Penso ancora a lei a distanza di anni

E quindi? Oggi è lunedì... È ritornata?

Citazione da koolmeister

Nonostante tutto però ammetto di sentirmi molto meglio, molto più "leggero", anche se mi rendo conto di avere preso la strada più veloce (scrivere a lei di evitarmi) piuttosto che quella più difficile (lavorare su me stesso per impedire che lei mi potesse ancora influenzare l'umore).

Ma va, e chi se ne frega se hai preso la strada più veloce, hai fatto benissimo! Altro che immaturo, le hai dato la risposta giusta

Adesso che l'avventura si è conclusa bene... per favore... un giro di aperitivi per tutti quelli del forum, ok? Si? Almeno vitualmente...

Apro e chiudo OT: per me offerta la famosa brioche, grazie.

A me sei sembrato un tipo molto romantico dal tuo racconto: pensare ancora ad una ragazza dopo tre anni non è da tutti... però non condivido il messaggio che le hai mandato e non credo che sia la strategia giusta per togliertela dalla testa, poiché certe affermazioni vanno dette di persona. In questo modo invece hai comunque lasciato un margine di ambiguità.

Citazione da koolmeister

Come ho già scritto quello di non averne parlato faccia a faccia è effettivamente il mio unico rimorso, ma sinceramente non vedo come avrei potuto farlo.

E comunque, se si fosse dimostrata più sensibile o interessata veramente a conoscere i motivi, avrei potuto anche proporle di vederci o di parlarci al telefono per provare un po' a spiegarle meglio il mio malessere.

Viste invece le sue risposte, direi che non le interessava o che non ne valeva proprio la pena.

Ambiguità per chi?

Ambiguità per tutti e due perché quando le cose non si dicono di persona, ma sono mediate da un mezzo tecnologico come i messaggi, non si trasmettono le emozioni connesse a quanto si dice, percui c'è sempre un aspetto che rimane non chiaro. Ovviamente dipende dalla situazione, in questo caso era importante a mio avviso vedersi, mentre se ci si sta messaggiando con un collega per motivi di lavoro, il contesto cambia.

Detta in altro modo: avresti avuto il coraggio di dirle in faccia, guardandola negli occhi, quello che le hai scritto?

Citazione da Tanja

Ambiguità per tutti e due perché quando le cose non si dicono di persona, ma sono mediate da un mezzo tecnologico come i messaggi, non si trasmettono le emozioni connesse a quanto si dice, percui c'è sempre un aspetto che rimane non chiaro. Ovviamente dipende dalla situazione, in questo caso era importante a mio avviso vedersi, mentre se ci si sta messaggiando con un collega per motivi di lavoro, il contesto cambia.

Detta in altro modo: avresti avuto il coraggio di dirle in faccia, guardandola negli occhi, quello che le hai scritto?

Tutto giusto... ma si fa quel che si può...

Credo anch'io che koolmeister sia romantico, che ci soffra, che sia un sognatore... ma c'é chi ha la forza per parlare e chi ce l'ha solo per scrivere. Se penso alle letterine e ai messaggini che ho scritto... Sarebbe stato meglio "dire" ma non ce la facevo. L'età aiuta a fare questi passi...

Un proverbio in dialetto lombardo: quand sevi bon da dagal a sevi mia bon da digal, adess che sum bon da digal a podi pü dagal.

Quando ero capace di darglielo non ero capace di dirglielo, adesso che sono capace di dirglielo non glielo posso più dare (riferito all'acquisito coraggio di dire le cose e alla perdita di vigore...)

Ma no, sostanzialmente ha fatto bene nella modalità messaggio (ripeto, io forse non avrei usato neanche quello perchè è stato come un modo per dimostrarle importanza, anche se si era comportata in maniera poco empatica e sensibile, ma comunque se l'opener non ce l'ha fatta più, è stato il suo modo di risolvere la cosa). Non era la sua fidanzata, non era una persona "importante", solo idealizzata da lui, addirittura da spiegarsi a voce, anche no. Pure la lettera roba eccessiva, dai. Koolmaister aveva solo bisogno di tagliare tout court senza fronzoli. Ripeto, non era la sua fidanzata a cui dover dare una spiegazione profonda e dettagliata.