Ciao a tutti. Avevo già un profilo qui anni fa ma non ricordo più le credenziali.
Mi chiamo Simone, sono un ragazzo di 25 anni. Per spiegare meglio il mio problema, è giusto che vi parli un po' del mio passato..
Genitori operai. All'età di 12 anni mio padre perse il lavoro, abbiamo traslocato da una casa in affitto ad una popolare.
Mia madre, con il suo lavoro, riusciva a portare a casa 1000 euro. Mio padre non ha più cercato lavoro e spendeva i soldi di mia madre per alcool, droga e vizi alle slot.
Inutile parlarvi dei debiti che si sono fatti avanti. Lui molto violento nei nostri confronti, psicologicamente. Fisicamente no, salvo qualche raro episodio.
Casa sempre a soqquadro, lui sempre che urlava, mia madre che sopportava e io che potevo solo guardare.
A 14 anni lasciai la scuola media, a 16 iniziai a lavorare e il mio piccolo stipendio lo dovevo lasciare a mio padre. A 19 presi la patente e mi trasferii da mia nonna materna con mia madre, da allora non ho notizie di mio padre (e non le voglio avere). Dai 14 anni in poi sentivo dei disturbi comportamentali, pianti di rabbia, impotenza sulla situazione, depressione, tristezza, paura di confrontarmi col mondo, vergogna dello stare in mezzo alla gente, senso di ansia perenne, paura dei cambiamenti, consapevolezza che sarebbe stata sempre così la mia vita ecc. Il tutto sempre nascosto alla grande, ancora oggi nessuno sa, nessuno ha mai sospettato.
Passavo i mesi a cambiare lavoro dopo lavoro, ero valido e bravo in tutto ma dopo 1-2 mesi sentivo dei sensi d'oppressione e mi dimettevo da ogni impiego: ditta, operaio, tappezziere, carrozziere, gommista, call center, corriere ecc.. insomma li ho provati tutti ma dopo un po' vedevo la mia vita piatta e uguale, piangevo durante il lavoro di nascosto, andavo avanti con la mia vita come un conto alla rovescia, ero apatico e non avevo interesse in nulla.
Mi iscrissi in palestra, pensando di trovare un po' di autostima. Corso di pugilato. Ho un fisico molto prestante e una bella presenza ma comunque mi sento sempre inferiore a tutti.
Ebbi ottimi risultati anche nello sport, sembrava che tutte le mie paure fossero scomparse fino a quando non si sono incastrati di nuovo i problemi, dato che continuavo a cambiare lavoro e non avere stabilità. Così come un tuono a ciel sereno si è ripresentato tutto di botto.
Mi misi in disoccupazione, lasciai la palestra, amici, relazioni e qualsiasi contatto. Usavo i social solo per condividere aforismi sulla vita. Negavo ogni uscita con qualsiasi persona.
Amici veri, mai avuti. Ogni tanto per non far capire alle persone che ero proprio assente mi facevo sentire io.
Ho passato un anno a sperare ogni giorno che fosse l'ultimo... almeno in quel modo di vivere. Non mi interessava più la vita. Mi ero promesso di svegliarmi, respirare, soddisfare i miei bisogni primari e dormire per passare un altro giorno.
Passato un anno trovai un lavoro come corriere. Dopo un altro anno lo mollai per lavorare come rifinitore d'auto, dal 2019 ad oggi ottimi risultati anche qui, le aziende mi aprono tutte quante le porte e ricevo sempre offerte da loro.
Nella ditta dove sono ora non mi trovo molto bene, stipendio basso, lavori mediocri (al titolare interessa il numero non la qualità) e colleghi uno più falso dell'altro.
Ho una relazione dal 2019, va tutto a gonfie vele, 2019 metà 2020 zero problemi, zero depressione, zero ansie.
Sembrava tutto sparito ancora una volta. A lei ho accennato qualcosa, ma gli avevo detto che da solo ero riuscito a superare tutto.
Ora che è tutto ricominciato non voglio accollargli questo mio impiccio.
Sono consapevole che ora né lei né io, né un nuovo lavoro, né il ritorno allo sport mi farebbero passare questa "depressione". Ho bisogno d'aiuto, lo so.
Ho comunque un discreto stipendio, non mi manca nulla, mi posso togliere anche qualche sfizio, ho un tetto sulla testa, una bella macchina, qualche risparmio, due cani e una compagna che amo.
Ora eccomi qui, aziende che mi chiedono di andare da loro a lavorare, io che rifiuto per le mie insicurezze.
Io che potrei avere la possibilità di fare questo lavoro che è davvero la mia passione in proprio, ma sono ancora molto insicuro e ho paura.
Io che vorrei mollare tutta questa mia professione e tornare a fare il corriere, stipendio buono, otto ore, nessuna passione, lavoro giusto per campare.
Sono arrivato a questo bivio della mia vita dove ora non so piu cosa scegliere. Stare fermo nel mio lavoro da dipendente dove sono ora non mi farà crescere professionalmente e economicamente.
Andare a fare il dipendente altrove sarei sempre sotto padrone, e per il mestiere che faccio sarò sempre sottopagato e dovrò farlo a modo loro.
Aprire una mia attività, mi permetterebbe di farlo in modo professionale (come ho studiato), guadagnare molto di più ed essere appagato con me stesso, ma mi fa paura.
Tornare a fare il corriere, da codardo, senza rischi ma senza prospettive di vita sarebbe la soluzione più semplice.
Ho paura ad andare nei bar, in mezzo alla gente, nei centri commerciali, ho vergogna di tutto (tranne quando sono al lavoro con i clienti), ho la fobia di vivere, mi sento a mio agio solo in casa da solo, dove non sono forzato a ridere ma posso stare male quanto voglio e per un certo verso mi sento protetto.
Eppure non mi manca nulla... sono comunque un bel ragazzo a cui oggettivamente non manca nulla.
A breve contatterò uno psicologo, di nascosto dalla mia compagna e mia madre perchè ormai da solo non ho le forze e l'esperienza per capire come andare avanti...
Mi trovo qui a scrivere, un po' per sapere se c'è qualche altra persona che ne è uscita, per sapere le vostre esperienze e per staccarmi dalla mia vita falsa / vita felice e parlare con persone che possono consigliarmi qualcosa sapendo davvero com'è vivere la mia situazione...
Non so più che fare, sono confuso e sto facendo passare del tempo prezioso.
Il testo è lungo lo so, ma vi ringrazio in anticipo se dedicherete qualche minuto alla lettura.