Poi, francamente, non capisco neanche il tuo atteggiamento. Mi spiego.
La tua amica è lei (non è il suo lui o la coppia).
Se questa ti parla anche degli aspetti critici del suo rapporto con lui, e tu per timidezza "non entri nel merito" per il rispetto di cui parli...probabilmente lei registra che non te ne importi più di tanto e che ti limiti a suggerimenti politically correct, ma niente di più.
Non è timidezza, i consigli si glieli ho dati, mi rendo conto che si possano essere stati troppo politically correct: "avete bisogno di parlarne", "capire quali sono i vostri obiettivi, "di cosa avete bisogno come coppia", etc, però dirle "il tuo compagno ti usa solo quando gli fa comodo" o "non sei la sua priorità" o peggio "la vostra è una relazione che non sta in piedi" o "vi state trascinando avanti per abitudine" mi sembrano comunque considerazioni che possano essere interpretate come non genuine, considerando che ho un interesse nella questione.
Però capisco benissimo il tuo punto di vista, e spesso mi sono interrogato su quale fosse la cosa giusta da fare. A volte mi ha più volte chiesto "cosa avresti fatto tu al suo posto" e io sono stato sincero, facendole presente che il comportamento del suo compagno non è assolutamente accettabile in una coppia che vuole definirsi tale: hanno veramente pochissime cose in comune, hanno interessi diversi, non vivono le rispettive passioni di ognuno dei due conoscendosi ed esplorandosi, sembra una relazione fra due sedicenni che vanno a scuola e si vedono il sabato sera al fast food e poi ognuno a casa propria.