie sono indispensabili perchè ti danno forza, rafforzano la vigilanza, ti preparano, insomma il corpo reagisce mentalmente e fisicamente.

    Ora viene il bello, ecco che quando tutto c∙∙∙a e ci si trova a casa finita la guerra l'ansia inizia a farsi sentire, gli ormoni diminuiscono drasticamente, il cervello inizia a razionalizzare le paure, le tensioni etc.

    E' la classica sindrome post traumatica da stress.

    Riportiamo questo esempio al tuo caso: trasferimento, felicità per averlo ottenuto ed invece nella nuova sede di lavoro riaffiora l'ansia. Intanto iniziamo col dire che perchè l'ansia patologica possa attecchire ha bisogno di un terreno fertile e tu lo sei. Ogni cambiamento, sia anche positivo genera stress che per poter essere elaborato e gestito ha bisogno dei suoi tempi.

    Ricorda che esistono due tipi di stress:

    - distress - genericamente chiamato stress, non è altro che quello negativo;

    - eustress - che è lo stress positivo;

    Anche un evento importante che genera uno stress "buono", tipo la nascita di un figlio, può manifestarsi con la sintomatologia dello stress cattivo. Entrambi hanno bisogno di un periodo di adattamento che cambia da persona a persona.

    Lascia scorrere i pensieri negativi, non perdere le speranze già in partenza e vedrai che andando avanti le cose miglioreranno, magari attua qualche accorgimento leggero per l'ansia (nel link in firma do anche alcuni consigli sulla gestione leggera dell'ansia) sempre e sotto consiglio del medico, unica persona deputata a rispondere a specifiche domande.

    Intanto un grande in bocca al lupo per il tuo trasferimento e vedrai che piano piano le cose si sistemeranno e per qualsiasi domanda non esitare :)

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

  • Ti auguro che tutto possa girare al meglio, ma sinceramente oggi tutto si è fatto più difficile e quindi non mi stupisco di questi tuoi problemi. Troppo stress e cose simili, ovunque sui posti di lavoro è la stessa storia.

    Sì ho avuto molti problemi, anche economici perché lavoravo molto lontano da casa. Sarà sicuramente un accumulo...

  • Speriamo intanto sia eustress.


    Sicuramente ho vissuto un periodo traumatico ma, come da te spiegato, in quel momento ero piena di energia perché dovevo essere forte.

    L' idea di dover necessariamente avere a che fare con molte persone nuove già mi agita.

    Mi piace avere tutto sotto controllo e odio le incognite. Certo, è un modo di pensare incompatibile con la vita.

  • Ciao Vixen, le brutte giornate purtroppo capitano a tutti. Prenditi cura di te, parlane con lo psicologo, e se dovessi aver bisogno di farmaci per un periodo non fartene alcuna colpa, l'ansia è figlia anche di elevata sensibilità, quando si ricade in questi stati ansiosi significa che il sistema nervoso ci sta dando precisi segnali, non trascurarli. Un abbraccio!

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